Il Nyse chiede la benedizione della Sec per aumentare i direct listing

23/06/2020 04:15
Il Nyse chiede la benedizione della Sec per aumentare i direct listing

Ieri la Borsa di NY ha presentato un emendamento alla Securities and Exchange Commission per consentire alle aziende di accedere al mercato azionario tramite quotazione diretta. Nessuna banca di investimento, nessun roadshow, costi ridotti. La stessa proposta era stata avanzata a dicembre ma era stata respinta senza commenti. La quotazione senza intermediari è entrata nelle cronache finanziarie con l’Ipo di Spotify nel 2018, utilizzata anche da Slack.

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Il Nyse presenta un emendamento sulle quotazioni dirette

Ieri New York Stock Exchange (Nyse) ha presentato alla Securities and Exchange Commission (Sec) una modifica delle regole “emendata” per consentire alle aziende di accedere al mercato azionario tramite quotazione diretta (direct listing).

Si tratta di un passaggio con il potenziale di trasformare il mercato delle offerte pubbliche iniziali (Ipo). Al momento le Ipo sono organizzate dalle banche d'investimento, che agiscono come sottoscrittori e fungono da filtro tra le società in fase di quotazione e i potenziali investitori.

«Vogliamo fornire (alle aziende) quello che è probabilmente un meccanismo di pricing più efficiente per la loro Ipo», ha dichiarato il vicepresidente e direttore commerciale del Nyse, John Tuttle, raggiunto da Reuters.

Tradizionalmente, le quotazioni dirette sono state disponibili per le società solo per i successivi rilanci, dopo aver completato il tradizionale processo di offerta pubblica iniziale.

La proposta di dicembre e le nuove regole

Lo scorso dicembre la Sec aveva rifiutato la stessa proposta del Nyse. Non aveva reso note le ragioni della sua decisione.

La proposta avanzata a dicembre prevedeva già un margine di 90 giorni per le aziende che avessero raccolto 250 milioni di dollari all’apertura degli scambi, per essere compliant con i requisiti necessari.

Secondo quanto riporta l’agenzia, nell’ultima comunicazione il Nyse avrebbe descritto anche il meccanismo per l’Ipo mediante quotazione diretta e il meccanismo per fissare il prezzo minimo delle azioni.

La Borsa di New York avrebbe deciso di non chiedere alla Sec di rinunciare all’obbligo per le società in via di quotazione di almeno 400 azionisti dei round lot (il numero standard di titoli da negoziare in Borsa, nell’equity è di 100 azioni o un numero maggiore che può essere diviso in parti uguali per 100).

L’affermazione del direct listing dopo il lancio di Spotify

Il direct listing è entrato di diritto nelle cronache finanziarie nel 2018, con la quotazione di Spotify: nessuna banca di investimento, nessun roadshow, costi ridotti. Nel 2019 è stata la volta della piattaforma di comunicazione aziendale Slack Technologies. Nel direct listing l’assenza di intermediari aumenta il rischio di volatilità.

Nel 2020 le Ipo negli Usa sono state 56, per 18,4 miliardi di dollari. Nel 2019 sono state 160, con una raccolta di 46,3 miliardi. La causa del rallentamento è da attribuire alla pandemia di Coronavirus. Nelle ultime settimane si è assistito a una ripresa. A fine maggio Warner Music ha annunciato la più grande Ipo dall’inizio della pandemia, con una raccolta attesa a 1,82 miliardi di dollari nel suo debutto al Nasdaq con il ticker WMG.

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