Il Ceo di Pfizer: il vaccino anti-Covid andrà ripetuto, forse ogni anno


Intervistato dall’agenzia di stampa Dow Jones, Albert Bourla dice che il gruppo espanderà la sua attività nei vaccini utilizzando sempre più la straordinaria tecnologia mRNA. Già decisa la fine dell’alleanza con BioNTech. Da qui al 2026 il mercato mondiale dei vaccini raddoppierà a 64 miliardi di dollari. Nel 2021 previsti per Pfizer 15 miliardi di ricavi da Covid


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L’impegno per realizzare con l’mRNA nuovi vaccini contro altri virus.

Forte del successo riportato contro il Covid, l’americana Pfizer ha deciso di espandere la sua attività nel campo dei vaccini utilizzando sempre più la tecnologia dell’RNA messaggero, quella che le ha permesso di arrivare in così poco tempo a produrre uno strumento efficace contro il Covid.

In un’intervista rilasciata il 23 marzo all’agenzia di stampa americana Dow Jones, il Ceo del principale gruppo farmaceutico mondiale, Albert Bourla, ha detto che Pfizer utilizzerà la tecnologia dell’RNA messaggero, chiamata anche mRNA, per sviluppare nuovi vaccini efficaci contro altri virus e altri agenti patogeni. Secondo Bourla, grazie all’anno di intensissimo lavoro compiuto sul vaccino per il Covid in partenrship con la società tedesca BioNTech, gli scienziati della Pfizer hanno accumulato un’esperienza che vale una decina di anni di lavoro in tempi normali, e ora la società americana è pronta a proseguire da sola sugli sviluppi dell’mRNA.

“C’è questa tecnologia che si è rivelata capace di avere un impatto straordinario e ha un potenziale straordinario”, ha detto Bourla, aggiungendo: “Grazie alla nostra esperienza e alle nostre dimensioni, siamo l’azienda meglio posizionata per farle fare ulteriori sviluppi”. Nei vaccini che si basano sull’RNA messaggero, le molecole iniettate nelle persone portano le istruzioni perché l’organismo si metta a produrre determinate proteine (nel caso del coronavirus, la proteina Spike), attivando la reazione del sistema immunitario che così “si allena” a combattere l’agente patogeno. Nei vaccini di tipo tradizionale la risposta del sistema immunitario viene invece sollecitata iniettando un virus indebolito o solo una parte di virus.

Nei vaccini Pfizer oggi insegue la francese Sanofi e la britannica GlaxoSmithKline.

Bourla non ha precisato quali sono le malattie su cui pensa di orientare le prossime ricerche per l’utlizzo dell’mRNA. Oggi la Pfizer produce uno dei vaccini più venduti al mondo, il vaccino pneumococcico Prevnar 13 che fornisce protezione contro il batterio Streprococcus pneumoniae, un farmaco che l’anno scorso ha generato ricavi per 6 miliardi di dollari.

Ma nel campo dei vaccini Pfizer insegue la francese Sanofi e la britannica GlaxoSmithKline, entrambi con una presenza più radicata del colosso americano. Secondo un’indagine di Evaluate, società inglese specializzata nelle ricerche sul settore farmaceutico, nel 2026 il mercato globale dei vaccini raggiungerà un valore di 64 miliardi di dollari, circa il doppio del volume d’affari del 2020.

Potenziando la propria attività nel campo dei vaccini, Pfizer punta a ridurre la sua dipendenza per la crescita dai farmaci antitumorali, che attualmente rappresentano circa il 25% del suo fatturato.

Fine dell’alleanza con la tedesca BioNTech: “Non abbiamo bisogno di loro”.

Pfizer ha compiuto i primi passi nella tecnologia mRNA nel 2018, quando concluse l’accordo con la tedesca BioNTech per realizzare insieme un vaccino contro l’influenza. Quell’intesa si è poi sviluppata nella collaborazione partita un anno fa per trovare un vaccino contro il Covid-19.

Bourla ha detto che le due società continueranno a lavorare insieme per il siero contro il Covid, ma per quanto riguarda nuovi vaccini Pfizer è convinta di potere andare avanti da sola. “Ci piace lavorare con BioNTech, ma non abbiamo bisogno di lavorare con BioNtech: abbiamo sviluppato le nostre conoscenze”.

Quando a luglio arriverà a scadenza il contratto che lega il gruppo americano a BioNTech, Pfizer assumerà il controllo delle attività di ricerca e di produzione e continuerà ad avere i diritti di commercializzazione del vaccino. Pfizer ha già deciso che concentrerà le attività di ricerca sull’utilizzo dell’mRNA a Pearl River, nello Stato di New York, dove dal 2019 è attivo il centro di ricerca del gruppo sui vaccini. Pfizer ha aumentato la spesa di R&S del 21% da quando Bourla ha preso la guida del gruppo, all'inizio del 2019.

Il vaccino anti-Covid andrà ripetuto per mantenere la protezione.

Una ragione fondamentale per cui Pfizer ha deciso di impegnarsi da sola sullo sviluppo dell’mRNA, ha ammesso Bourla, è che il gruppo americano andrà avanti a produrre il vaccino contro il Covid ancora per parecchi anni, perché è molto probabile che per mantenere la protezione il vaccino dovrà essere ripetuto ogni anno, o ogni due o tre anni.

Pfizer, che attualmente divide i ricavi con BioNTech, ha detto che prevede di realizzare quest’anno circa 15 miliardi di dollari di fatturato con il vaccino contro il Covid. Secondo Bernstein Research, se sarà necessario ripetere ogni anno il vaccino il mercato globale del vaccino contro il Covid sarà di circa 15 miliardi di dollari all’anno a partire dal 2023.

Dopo avere chiuso il 2020 con un fatturato di 42 miliardi di dollari e un utile di 9,6 miliardi, secondo gli analisti Pfizer realizzerà quest’anno un fatturato di 60,5 miliardi e un utile di 15 miliardi.

In Borsa la società capitalizza poco meno di 200 miliardi, con l’azione che vale 35,5 dollari. Nel terribile 2020 la quotazione ha toccato un minimo di 25 dollari a metà marzo e un massimo di 42,5 dollari l’8 dicembre, che è anche il massimo assoluto mai segnato. Negli ultimi tre anni il titolo è salito del 17% e in cinque anni del 32%. Il target price medio degli analisti è 40,6 dollari.

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Codice: PFE.US
Isin: US7170811035
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