Il punto sul mercato


Nel primo giorno di collocamento il BTP Italia ha ricevuto richieste per poco meno di €3,5 miliardi per un totale di 90mila contratti. Ieri Lagarde ha affermato che una ripresa dei tassi sui prestiti bancari potrebbe rallentare la domanda di credito e l’acquisto di abitazioni, portando a un maggior rischio di una correzione dei prezzi degli immobili.


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Il bacio di Christine

Dopo lo spread ecco un’altra chiamata di Christine Lagarde: il mattone. Secondo la governatrice della BCE una ripresa dei tassi sui prestiti bancari potrebbe rallentare la domanda di credito e l’acquisto di abitazioni. Fattori che stanno aumentando il rischio di una correzione dei prezzi degli immobili. Affermazioni rilasciate durante un’audizione all’Europarlamento, mica a una vicina di casa alla fermata del tram. Per fortuna gli indici settoriali non ne hanno risentito (l’Eurostoxx del comparto ha chiuso in sostanziale parità), e così anche i principali listini europei. Complice la chiusura delle Borse statunitensi, il segno più ha dominato in Europa: in evidenza Madrid e Londra in rialzo di oltre l’1,5%. Milano ha chiuso poco sopra i 22mila punti. Un livello che si può considerare di sicurezza rispetto alla soglia dei 21mila punti, vero spartiacque, per gli analisti tecnici, tra un mercato ancora intonato al rialzo e il ritorno dell’Orso. Non ci dimentichiamo comunque che per oltre 10 anni il nostro listino ha oscillato tra 12mila e 24mila punti.

Buon vecchio BTP

È partita ieri la prima fase del 17mo collocamento del Btp Italia. Titolo di Stato indicizzato all’inflazione, con scadenza giugno 2030 e cedole semestrali. Nel primo giorno di collocamento il nuovo titolo rivolto, per ora, solo ai risparmiatori al dettaglio, ha ricevuto richieste per poco meno di €3,5 miliardi per un totale di 90mila contratti. Il Btp Italia prevede un premio per chi lo deterrà fino alla scadenza, quindi per otto anni. Il premio fedeltà previsto è pari all’1% del capitale investito. La prima fase terminerà mercoledì 22 giugno, giovedì 23 giugno, invece, si aprirà la seconda fase riservata agli investitori istituzionali. Il BTP Italia ha esordito nel marzo del 2012 e in quasi 8 anni ha portato nelle casse dello Stato €171,7 miliardi. L’emissione più generosa per i sottoscrittori è stata la seconda, nel giugno 2012, con una cedola annua del 3,55% mentre la più ricca per lo Stato è stata la penultima, che ha portato a una raccolta di €22,3 miliardi.

Tassi e mattone

Con la riapertura delle Borse statunitensi tornano anche i dati macroecnomici di rilievo. Alle 16:00 è attesa la comunicazione sulle vendite di abitazioni esistenti nel mese di maggio. Previste 5,39 milioni di abitazioni, in calo rispetto alle 5,61 milioni della rilevazione precedente. Interessante capire se il rialzo dei tassi in USA sta effettivamente frenando il mercato immobiliare come previsto dalla Lagarde. Verso sera è atteso invece un intervento di Barkin, componente del direttivo della FED (o FOMC).

Chi non fa, non sbaglia

L’asset allocation da manuale delle giovani marmotte è portafoglio globale con 60% bond, 40% azioni. Questo almeno nel lungo periodo, poi nel corso del tempo, scontando gli eventi e il flusso di notizie si possono fare degli aggiustamenti, anche significativi. Ed oggi di notizie e di eventi ce ne sono parecchi. Ma vale veramente la pena fare esperimenti, o spingersi, anche solo momentaneamente verso ipotesi estreme? Il buy the deep può essere una buona strategia? Blackrock lo ha scartato, e anche questa mattina, in una intervista il Senior Strategist di Generali Insurance Asset Management, società che guarda al lungo periodo come se fosse domani mattina ha dichiarato: “La prudenza resta un fattore chiave per la gestione dei portafogli”. Insomma, chi non fa non sbaglia.

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