I grandi del tech si riprendono la scena

Oggi l’attenzione degli investitori sarà sugli utili delle società. Tra oggi e stasera pubblicano la trimestrale, Alphabet, Chubb, Coca-Cola, General Motors, Lockheed Martin, Tesla, Texas Instruments, United Parcel Service e Visa. In Europa, LVMH.
Kamala Harris può contare su oltre i 1.976 delegati, il quorum per essere candidati alla presidenza.
Melda Mergen, Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investmen prende in esame le grandi società di Wall Street ed arriva alla conclusione che sotto alcuni metriche non sono care.
PNRR. Ieri il governo italiano ha fatto sapere di aver speso circa il 45% dei 113,5 miliardi di euro che si è assicurata finora, mancando l'obiettivo fissato nel 2022.
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La rotazione settoriale avviata dall’uscita dall’ultimo dato sull’inflazione sembra esser tornata al punto di inizio, ai grandi nomi del tech: ieri la settimana è iniziata con la riscossa dell’indice Magnificent 7 di Bloomberg, +2,3% grazie alla spinta di Tesla (+5,2%) e di Nvidia (+4,8%). Il Nasdaq è salito dell’1,6% e l’S&P500 dell’1,1%. Sono tornate a brillare anche le società a piccola e media capitalizzazione, indice Russell 2000 +1,7%.
I dati macro economici importanti sono tutti nella seconda parte della settimana, per cui, l’attenzione degli investitori sarà sugli utili delle società. Tra oggi e stasera pubblicano la trimestrale, Alphabet, Chubb, Coca-Cola, Comcast, Danaher, Freeport-McMoRan, GE Aerospace, General Motors, Lockheed Martin, Tesla, Texas Instruments, United Parcel Service e Visa.
Finora, secondo i dati di Refinitiv, gli utili per azione dell'S&P 500 hanno registrato un aumento dell'11,1% rispetto all'anno precedente, a fronte di una crescita dei ricavi del 4,5%. Se mantenuta, questa sarebbe la più rapida crescita degli utili per azione dal primo trimestre del 2022. Finora, tuttavia, soltanto un quinto delle società dell'S&P 500 ha già presentato il bilancio, inoltre, la maggior parte di queste, appartiene al settore finanziario.
GRANDI E PICCOLI A WALL STREET
Le grandi società di Wall Street sono sopravvalute, se le esamina con il metro del rapporto prezzo utile, le cose cambiano, se si allarga lo sguardo. Melda Mergen, Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments scrive in una nota diffusa ieri che rispetto al picco registrato alla fine del 2021, le valutazioni sono ad oggi scese. “La performance dell’equity è stata quindi sostenuta soprattutto dalla crescita degli utili, il che indica un buono stato di salute del mercato. La permanenza di tassi più alti più a lungo determinerà indubbiamente un forte aumento del costo del capitale ma, dall’altra parte, la maggior parte delle società ad alta capitalizzazione ha beneficiato di tassi estremamente bassi nel 2020. Pertanto, il debito nel segmento delle large cap presenta scadenze piuttosto lunghe e tassi bassi; ne consegue che tali aziende non siano poi così sensibili all'andamento dei tassi come generalmente si possa credere. La situazione cambia se si guarda alle small cap o a quelle società con un debito a più breve termine: qui bisogna prestare maggiore attenzione e assicurarsi che i tassi persistentemente alti non compromettano la capacità di queste aziende di prendere decisioni corrette in materia di spesa per investimenti. Un'eventuale riduzione dei tassi sarebbe un'ottima notizia per queste società in quanto ne alleggerirebbe gli oneri debitori”
CASA BIANCA
Con il voto virtuale di oltre 300 delegati del suo Stato, la California, Kamala Harris ha un impegno verbale di un numero sufficiente di delegati per ottenere la nomination dem alla Casa Bianca. Lo riportano Politico e la Cnn. Secondo la tv, ora la vicepresidente può contare su oltre i 1.976 delegati, il quorum per essere candidati alla presidenza, grazie all'ondata di endorsement ottenuti nella notte da varie delegazioni statali.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire poco sopra la parità, future del Dax di Francoforte +0,1%.
ANATOMIA DI UNA RIPRESA
La ripartenza dell’economia dell’Europa ha sempre più slancio, quindi vale la pena di approfondire cosa sta succedendo. Goldman Sachs se ne occupa in un report dal titolo, “Anatomia di una ripesa”.
L’analista Filippo Taddei, l’autore della nota, ha guardato al passato, prendendo in esame l’andamento dei cicli nell’ultimo quarto di secolo, questo è che ha trovato.
