Intesa Sanpaolo, rialzo del target price per Citi e Jefferies

Intesa Sanpaolo, rialzo del target price per Citi e Jefferies

Gli analisti hanno alzato le loro previsioni sugli utili per azione della banca torinese dopo la resilienza mostrata dalle trimestrali del comparto e i buoni risultati arrivati dagli stress test della Banca centrale europea.

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Azioni Intesa Sanpaolo poco mosse

Scambia sotto la parità questa mattina Intesa Sanpaolo a Piazza Affari, mentre arrivano giudizi positivi dagli analisti.

Il titolo della banca torinese cede lo 0,20% dopo un’ora di scambi, scendendo a 5,592 euro, mantenendosi ai massimi dal 2007.

Resta fortemente positivo il bilancio delle azioni Intesa Sanpaolo in questo 2025, periodo in cui stanno crescendo del 45%.

Citi alza il target price

Ieri Citi aveva alzato da 5,1 a 6,5 euro il prezzo obiettivo sul titolo della banca, confermando la raccomandazione buy.

Gli esperti hanno aumentato le previsioni di Eps 2025-2027 del 9-18%. "Le nostre stime revisionate si posizionano di un 1% sopra il consenso nel 2025, di un 8% sopra nel 2026 e di un 13% sopra nel 2027", notano gli analisti, secondo cui inoltre "2 miliardi di euro l'anno di buyback sono sostenibili, oltre al payout ratio del dividendo ordinario del 70%, con ulteriori opzionalità aggiuntive".

Il report di Jefferies

Oggi è stato il turno di Jefferies, che ha portato il target price su ISP da 5,6 a 6,3 euro, ribadendo il suggerimento d’acquisto (buy). Gli analisti hanno aggiornato il loro modello dopo i risultati trimestrali, aumentando le stime di Eps del 2% sul 2026 e del 3% sul 2027 e posizionandole di un 2-3% al di sopra del consenso. Nel dettaglio, evidenziano il net interest income trimestrale "più forte" delle loro previsioni.

Tre banche italiane che il broker copre aggiorneranno i target strategici nel primo semestre del 2026. Nel caso di Intesa Sanpaolo si aspetta che la banca continui a focalizzarsi su digitale e costi, sfruttando la scala del gruppo per generare efficienza. “Le nostre stime sull’eps 2027 a 0,62 euro per azione sono superiori del 3% rispetto a quelle del consenso, spinte da margine di interesse e contenimento dei costi”, precisa.

Il broker ha inserito Intesa Sanpaolo in un tridente di banche italiane insieme a Bper Banca e Fineco, per le quali vede ancora valore e dividendi molto generosi, in un contesto in cui il comparto continua a mostrare resilienza dopo i conti del secondo trimestre 2025 e i positivi risultati degli stress test della Banca centrale europea.

Jefferies si concentra sui nuovi piani industriali (attesi nel primo semestre del 2026) dei tre istituti, con l’aspettativa che i nuovi obiettivi possano favorire revisioni al rialzo degli utili per azione.

“Manteniamo, dunque, una visione costruttiva, pur notando la significativa rivalutazione del settore: le banche italiane hanno, infatti, generato un total shareholder return del 50% contro revisioni degli eps di circa il 10% nel 2025”, precisa Jefferies. Il settore tratta ora leggermente al di sopra della media storica a livello del multiplo p/e, evidenziando una fiducia crescente nella resilienza del comparto. “In questo contesto, ci concentriamo su titoli con catalizzatori in arrivo, che ci aspettiamo di stimolare ulteriori revisioni positive sugli utili”, concludono da Jefferies.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: ISP.MI
Isin: IT0000072618
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