Intelligenza artificiale il futuro è adesso

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Rendimento del 2,68% annuo, capitale protetto e la possibilità di cavalcare il boom dell’intelligenza artificiale moltiplicando per due la performance. Questo è quello che offre il certificate Bnp Paribas con Isin XS2458158248 che ha come sottostante l’indice elaborato dalla casa francese (BNP Paribas 5% Volatility Control on MSCI AI Index). La durata del certificate è di cinque anni.


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Ho chiesto alla chat più blasonata del momento di scrivermi un titolo intelligente sull’intelligenza artificiale: “Ai, l’innovazione del futuro, ora”, ha risposto chatGpt, non troppo diverso dal titolo che avevo già scelto. Se dovessi tirare le somme: o siamo entrambi poco originali o presto dovrò cercarmi un altro lavoro. Più che domani ChatGpt suggerisce “ora!”

Secondo l’ultimo report di McKinsey sull’AI, già oggi, il 60% degli intervistati usa nel proprio lavoro l’intelligenza artificiale e nell’ultimo anno è stato un vero proprio boom. Chi la usa la vorrebbe utilizzare di più, ma ancora non sa come farlo al meglio. Sempre McKinsey scrive “l’AI generativa è pronta a scatenare la prossima ondata di produttività”.

Allied market research stima che il mercato mondiale dell’Ai, pari a 65,48 miliardi di dollari nel 2020 salirà già nel 2030 a 1.581 miliardi con una crescita media annua del 38% tra il 2021 e il 2030. McKinsey nel suo studio “The State of AI in 2023" prevede un mercato globale dell'AI a 15,7 triliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 17,5%. Bloomberg Intelligence stima ricavi mondiali dall’IA a 1.304 miliardi di dollari entro il 2032.

Per guardare un po’ a casa nostra, The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft stimano che l'AI potrebbe generare, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano.

Sempre McKinsey spiega che l’impatto non sarà uguale in tutti i settori, ma porterà a un incremento dei ricavi del 9% per il comparto industrial, il 5% per quello bancario e farmaceutico, il 4% per quello educativo.

In generale sono tutti ottimisti sull’Ai anche se le stime divergono, spesso di molto. La realtà è che ad oggi è difficile fare previsioni. Ad ascoltare i guru del comparto, l’impatto sarà molto più pervasivo e devastante di quanto le grandi società di ricerca e di mercato riescono ad immaginare. L’intelligenza artificiale scriverà articoli, guiderà auto, navi e aerei, darà istruzioni ai robot aziendali che si occupano di produzione efficientando i risultati, gestirà la contabilità aziendale e aiuterà nella ricerca. In Giappone con l’intelligenza artificiale si è scoperto che un paziente era affetto da una grave malattia, con un supercomputer che è andato a consultare migliaia di cartelle cliniche di altri pazienti, un lavoro impossibile per un medico. Gli esempi sono moltissimi e c’è già chi teme che l’intelligenza artificiali diminuirà posti di lavoro, altri che sono convinti del contrario.

In Usa ma anche in Svizzera, si dibatte spesso se regalare azioni tecnologiche a ogni bimbo nato, perché domani non avrà un lavoro ma, grazie alle azioni che gli sono state regalate, potrà beneficiare di quello di migliaia di robot o computer che lo faranno al suo posto.

Cathie Wood la fondatrice di Ark invest, società di gestione specializzata in società tech, in un’intervista alla Cnbc il mese scorso spiegava come le società che hanno tratto i maggiori benefici dalla rivoluzione degli ultimi anni, non sono state tanto quelle di hardware o prodotto, vedi Nvidia e il recente boom in Borsa del +300% dall’ottobre 2022, ma quelle software in grado di implementare meglio le rivoluzioni tecnologiche, società che in Borsa non avrebbero ancora beneficiato appieno della rivoluzione dell’Ai, spiega Wood.

Il certificate a capitale protetto che punta sull’AI

Da inizio anno la maggior parte delle società dell’Ai quotate hanno messo a segno performance elevate. Scegliere dunque su quale titolo puntare oggi non è facile e, anche se fossimo all’inizio di una tendenza di lungo periodo, buona prassi sarebbe diversificare.

In questo contesto può essere interessante il certificate a capitale protetto al 110% con Isin XS2458158248 targato Bnp Paribas sul comparto. Il prodotto al rialzo moltiplica per due le performance dell’indice elaborato dalla casa francese (BNP Paribas 5% Volatility Control on MSCI AI Index) sul settore dell’intelligenza artificiale, in caso di calo il rimborso minimo sarà pari a 110 euro sui 97 a cui quota oggi il certificato. La durata è di cinque anni senza opzione di richiamo anticipato.

Cerchiamo di spiegare passo passo le caratteristiche di questo certificate, i suoi punti di forza e di debolezza.

La sua forza non è solo il suo sottostante, oggi sulla bocca di tutti per le aspettative sull’intelligenza artificiale, ma la struttura perché riesce a offrire protezione ed esposizione a leva sul mercato, allo stesso tempo. In genere una posizione al rialzo a leva significa anche rischio a leva. Stavolta è diverso.

