Il Nasdaq prova ad aggiornare il record storico, oggi bis di Powell

Il Nasdaq prova ad aggiornare il record storico, oggi bis di Powell

La tregua tra Israele e Iran sembra reggere e l’indice tecnologico potrebbe aprire sopra la parità in questa seduta, mentre oggi parlerà di nuovo il Presidente della Federal Reserve.

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Wall Street oggi

Wall Street poco mossa dopo il record storico toccato ieri dal Nasdaq 100 arrivato a seguito dell’accordo sulla tregua nel conflitto tra Israele e Iran, mentre oggi l’attenzione si rivolgerà alle parole di Jerome Powell.

I future sull’indice tecnologico guadagnano lo 0,20% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, mentre restano fermi intorno la parità i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones.

Il cross EUR/USD resta ferma intorno quota 1,16, mentre l’oro scambia a 3.336 dollari l’oncia (future) e il Bitcoin sale (+1,70%) a 107 mila dollari.

In crescita di circa mezzo punto percentuale i prezzi del petrolio: Brent a 66,46 dollari e greggio WTI a 64,77 dollari al barile.

Dal fronte dati macro, occhi sul dato finale del dipartimento del Commercio sul Pil del primo trimestre, previsto domani, e sui dati dell'indice Pce di venerdì, che contribuirà a verificare gli effetti economici dei dazi del presidente Donald Trump, che hanno scosso i mercati globali da inizio anno.

Attesa per Powell

Nel pomeriggio, alle ore 16 italiane, il presidente della Fed, Jerome Powell, terrà la sua seconda udienza al Congresso, questa volta davanti dalla Commissione bancaria del Senato.

Ieri, il discorso del numero uno della Fed aveva alimentato le speranze di un taglio dei tassi più ravvicinato, anche se resta l'incognita degli effetti che i dazi introdotti da Trump possono avere sull'inflazione. Queste ripercussioni, afferma Powell, saranno evidenti durante l'estate.

Analisti bullish

Con l'S&P500 che si attesta a meno dell'1% dal suo massimo storico dopo un netto rimbalzo, alcuni analisti avvertono che si sta diffondendo un clima di compiacimento. I rischi rimangono elevati, tra cui il potenziale di rinnovate tensioni geopolitiche e l'imminente scadenza dei dazi fissata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ora a sole due settimane di distanza, con scarsi progressi sugli accordi commerciali.

"In vista del 9 luglio, non c'è alcun timore di dazi scontato sul mercato", secondo Bhanu Baweja, capo stratega di UBS Group AG. "La cautela è ciò che è necessario in questo momento. Non inseguiremo il mercato al rialzo", ha aggiunto.

"Il mercato si sta concentrando sulla prossima scadenza per i dazi e sulle banche centrali", ha affermato Lilian Chovin, responsabile dell'asset allocation di Coutts. "Siamo in una fase in cui un momentum di crescita leggermente più debole viene accolto positivamente dai mercati, perché sta generando nuove aspettative di tagli dei tassi".

Brian Belski, responsabile della strategia di investimento di BMO Capital Markets, resta bullish e alza il suo target price di fine anno a 6.700 punti per l’S&P500, rispetto a una precedente previsione di 6.100. Belski aveva precedentemente ridotto la sua previsione a causa delle turbolenze tariffarie che hanno fatto crollare i mercati ad aprile.

Ora, però, con i maggiori timori tariffari che gli analisti ritengono ormai superati dagli investitori, Belski ha delineato una prospettiva più ottimistica. "I segnali che avevamo lanciato ad aprile sono in gran parte presenti: i mercati stanno passando dal 'vado a vedere' al 'mi spaventa'", ha scritto Belski. "Riteniamo che la performance si stia ampliando, che le reazioni alla retorica quotidiana si stiano calmando e che le previsioni aziendali aumenteranno in seguito alla pubblicazione degli utili del secondo trimestre".

Intanto, l'indice MSCI si è mantenuto stabile dopo aver raggiunto un massimo storico durante la notte.

"Se la situazione ancora tesa in Medio Oriente dovesse effettivamente calmarsi, i mercati azionari potrebbero avere un luglio positivo davanti a loro, in linea con il loro tipico andamento stagionale", prevedono gli analisti di Metzler, e "questo porterebbe a nuovi massimi storici negli Stati Uniti, probabilmente alimentati ulteriormente dalle rinnovate aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed".

Notizie societarie e pre market USA

FedEx (-6%): ha espresso cautela per l'intero anno e ha previsto utili per il trimestre in corso inferiori alle aspettative del mercato.

Allot Ltd (-10%): rete ha annunciato un'offerta di 5 milioni di azioni a 8 dollari comprensiva di uno sconto del 16,8% rispetto alla chiusura di ieri.

AST SpaceMobile (-2%): ha emesso 9,45 milioni di azioni in un'offerta diretta a 53,22 dollari l'una per alcuni detentori delle sue obbligazioni convertibili con scadenza 2032.

General Mills (-1%): prevede un utile rettificato per l'intero anno compreso tra il 10% e il 15%, superiore alle stime degli analisti che prevedono un calo del 4,8% (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

Tesla

UBS: sell e target price mantenuto a 215 USD.

FedEx

JP Morgan: buy e prezzo obiettivo aumentato da 260 a 290 dollari.

Nike

Truist Securities: buy e target price tagliato da 82 a 73 dollari.

Oracle

UBS: buy e prezzo obiettivo incrementato da 225 a 250 dollari.

Walmart

UBS: buy e target price sempre a 110 dollari.

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