Intesa Sanpaolo in testa al Ftse Mib, i bancari corrono in Borsa


Mattinata di acquisti sui titoli bancari italiani. A guidare la rimonta del settore il titolo Intesa, galvanizzato anche dall’attesa dei risultati di venerdì. La nomina di Draghi a Palazzo Chigi potrebbe avere un doppio effetto: sullo spread e sul consolidamento del settore bancario. E si attendono flussi di capitale in arrivo in Italia.


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I bancari festeggiano l’arrivo di Draghi

Intesa Sanpaolo conquista il podio del Ftse Mib nella prima parte della giornata con uno scatto del 6,13% alle 12, scambiato a 1,985 euro. A trainare la corsa delle azioni di Ca’ de Sass la frenesia dei mercati in risposta alla possibilità di un esecutivo italiano a guida Mario Draghi. L’ex presidente della Bce proprio in queste ore è atteso al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La notizia, oltre a imporre una riduzione dello spread (mentre si scrive al di sotto dei 105 basis point dai 113 di ieri) ha avuto un riflesso importante sul settore dei bancari.

Mentre il Ftse Mib brinda in rialzo del 2,92%, l’indice settoriale sfonda il tetto del 5% (a +5,21%), contro il +1,98% dell'Euro Stoxx Banks.

A guidare la rimonta, le big, oltre a Intesa Sanpaolo, anche Unicredit +5,55%, Banco Bpm (+5,17%) e Bper (+5,44%).

L’istituto guidato da Carlo Messina era già sotto l’occhio degli investitori in attesa della riunione del Cda per esaminare i risultati relativi al 2020 calendarizzata per venerdì 5 febbraio.

Flussi di capitale in arrivo sull’Italia

Secondo quanto riporta Reuters, citando un primario broker italiano, la nomina di Draghi potrebbe avere un duplice effetto positivo per il settore grazie sia alla potenziale chiusura dello spread Btp/Bund, che permetterà alle banche di ulteriormente rafforzare i capital ratios, sia alla potenziale accelerazione del processo di consolidamento del settore.

Per Luigi De Bellis, co-responsabile Ufficio Studi di Equita, «la credibilità di Draghi a livello internazionale potrebbe spostare flussi di capitale sull'Italia e in una prima fase suggeriamo di puntare su titoli liquidi che traggono vantaggio dalla riduzione dello spread, dall’implementazione degli investimenti legati al Recovery Fund e/o dalla riduzione dello “sconto Italia”».

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