Iveco di corsa dopo il rialzo della guidance 2023

Il gruppo ha ottenuto risultati oltre le attese degli analisti e del consensus e, prevedendo il proseguire della crescita anche nei prossimi mesi, ha alzato le sue previsioni per l’anno in corso, in particolare per quanto riguarda ricavi ed Ebit.
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Scatto Iveco
Corsa solitaria del titolo Iveco questa mattina a Piazza Affari, unica società del Ftse Mib (-1%) in verde nella prima mezz’ora di scambi grazie ai numeri diffusi del trimestre diffusi oggi prima dell’apertura del mercato, con annesso rialzo della guidance 2023.
Le azioni del gruppo produttore di veicoli commerciali arrivano a guadagnare quasi il 5%, toccando così un massimo di 9,25 euro, livelli abbandonati lo scorso febbraio.
Secondo posto per Iveco per quanto riguarda le performance tra le blu chip nel corso del 2023, con una crescita ottenuta fin qui del 65%, seconda soltanto ai record di Unicredit (+71%).
Il dettaglio dei numeri
Nei primi sei mesi 2023 il gruppo ha realizzato ricavi per 7,6 miliardi di euro, segnando una crescita del 18,1% su base annuale, accelerando nel secondo trimestre fino a raggiungere 4,2 miliardi (+24% a/a).
Tra aprile e giugno l’Ebit adjusted è cresciuto di 183 milioni (301 milioni totali), con un margine del 7,2% (in crescita di 370 p.b. rispetto al secondo trimestre 2022), e l’utile netto adjusted delle attività industriali pari a 266milioni di euro (91 milioni di euro nel secondo trimestre 2022), e margine del 6,5% (in crescita di 380 p.b. rispetto al secondo trimestre 2022).
L’utile netto adjusted risulta pari a 156 milioni di euro (96 milioni di euro di aumento rispetto al secondo trimestre 2022), mentre il risultato diluito per azione adjusted pari a 0,57 euro (in aumento di 0,37 euro rispetto al secondo trimestre 2022).
I risultati sono stati ottenuti grazie ad “un riposizionamento in costante miglioramento dei nostri veicoli che ha sostenuto un forte miglioramento dei prezzi, i quali hanno più che compensato l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia”, sottolinea la nota della società.
Nei primi sei mesi 2023 il gruppo ha realizzato ricavi per 7,6 miliardi di euro, segnando una crescita del 18,1% su base annuale, accelerando nel secondo trimestre fino a raggiungere 4,2 miliardi (+24% a/a).
Tra aprile e giugno l’Ebit adjusted è cresciuto di 183 milioni (301 milioni totali), con un margine del 7,2% (in crescita di 370 p.b. rispetto al secondo trimestre 2022), e l’utile netto adjusted delle Attività Industriali pari a 266milioni di euro (91 milioni di euro nel secondo trimestre 2022), e margine del 6,5% (in crescita di 380 p.b. rispetto al secondo trimestre 2022).
L’utile netto adjusted risulta pari a 156 milioni di euro (96 milioni di euro di aumento rispetto al secondo trimestre 2022), mentre il risultato diluito per azione adjusted pari a 0,57 euro (in aumento di 0,37 euro rispetto al secondo trimestre 2022).
I risultati sono stati ottenuti grazie ad “un riposizionamento in costante miglioramento dei nostri veicoli che ha sostenuto un forte miglioramento dei prezzi, i quali hanno più che compensato l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia”, sottolinea la nota della società.
Progressi costanti
Il Ceo del gruppo Iveco, Gerrit Marx, ha definito il trimestre come caratterizzato da “progressi costanti su ogni indicatore”, ottenuto nonostante “persistano le sfide relative alla disponibilità di componenti e ai costi delle materie prime”.
“I nostri camion e furgoni continuano a essere apprezzati dal mercato”, spiega il manager, “la nostra divisione Powertrain è ben avviata nella sua espansione in termini di marginalità”, mentre la società continua “a vincere gare con la sua offerta di autobus e, come da piano, abbiamo appena lanciato Gate, il nostro Green & Advanced Transport Ecosystem”.
Guidance 2023 aumentata
Risultati e prospettive che portano la società a essere “ancora più fiduciosa” nel raggiungere “robusti risultati a fine anno” e, “di conseguenza, alziamo ancora una volta le nostre previsioni per il 2023”, annunciava Marx.
In particolare, il target di Ebit adjusted consolidato è ora atteso tra 750 e 800 milioni (dal range precedente di 600-640 milioni), i ricavi netti delle attività industrial sono visti in aumento dal 5% all’8% a/a (dal 3% al 5% precedente), l’Ebit adjusted delle attività industriali è previsto in rialzo tra 650 e 700 milioni (tra 510 e 550 milioni).
Tra gli altri elementi, le spese generali, amministrative e di vendita delle attività Industriali sono confermate a circa il 6% dei ricavi netti, la stima sulla liquidità netta delle attività industriali è stata alzata a circa 2 miliardi, incluso il riacquisto di azioni e le transazioni straordinarie già comunicate (era 2 mld escluso il riacquisto di azioni, ma incluse le transazioni straordinarie già comunicate) e gli investimenti delle attività industriali sono confermati in crescita del 15% circa rispetto al 2022.
Oltre le previsioni
Dopo i conti di Iveco, da Equita Sim confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo, con prezzo obiettivo di 12,7 euro.
Oltre a conti “nettamente migliori delle attese”, secondo la sim risulta “significativo il rialzo della guidance 2023”, anche in questo caso “nettamente superiore” alle previsioni.
Secondo Equita, a questo punto le loro stime e quelle del consenso andrebbero alzate “a doppia cifra”.
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