Offrire oggi un capitale protetto su uno dei settori più in voga e per giunta con un rimborso a 110 euro su un certificate che passa di mano a 97 euro significa offrire all’investitore un rendimento di 13 euro (110-97) che diviso sul prezzo a cui passa di mano oggi il certificate (97 euro) e spalmato su cinque anni porta a un rendimento minimo del 2,68% all’anno.

Certo, se uno dovesse guardare oggi ai tassi del Btp troverebbe a 5 anni un rendimento più alto. Siamo al 4,19%. Non avrebbe però la seconda parte di questa struttura, ovvero la possibilità di partecipare al rialzo del settore dell’intelligenza artificiale moltiplicato per due.

Come spiegato in precedenza se alla data di valutazione finale tra 5 anni, il 22 agosto 2028, il sottostante quoterà sotto il 105% del livello di strike, ovvero meno di 144,69987 euro (137,8094 (strike) *1,05 = 144,69987,) allora il certificate verrà rimborsato a 110 euro dai 97 di oggi.

Se invece l’indice quoterà, a scadenza, al di sopra del 105% del livello di strike, si attiva l’effetto leva 2X. Dunque se l’indice avrà guadagnato il 20% dal livello di strike posto a 137,8094 euro il certificate verrà rimborsato a 140 euro, 43% in più sui prezzi di oggi.

Due note, il prodotto non è autocall ovvero non ha nessuna opzione che fa scattare il rimborso anticipato. Ed è di tipologia Quanto, ovvero mette al riparo l’investitore dal rischio cambio.

Andiamo a conoscere meglio il sottostante

L’indice elaborato da Bnp Paribas è il frutto di un meccanismo di controllo della volatilità al 5% applicato MSCI USA IMI Robotics & AI Select NTR, uno dei maggiori indici sulle società dell’intelligenza artificiale.

In particolare, quest’indice punta a rappresentare le performance dei titoli del MSCI USA IMI coinvolte nell'adozione e nell'utilizzo crescente dell'intelligenza artificiale, dei robot e dell'automazione.

Secondo le regole dell’indice, i componenti devono registrare scambi medi giornalieri (negli ultimi 3 mesi) almeno pari a 5 milioni di dollari; avere un minimo di esposizione tematica pari al 25% del business ed essere pesati in base alla loro capitalizzazione senza mai superare il 5% ciascuno. Il risultato è un indice ben diversificato sul tema e liquido.

L’immagine sotto riprende la composizione dell’indice aggiornata a luglio.

Performance

In una brochure legata al prodotto, Bnp Paribas mostra l’andamento delle performance dell’indice dal marzo 2016 al luglio 2023 periodo in cui l’indice ha registrato una performance annualizzata del 4,71% che moltiplicata a leva due porta a un performance del 9,42% con un calo massimo (drawdown del 9,39%).

Punti di debolezza

Capitale protetto al 110% (oggi 2,68% di rendimento lordo annuo) e una leva doppia hanno dei costi che molto spesso non vengono esplicitati, andiamo a scoprirli insieme. Uno di questi, che al tempo stesso funge da protezione, è legato al meccanismo di controllo della volatilità al 5%.

Come funziona questo meccanismo? Se la volatilità dell’indice dovesse superare il 5%, il prodotto sposta in liquidità la parte di portafoglio necessaria per rispettare l’obiettivo di volatilità.

L’effetto è quello di limitare i movimenti eccessivi dell’indice sia al rialzo che al ribasso. In particolare, il grafico sotto mostra come l’indice elaborato da Bnp Paribas con il controllo della volatilità limita gli eccessivi scossoni rispetto all’indice di riferimento. Positivo perché controlla i cali, negativo perché taglia le performance al rialzo, per questo è molto utile il fattore di leva 2.

Confronto tra il Bnp Paribas 5% volatility control (area azzurra), l’Msci Usa Imi Robotics & Ai (senza controllo della volatilità) e l’Msci Usa Imi Index

Secondo punto, un certificate di questo tipo è molto esposto ai tassi di interesse. In che modo? Un ulteriore aumento di tassi, con livelli del sottostante invariati, si tradurrebbe in un calo di valore del certificate e viceversa, così come avverrebbe con un semplice Btp di fronte a una variazione dei tassi. Un calo o un rialzo dei tassi non cambierebbero lo schema di rimborso finale con un minimo di 110 euro e leva 2 in caso di rialzo.

Questo accade perché l’emittente, per poter strutturare un prodotto simile, è come se investisse i soldi incassati in un’obbligazione zero coupon e comprasse delle opzione call sull’indice. La variazione dei tassi influisce dunque sul valore dell’obbligazione. Oggi i tassi sono a un livello molto alto e, dunque, un movimento contrario come un calo dei tassi si tradurrebbe in un aumento di valore del certificate che potrebbe così essere rivenduto, con un capital gain anche prima della scadenza naturale del prodotto.

Ogni emittente può scegliere strade diverse per fornire lo stesso payout, ad esempio, utilizzando la liquidità al proprio interno prevedendo un tasso di remunerazione comunque legato ai tassi di mercato o acquistare zero coupon ma di emittenti diversi ecc.

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Idea di investimento
Certificate a capitale protetto sull'indice BNP Paribas 5% Volatility Control on MSCI AI
Memoria
no
ISIN
XS2458158248
Emittente
BNP Paribas
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