Iveco respira: Cingolani conferma interesse per IDV

Il titolo della società era calato nelle sedute successive alla comunicazione dei conti trimestrali ma le parole dell’ad di Leonardo gli hanno permesso di aprire positivamente oggi a Piazza Affari.
Leonardo interessato a Iveco Defence Vehicles
"Ora stiamo lavorando al 100% per chiudere la jv con Rheinmetall, che prevediamo per settembre. Una volta fatto questo analizzeremo le sinergie che potranno essere implementate con Iveco. Sono sicuro che ci sono sinergie, ma la questione va condivisa con il nostro partner Rheinmetall, probabilmente ci potrà essere un interesse congiunto". Con queste parole l'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, confermava ieri l’interesse per Iveco Defence Vehicles, la divisione di veicoli militari di Iveco, precisando che “non c'è una chiusura a priori, ma dobbiamo valutare la tecnologia, il mercato e l'efficacia sui costi”.
Questo passaggio verrà valutato successivamente alla finalizzazione degli accordi con Rheinmetall prevista a settembre, ma tra le opzioni Cingolani ha parlato apertamente di fusione o acquisizione.
Le dichiarazioni arrivate ieri sostengono le azioni Iveco nella prima ora di contrattazioni a Piazza Affari, arrivate a guadagnare oltre il 3%, a 9,71 euro, cercando così di recuperare il forte calo dei giorni scorsi, quando aveva ceduto il 14% e il 7% nelle due sedute successive alla comunicazione dei risultati trimestrali, passando così dagli 11,70 ai 9,294 euro. Resta ancora positivo, invece il bilancio del titolo in questo 2024, con una crescita ridotta al 16%.
Le altre parole di Cingolani
Nella conferenza stampa, Cingolani aveva parlato di complementarietà perché Iveco "produce certi veicoli a ruote che non rientrano nel perimetro di quello che stiamo discutendo con Rheinmetall", anche se ha aggiunto che è necessario "verificare l’esistenza di una chiara sinergia tecnologica, una chiara strategia industriale, che deve essere economicamente vantaggiosa". “Per essere onesti, stiamo già discutendo, perché ci conosciamo e poi discutere fa ovviamente parte del nostro lavoro”, ha rivelato il manager.
“Di fatto acquistano credibilità le indiscrezioni giornalistiche commentate nei mesi scorsi in cui si ipotizzava l’acquisto da parte di Leonardo”, sottolineano da Equita Sim (buy e target price a 16 euro su Iveco), ricordando che “la valutazione circolata era 750 milioni (assumendo sia EV il deal avverrebbe a FY24/25E EV/EBIT 8/6,7 volte) rispetto alla nostra di circa 1 miliardo”.
“Nel caso si concretizzasse un’acquisizione, se venisse effettuata dalla JV, l’esborso pro-quota di Leonardo si dimezzerebbe e sarebbe anche compatibile con gli obiettivi di M&A dichiarati (ovvero acquisizioni bolt on non superiori al 15% del fatturato della divisione di riferimento)”, proseguono dalla sim.
In ogni caso nella stessa call Cingolani ha anche aggiunto che “se si vuol fare una grossa acquisizione, da 0,5 miliardi o oltre, non lo fai in cash, ma con nuovo debito o forse vendendo qualcos'altro”, e per Equita “DRS può essere un’ulteriore fonte di cash all’occorrenza”.
Deal positivo secondo analisti
Per Iveco un M&A deal sarebbe “molto positivo” anche a valutazioni inferiori a quelle di Equita, in quanto “avrebbe la possibilità di valorizzare un asset che altrimenti all’interno del gruppo viene trascurato e ai fini valutativi stimiamo che nel 2024 generi 1,05 miliardi di fatturato e 95 milioni di EBIT e un portafoglio ordini superiore a 4 miliardi che copre il business plan (con obiettivi 2026 sales 1,1-1,2 miliardi e EBIT adj. 120-144 milioni; 2028 1,2-1,3 e 144-169 milioni)”.
Inoltre, aggiungono, “rafforzerebbe significativamente la struttura finanziaria: la cassa netta salirebbe a 2,7 miliardi (ovvero 0,9 miliardi escludendo il factoring stimato intorno al 12% rolling del fatturato industriale), potendo permettersi di ridurre il factoring e i relativi oneri finanziari”, mentre “rimuoverebbe il rischio di esercizio del golden power da parte del Governo legato al business militare in caso di futuri M&A (cessione o fusione)” e “ipotizzando la cessione a 750 milioni (assumendo equity=EV) lo STUB di Iveco tratterebbe a 2024 EV/EBITDA”.
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