“L'attuale ripresa è caratterizzata da una crescita particolarmente forte dei consumi pubblici in Europa, mentre i consumi privati sono appena in linea con gli episodi passati. Il contrasto con la ripresa dei consumi privati negli Stati Uniti rimane evidente, soprattutto in Italia e in Germania, contribuendo al rallentamento della produzione industriale. Guardando agli episodi passati, la ripresa della produzione industriale è un fattore trainante per gli investimenti delle imprese. Prevediamo un'accelerazione della produzione industriale nel corso dell'anno, in seguito alla ripresa dei consumi, che favorirà l'accelerazione dello slancio di crescita da noi prevista”, si legge nella nota. Goldman Sachs prosegue affermando che la crescita degli investimenti delle imprese ha iniziato a mostrare segni di ripresa all'inizio del 2024. “La correlazione storica tra la produzione industriale e la crescita degli investimenti dopo le passate recessioni mostra che un aumento dell'1% della produzione industriale, in media, fa crescere la spesa in conto capitale dello 0,6%”.
Taddei conclude dicendo che, la spesa in conto capitale e la crescita degli investimenti accelereranno in Europa solo a partire dalla fine di quest'anno. Un cambiamento nella politica di sostegno agli investimenti, come quello proposto dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen, potrebbe accelerare la ripresa.
PNRR
Se a guidare l’accelerazione dell’economia europea è la mano pubblica, è anche per effetto del PNRR. Ieri il governo italiano ha fatto sapere di aver speso circa il 45% dei 113,5 miliardi di euro che si è assicurata finora, mancando l'obiettivo fissato nel 2022. Il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto ha detto in una conferenza stampa che, dal 2021, il governo ha speso 51,4 miliardi di euro del Pnrr. L'attuazione del piano è considerata dagli investitori e dalle agenzie di rating come una misura importante della capacità del Paese di rilanciare l'economia e tenere sotto controllo le sue finanze pubbliche. Tale importo è di gran lunga inferiore all'obiettivo originario fissato per il periodo 2021-2023, che era già stato rivisto più volte al ribasso e poi fissato a 61 miliardi di euro alla fine del 2022.
La conferenza stampa si è svolta dopo un consiglio dei ministri, durante il quale la premier Giorgia Meloni ha detto che l'Italia ha ottenuto finora il 58,4% dei 194,4 miliardi di euro che le spettano tra il 2021 e il 2026, la percentuale più alta di tutti i Paesi dell'Ue, secondo le dichiarazioni rilasciate da Palazzo Chigi. Dobbiamo quindi rimanere tutti estremamente concentrati e continuare a fare il gioco di squadra che ci ha permesso di essere finora il numero uno in Europa in termini di obiettivi raggiunti e di progressi finanziari", ha detto Meloni.
In Asia Pacifico sono intorno alla parità le borse di Tokyo e di Hong Kong, in calo dell’1% l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. In rialzo di oltre il 2% la borsa di Taipei.
TITOLI
Bper Banca. JP Morgan possiede una quota potenziale pari al 5,06%, di cui il 3,6% in azioni e il resto in strumenti finanziari, secondo gli aggiornamenti Consob.
Unicredit ha varato la riorganizzazione della divisione Finance a riporto del CFO Stefano Porro, secondo quanto emerge da un memo interno visionato da Reuters. Accorpando funzioni e assegnando nuovi ruoli a dirigenti che mantengono le attuali responsabilità, UniCredit potrebbe tagliare di un terzo circa i manager in posizioni apicali, riferiscono delle fonti dopo l'annuncio di tagli a Finanza e Risorse umane anticipato dall'AD Andrea Orcel nel weekend.
Eni. L’AD Claudio Descalzi ha incontrato ieri il presidente dell’Angola João Gonçalves Lourenço per fare il punto sulle attività nel paese africano e discutere di nuove aree di cooperazione.
Lusso. Oggi a mercato chiuso escono le indicazioni del trimestre di LVMH.
Leonardo. Ieri si è aperto il salone aerospaziale di Farnborough. Nel corso dell’evento è stato annunciato un avanzamento del cantiere del Gcap (Global combat air programme), il futuro cacciabombardiere di sesta generazione che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone. Sarà l’aereo da combattimento più grande del mondo, stando al «nuovo modello concettuale», un gigantesco mock up, presentato ieri nel padiglione di Bae Systems, l’industria numero uno d’Europa nel settore militare. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha spiegato che q”uest’oggetto per il 10% sarà militare ma tutto il resto sono tecnologie di uso anche civile”.
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