Il bitcoin da record ruba la scena a Nvidia

La trimestrale di Nvidia è uscita, i conti sono sopra le stime, le previsioni hanno battuto le attese e nelle indicazioni sull’andamento del business è difficile trovare qualcosa di negativo, eppure il titolo è arrivato a perdere il 2% nel dopo borsa. I future di Wall Street segnano un lieve calo. La seduta di ieri si è chiusa con l’indice S&P500 sulla parità, in lieve calo il Nasdaq e in lieve rialzo il Dow Jones, +0,3%.

Il terzo trimestre dell'esercizio fiscale 2025 si chiude con ricavi in aumento del 94% anno su anno a 35,1 miliardi di dollari, il consensus era 33,25 miliardi. L'utile netto è salito a 20,01 miliardi, più del previsto. La società dei chip impiegati nella realizzazione dell’infrastruttura informatica sulla quale si basa l’intelligenza artificiale prevede nel periodo novembre-gennaio, 35,5 miliardi di dollari di ricavi, circa 300 milioni di dollari in più della mediana delle attese degli analisti, ma un miliardo in meno di quel che stimavano i più ottimisti. Secondo Bloomberg è da cercare qui la ragione della mezza delusione, anche perché altre eventuali criticità non sono emerse.

La GPU di nuova generazione di Nvidia, Blackwell, resta molto richiesta, così tanto che alcuni dei primi soggetti ad averla ottenuta, l’hanno usata come collaterale nell’accesso a finanziamenti da parte delle banche: ne parlava due giorni fa il Financial Times. "La domanda di Blackwell è sbalorditiva e stiamo correndo per scalare l'offerta in modo da soddisfare l'incredibile domanda", ha dichiarato il direttore finanziario Colette Kress durante la teleconferenza della società con gli investitori.

E’ stata una seduta di scarsa rilevanza per i movimenti delle obbligazioni, il Treasury Note a dieci anni non si è quasi mosso: l’asta del titolo a vent’anni è stata tiepida. L’oro è alla quarta seduta consecutiva di rialzo, a 2.657 dollari l’oncia.

Petrolio Brent a 73 dollari il barile, circa come ieri: le scorte strategiche di greggio degli Stati Uniti sono salite di mezzo milione di barili.

La valuta cripto di riferimento ha superato i 97.000 dollari per la prima volta nella storia, mentre il settore degli asset digitali cerca di consolidare la propria influenza su Donald Trump, spingendo per la creazione di un nuovo posto alla Casa Bianca dedicato alla politica sulle criptovalute.

Il mercato dei token nel suo complesso ha consolidato un guadagno di circa 900 miliardi di dollari dalla vittoria di Trump il 5 novembre, secondo i dati di CoinGecko. Gli speculatori sono sempre più concentrati sulla possibilità che il Bitcoin faccia un ulteriore balzo verso i 100.000 dollari.

I sostenitori del suo presunto ruolo di moderno deposito di valore hanno a cuore il livello a sei cifre come confutazione simbolica degli scettici che vedono una scarsa utilità nella criptovaluta e ne denunciano i legami con il riciclaggio di denaro e le attività criminali.

"Sebbene non sia sicuro che tutto fili liscio man mano che ci si avvicina alla soglia dei 100.000 dollari, la domanda sembra essere insaziabile”, dice Tony Sycamore di IG. In un recente post su X, il miliardario Michael Novogratz, fondatore di Galaxy Digita, ha evidenziato un "muro di vendita" di Bitcoin di oltre 10 miliardi di dollari, aggiungendo che una grande quantità di token è stata acquistata negli ultimi sei giorni.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%. Ieri l’indice di riferimento del mercato azionario della Germania ha chiuso in ribasso dello 0,3%, quarta seduta consecutiva con il segno meno.

L’euro tratta a 1,055 su dollaro, poco mosso dopo il calo dello 0,5% di ieri.

Ursula von der Leyen ha vinto di nuovo. Il fuoco incrociato sulla sua nuova Commissione 2.0 si è fermato. E dopo giorni di accuse, minacce reciproche e trattative, l'impasse tra popolari, socialisti e liberali si è sbloccato suggellando un fragile patto europeista che blinda i due vicepresidenti esecutivi Raffaele Fitto e Teresa Ribera, casus belli di uno scontro politico ben più ampio e articolato.

L'intesa politica sarà formalizzata alla plenaria del Parlamento europeo il 27 novembre con uno scrutinio palese che, a fronte della probabile defezione dei Greens, questa volta conterà anche i voti di Fratelli d’Italia. La fumata bianca tra i coordinatori di tutti i gruppi dell'Eurocamera è arrivata alle 22:50, a suggellare un sofferto patto di coalizione targato Ppe, S&D e Renew frutto dell'ennesimo round di negoziati serrati. Un accordo in nove punti per non lasciare l'Europa fare harakiri davanti agli equilibri geopolitici destinati a cambiare con il ritorno di Donald Trump.

Borsa di Tokyo in ribasso dello 0,9%. Hang Seng di Hong Kong -0,3%, Shanghai Composite -0,2%.

In calo dello 0,7% l’indice BSE Sensex di Mumbai. Cadono i titoli delle società della galassia Adani. Gautam Adani e altri membri della ricchissima famiglia indiana sono accusati accusati negli Stati Uniti di aver corrotto alti funzionari indiani. Una delle società degli Adani ha rinunciato all’emissione di un bond in dollari da mezzo miliardo.

Stellantis. Il governo ha chiesto alla società di presentare entro il 16 dicembre un piano convincente e sostenibile che preveda investimenti negli stabilimenti in Italia. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso.

MFE- Media for Europe ha chiuso i nove mesi con un utile in crescita del 38,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, migliorando la posizione finanziaria di 200 milioni. Gli azionisti saranno remunerati con un dividendo di circa 140 milioni. Lo ha detto l'AD, Pier Silvio Berlusconi, in un'intervista al TG5 di Mediaset, commentando i risultati che verranno diffusi stamani.

Banca Monte Paschi ha dichiarato che investitori britannici e irlandesi hanno sottoscritto il 49% di un'obbligazione senior a sei anni venduta mercoledì per 750 milioni di euro, soddisfacendo una domanda di 2,4 miliardi. L'Italia ha raccolto il 30%, la Francia il 9%, l'area Germania-Austria-Svizzera il 5%.