Il giallo dell’oro venezuelano che la Bank of England non vuole restituire

22/05/2020 06:15
Il giallo dell’oro venezuelano che la Bank of England non vuole restituire

Soldi, finanza, azioni legali e complotto internazionale. 930milioni di euro dei venezuelani bloccati nei caveau inglesi. Caracas, con strutture sanitarie fatiscenti , ha estrema esigenze di risorse per lottare contro il Covid 19 mentre il rischio epidemia è altissimo. Il crollo del greggio aggrava la situazione: Pil in calo di oltre il 60%.

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Una causa da 1 miliardo di dollari

In questo giallo c’è tutto: soldi, azioni legali e i rapporti internazionali tra due Paesi: il Venezuela e l’Inghilterra. Manca solo 007 ma “mai dire mai”.

Partiamo da oggi. Il Venezuela, scrive il Financial Times, ha intentato una causa da 1 miliardo di dollari contro la Bank of England (BoE) per il suo rifiuto di consegnare l'oro custodito nei suoi caveau, mentre il governo di Nicolás Maduro si affretta a cercare fondi per alleviare una profonda crisi economica e sanitaria.

Per decenni Caracas ha messo al sicuro, o forse credeva di averlo fatto, i suoi lingotti d’oro nei caveau della Banca d'Inghilterra. Quell’oro è fondamentale per il Paese, perché costituisce parte delle riserve della banca centrale del Venezuela. Caracas, alla fine del 2018 ha cercato di ottenere l'accesso all'oro, ma la BoE ha rifiutato.

Il complotto internazionale

Non poteva mancare il complotto internazionale con il governo britannico, assiema a circa altri 60 governi nel mondo, che non riconoscono Maduro come leader legittimo del Venezuela, sostenendo di aver truccato le ultime elezioni presidenziali due anni fa.

Nel suo ultimo reclamo, la banca centrale del Venezuela (BCV) ha cambiato rotta, usato un po’ d’astuzia e diplomazia, per dribblare l’empasse Maduro. La BCV ha dichiarato, al mondo intero, che i fondi ricavati dalla vendita dell'oro finanzieranno il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) per combattere il coronavirus acquistando attrezzature sanitarie e medicinali.

Stavolta rifiutare appare impossibile, non sono i soldi di Maduro appartiene ai venezuelani, ed è necessario per salvare vite umane.

In un modulo di richiesta depositato presso la High Court di Londra, la banca centrale del Venezuela chiede un ordine del tribunale per trasferire € 930 milioni del valore dell'oro detenuto dalla BoE. "Non vi sono, o non vi sono abbastanza fondamenta per un rifiuto di questo genere", si afferma nella causa, aggiungendo che la condotta della BoE è "illecita".

Secondo il modulo di richiesta, le azioni della banca centrale britannica "privano la banca centrale del Venezuela dell'accesso alle sue riserve auree in un momento di emergenza nazionale e globale, impedendo così a quest’ultima e al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo di far fronte a tale emergenza".

Mercoledì la BoE ha dichiarato di non commentare le relazioni individuali con i clienti. Secondo il sito web della BoE, la banca centrale del Regno Unito detiene circa 400.000 lingotti d'oro per un valore di 200 miliardi di sterline ed è il secondo più grande custode d'oro al mondo dopo la Fed a New York.

Venezuela “Paese prioritario” nella lotta al Covid-19

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il Venezuela come un "paese prioritario" nella risposta globale all’emergenza Covid-19 data la fragilità del suo sistema sanitario. Molti ospedali non dispongono di attrezzature di base o addirittura di acqua corrente. La questione delle riserve auree è diventata più urgente dopo che il Fondo monetario Internazionale ha di recente rifiutato la richiesta di Maduro di un prestito da 5 miliardi di dollari per far fronte al Covid-19.

Il Venezuela lotta contro una grave crisi economica.

Il PIL è crollato di circa il 60% da quando Maduro è salito al potere sette anni fa, mentre la produzione di petrolio (il pilastro dell'economia) è caduta a livelli mai visti dagli anni '40. La crisi è stata aggravata dalle sanzioni statunitensi sempre più rigide. La banca centrale del Venezuela ha assunto Tim Lord QC e Zaiwalla & Co, lo studio legale che l'anno scorso ha ottenuto un accordo riservato per Bank Mellat, la banca iraniana.

Mellat aveva presentato una richiesta di risarcimento danni da 1,3 miliardi di sterline contro il governo del Regno Unito per le sanzioni imposte nel 2009 e successivamente giudicate illegali dalla Corte suprema. Sarosh Zaiwalla, partner di Zaiwalla & Co, ha affermato che la "riluttanza" della BoE sta ostacolando gli sforzi del Venezuela per combattere l'epidemia. "La Banca d'Inghilterra ha un imperativo morale per consentire al Venezuela di vendere l'oro nazionale per consentire all'UNDP di assistere efficacemente la popolazione venezuelana nella lotta al Covid-19", ha dichiarato.

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