Il punto sul mercato


I mercati si aspettavano un atteggiamento meno falco dalla Fed, con i tassi che si avvicineranno al 4% entro fine 2022. Per non rischiare di svalutare l’euro, la BCE non potrà che adeguarsi alla linea di Powell. Turbolenze per le criptovalute: da inizio anno, nessuna tra le principali per valore di mercato, tratta in territorio positivo.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Il governatore della FED ha fatto capire come la proiezione dei tassi sia di raggiungere il 4% entro fine 2022 con la prospettiva di aumentare le probabilità di una recessione nell’arco di 6-12 mesi. Peggio di così non poteva andare per i mercati che si aspettavano un atteggiamento meno “falco”. La BCE non potrà che adeguarsi alla linea Powell, per non correre il rischio di svalutare l’euro, che tratta già sui minimi da 5 anni contro dollaro, con la conseguenza di rendere ancora più costosa l’energia e di conseguenza favorire l’aumento dell’inflazione. Immediata la reazione delle Borse, che restano sotto le soglie di resistenza più importanti. A Milano il livello è posto a 22mila punti: se non dovesse essere superato con la chiusura del mese di giugno, la strada nei mesi estivi sarà in salita.

UE Uber Alles

Il calendario macroeconomico di oggi è particolarmente ricco di appuntamenti in Europa. Primo dato rilevante quello relativo alle vendite al dettaglio nel Regno Unito nel mese di maggio. Atteso un ribasso dello 0,7% rispetto al +1,4% della rilevazione precedente. Un rallentamento oltre le attese dei consumi potrebbe essere uno dei primi segnali anticipatori dell’arrivo della recessione. Alle 10:00 è la volta dell’indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania: si stima un valore di 92,9 in linea con il dato precedente. Infine alle 12:00 è previsto un summit dei leader UE. In Usa nel pomeriggio occhi puntati sulle vendite di nuove abitazioni a maggio: previste 588mila unità (591mila la rilevazione precedente).

Il metaverso rende felici

Un miliardo di persone nel metaverso che spenderanno per beni e contenuti digitali con l’obiettivo di personalizzare il proprio avatar e il suo ambiente di vita. In 10 anni sarà creata un’economia immensa, che porterà business per le industrie del digitale e felicità per i creators di contenuti. Questa la visione di Mark Zuckerberg che insieme a oltre 30 Big Tech tra cui Alibaba, Huawei, Adobe, Microsoft, Epic Games, World Wide Web Consortium (W3C), Nvidia, Qualcomm, Sony Interactive Entertainment hanno costituito il Metaverse Standard Forum, ovvero, un gruppo di lavoro per contribuire a definire gli standard per la tecnologia del Metaverso. Apple per ora è fuori preferendo sviluppare, come da sua abitudine, il proprio metaverso. E Roblox? Anche lui fa da se ma nel frattempo in Borsa tratta sui minimi storici. Dopo l’IPO a $64,5 e fatto segnare un massimo di $126, è precipitato sino ai $31 attuali nonostante i risultati del primo trimestre 2022 superiori alle attese (ma pur sempre in rosso).

Il digitale per professionisti

Nel mercato delle criptovalute le turbolenze sono tutt’altro che finite. Come si può vedere nel grafico sotto riportato, da inizio anno, nessuna tra le principali cripto per valore di mercato, tratta in territorio positivo, con perdite che possono arrivare sino al 97% nel caso della “Stable Coin” LUNA, che avrebbe invece dovuto garantire appunto una certa stabilità.

Uno dei motivi della volatilità è che gli investimenti in asset nativi digitali sono stati prevalentemente adottati dai privati mentre i professionisti sono rimasti alla finestra. Una scelta motivata da ragioni di compliance e vigilanza a cui sono sottoposti gli investitori professionali, e dalla necessità di lasciare maturare un mercato ancora pionieristico e deregolamentato. Ma secondo la recente ricerca di Grayscale Investments®, il più grande gestore di asset digitali al mondo, entro sette anni gli investitori Istituzionali si sostituiranno a quelli retail. Lo studio ha fatto emergere che 7 intervistati su 10, tra i gestori di asset “tradizionali”, sono convinti che entro 7 anni gli istituzionali deterranno il 60% degli asset digitali, invertendo così la situazione attuale che li vede detenere circa il 3% degli asset digitali, mentre il restante 97% è in mano al retail. In questo scenario il mercato degli strumenti finanziari digitali diventerà probabilmente più stabile e “sicuro” per gli stessi privati che invece oggi sopportano pesanti perdite in portafoglio.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 13,40% annuo con il certificate su Ford, Renault e Stellantis
Sottostanti:
Stellantis NVFord Motor CompanyRenault SA
Rendimento p.a.
13,4%
Cedole
3,35% - €33,50
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VD39CK8
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy