I mercati quasi ignorano Yoon Suk Yeol

04/12/2024 06:45

L'indice Kospi della borsa di Seul chiude in calo dell’1,5%, da - 2,3% di avvio seduta. L'indice MSCI Asia-Pacifico perde lo 0,3%. Lo won coreano è arrivato a perdere il 2%, poi ha quasi dimezzato il ribasso su dollaro. Il People Power Party, al potere in Corea del Sud ma senza una maggioranza in Parlamento, e il partito Democratico, che invece controlla l'Assemblea nazionale con le altre opposizioni, si sono ritrovati uniti nella richiesta di dimissioni del presidente Yoon Suk-yeol, in risposta al caos creato dalla legge marziale, dichiarata e ritirata dopo sei ore nel corso della notte.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future del Dax di Francoforte invariato. Ieri l’azionario della Germania ha toccato un altro massimo storico. Ieri sera il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato di "non poter credere al voto di sfiducia” di oggi contro il governo di Michel Barnier.

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Le borse dell’Asia Pacifico tengono le posizioni e in Corea del Sud il parlamento sembra essere tornato ad avere il controllo della situazione dopo l’inaspettata introduzione della legge marziale da parte del presidente della Repubblica Yoon Suk Yeol: il provvedimento è stato revocato sei ore dopo e ora persino il suo partito chiede le dimissioni.

L'indice Kospi della borsa di Seul chiude in calo dell’1,5%, da - 2,3% di avvio seduta. L'indice MSCI Asia-Pacifico perde lo 0,3%. Lo won coreano è arrivato a perdere il 2%, poi ha quasi dimezzato il ribasso su dollaro.

“La situazione rimane dinamica e in evoluzione e i mercati potrebbero continuare a essere volatili, dato che l'attuale governo subirà di certo un rimpasto ”, ha dichiarato David Chao, global market strategist di Invesco a Singapore. Tuttavia, è “improbabile che gli sviluppi dei fatti di stanotte abbiano effetti duraturi sull'economia e sui mercati finanziari”.

La Banca di Corea è già corsa ai ripari e ha dichiarato stanotte che aumenterà la liquidità a breve termine e adotterà misure “attive” sui mercati valutari, se necessario, per garantire la stabilità.

COREA UNITA DOPO IL TENTATO GOLPE

Il People Power Party, al potere in Corea del Sud ma senza una maggioranza in Parlamento, e il partito Democratico, che invece controlla l'Assemblea nazionale con le altre opposizioni, si sono ritrovati uniti nella richiesta di dimissioni del presidente Yoon Suk-yeol, in risposta al caos creato dalla legge marziale, dichiarata e ritirata dopo sei ore nel corso della notte.

Dopo il voto parlamentare congiunto per bloccare la mossa presidenziale e la successiva dichiarazione di revoca approvata intorno alle 4.30 locali (20.30 di martedì in Italia) durante una riunione di gabinetto, le forze politiche hanno chiesto a Yoon di fare un passo indietro. Il partito Democratico ha dichiarato che i suoi deputati sono pronti ad avviare le procedure per metterlo sotto accusa in assenza di dimissioni. "La dichiarazione di legge marziale del presidente Yoon Suk-yeol è stata una chiara violazione della Costituzione. Non ha rispettato alcun requisito per dichiararla", ha reso noto il partito in una nota secondo cui "si è trattato di un grave atto di ribellione e fornisce una base perfetta per il suo impeachment”.

Qualora finisse sotto accusa, Yoon verrebbe privato dei suoi poteri fino al responso sul suo destino da parte della Corte costituzionale. Il People Power Party ha chiesto le dimissioni del presidente dopo che il suo leader Han Dong-hun ha sollecitato Yoon a spiegare una decisione di cui non era a conoscenza e a licenziare il ministro della Difesa Kim Yong-hyun, ritenuto il suggeritore della improvvida mossa.

In Asia Pacifico, l’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,3%. In positivo anche la borsa di Hong Kong, indice Hang Seng +0,4%.

Chiude in calo dello 0,4% l’indice S&P ASX 200 di Sidney nel giorno della pubblicazione dei dati sul PIL dell’Australia: l’incremento dello 0,8% rispetto all'anno precedente è la lettura più debole - escludendo la pandemia - dal dicembre 1991. In forte calo il dollaro dell’Australia.

CINA

Sulla parità l’indice Shanghai Composite. L'attività dei servizi si è indebolita nella seconda economia del pianeta rispetto a un mese prima, come risulta da un sondaggio privato diffuso stanotte, è il segno che la domanda dei consumatori non decolla, nonostante gli stimoli.

L'indice dei responsabili degli acquisti dei servizi della Caixin Cina è sceso a 51,5 a novembre, contro il 52,0 del mese precedente. La previsione mediana degli economisti interpellati da Bloomberg era di 52,4. Qualsiasi lettura superiore a 50 suggerisce un'espansione.

Wang Zhe, economista senior del Caixin Insight Group, dice nel comunicato che i fornitori di servizi hanno generalmente espresso fiducia nel miglioramento del mercato. Tuttavia, “alcuni erano preoccupati per il futuro contesto commerciale”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future del Dax di Francoforte invariato. Ieri l’azionario della Germania ha toccato un altro massimo storico.

FRANCIA

Oggi potrebbe cadere il governo. Ieri sera il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato di "non poter credere al voto di sfiducia” contro il governo di Michel Barnier.

"Non posso credere che Rn - ha detto Macron durante la visita di stato in Arabia Saudita - vada a votare la mozione di sfiducia del Nuovo Fronte Popolare che nelle motivazioni insulta i suoi elettori e denuncia il suo programma. Sarebbe un voto di un cinismo insostenibile", ha detto. Macron ha lanciato anche un appello a ''non spaventare la gente'', evocando il rischio di crisi finanziaria in caso di caduta del governo in Francia. ‘'La Francia è un Paese ricco, solido'', ha aggiunto.

Ieri sera l’S&P500 di Wall Street ha chiuso praticamente sui livelli di apertura. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4% e ha segnato un nuovo record. Continua a scendere la volatilità, Vix alla nona seduta consecutiva di ribasso.

TITOLI

Stellantis ha smentito in una nota le indiscrezioni stampa sull'entità della buonuscita che verrebbe riconosciuta a Carlos Tavares che domenica si è improvvisamente dimesso dalla carica di AD.

Intesa Sanpaolo. Goldman Sachs deteneva una quota dell'1,33% della banca al 27 novembre, secondo un filing di Consob.

Enel. Cinque associazioni italiane di consumatori hanno presentato un'azione legale collettiva contro Enel presso il tribunale di Roma, accusando la più grande utility del Paese di non aver informato in maniera adeguata i clienti in merito a significativi aumenti dei prezzi di gas ed elettricità.

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