Iberdrola regina delle rinnovabili e Fitch vede margini record

La società spagnola si definisce “leader mondiale delle energie rinnovabili” e raddoppia a 4 miliardi gli investimenti in innovazione. L’agenzia di rating vede prospettive in netto miglioramento per le utility europee.

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L’azienda privata al mondo che investe di più in innovazione.

La spagnola Iberdrola, già numero uno al mondo per la produzione di energia elettrica da eolico, ha annunciato che rafforzerà l’impegno per l’innovazione. Con un comunicato diffuso lunedì 5 dicembre, Iberdrola ha reso noto che il suo nuovo obiettivo di investimenti in attività di innovazione, sviluppo e ricerca (R&S&I) supererà i 4 miliardi di euro entro il 2030. Uno sforzo che porterà al raddoppio degli investimenti in questo settore entro la fine del decennio.

Le risorse saranno utilizzate principalmente per progetti legati alle energie rinnovabili, alle reti intelligenti, alla trasformazione digitale, all'idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni su misura per i  clienti.  “L'obiettivo – si legge nel comunicato - è accelerare la transizione energetica affrontando non solo la crisi climatica, ma anche migliorando la sicurezza energetica, la competitività e la creazione di posti di lavoro sostenibili lungo tutta la catena del valore”.

Secondo i dati del rapporto “The 2021 Industrial Investment Scoreboard” redatto dalla Commissione europea, Iberdrola, già l’anno scorso era l'azienda privata al mondo che investiva di più in R&S&I con un obiettivo, allora, di 2 miliardi di euro entro il 2030. Oggi quell’obiettivo è raddoppiato.

Fitch: prospettive in miglioramento per utility europee.

L’aumento degli investimenti da parte della società spagnola si inserisce in un quadro decisamente positivo per i produttori di energia elettrica europei, così come lo ha descritto l’agenzia di rating Fitch nel suo ultimo report sul settore dal titolo “Emea Utilities Outlook 2023”, pubblicato il 30 novembre scorso.

Secondo Fitch, le prospettive per le utility europee sono in netto miglioramento, soprattutto grazie ai prezzi dell'elettricità più alti che nel 2023 daranno un forte contributo alla crescita dei ricavi. E’ vero che il previsto rallentamento dell’economia europea potrebbe ridurre la domanda di energia elettrica, ma i benefici che i produttori di energia otterranno dall’aumento dei prezzi saranno comunque superiori.

Margini record per i produttori di energia rinnovabile.

Fitch sostiene che “i prezzi a termine dell'energia per il 2023 sono ancora estremamente elevati”, di conseguenza, si legge nel report, “ci aspettiamo un beneficio maggiore per le utility rispetto al 2022, poiché i contratti di lunga durata concordati negli anni scorsi in uno scenario di prezzi completamente diverso scadranno gradualmente”. E’ vero che la Ue sta ipotizzando l’imposizione di un tetto massimo al prezzo dell'elettricità a 180 euro/MWh. Ma anche se venisse fissato, un tetto a quel livello lascerebbe un margine di generazione da record per i generatori di energia da fonti rinnovabili.

Iberdrola si definisce “il leader mondiale nelle energie rinnovabili”, con 39 GW di capacità rinnovabile installata a livello mondiale alla fine dei primi nove mesi del 2022. Nel 2021 la produzione di elettricità ha rappresentato il 65,9% dei ricavi del gruppo e la restante parte (34,1%) è stata realizzata con l’attività di trasmissione e distribuzione di elettricità. A livello geografico, il principale mercato di Iberdrola è la Spagna (36,7% dei ricavi), seguita da Brasile (18,3%) e Gran Bretagna (15,8%).

COSI’ IN 5 ANNI IBERDROLA BATTE LO STOXX EUROPE 600

Dall’inizio dell’anno l’azione Iberdrola è salita del 4,4%, una delle pochissime utility con una performance positiva. Negli ultimi cinque anni il titolo ha ampiamente sovraperformato l’indice Stoxx Europe 600 e anche tutti i competitor: dal 2018 l’azione Iberdrola è salita del 62%, Enel è scesa del 5,9% e la tedesca E.On ha perso il 6,1%.

Gli analisti stimano che Iberdrola chiuderà il 2022 con un fatturato di 46,2 miliardi di euro (+17,6%) e un utile di 4,19 miliardi (+10,2%).

La raccomandazione Buy di Barclays.

Al prezzo attuale di 10,90 euro la società capitalizza 68,3 miliardi di euro, pari a 16,5 volte gli utili attesi per quest’anno.

Il 1° dicembre scorso Barclays ha ribadito la raccomandazione Buy con target price a 14,10 euro. Su 22 analisti che coprono il titolo, le raccomandazioni positive (Buy e Outperform) sono 11, esattamente quante le raccomandazioni neutrali. La media dei target price è 11,7 euro (upside del 7%).

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