JP Morgan alza la guidance dopo il balzo degli utili nel terzo trimestre

JP Morgan alza la guidance dopo il balzo degli utili nel terzo trimestre

Il colosso guidato da Jamie Dimon aumenta le sue previsioni sull’interesse netto dopo un importante rialzo dell’utile, spinto da una solida attività commerciale e dalla ripresa delle IPO. Restano tuttavia i timori per le tensioni geopolitiche e l’inflazione persistente.

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JP Morgan alza le previsioni

JP Morgan protagonista in questa giornata caratterizzata dalle trimestrali di alcune delle big bank USA nonostante le vendite caratterizzino i mercati a causa dell’inasprirsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

La principale banca statunitense ha alzato le sue previsioni per l'intero anno per quanto riguarda il ricavo netto da interessi, dopo che la forte performance dell'investment banking e del trading l'ha aiutata a battere le aspettative di profitto del terzo trimestre. L’istituto ora vede un reddito netto da interessi (NII) di circa 95,8 miliardi di dollari nel 2025, superando così i 95,5 miliardi precedentemente attesi e i 95,4 miliardi previsti dagli analisti (dati LSEG).Anche a luglio aveva alzato le sue previsioni.

A Wall Street, però, le azioni JP Morgan scendono (-1,20%) nel pre market USA, a 306 dollari.

I numeri

L’utile della banca è cresciuto nel terzo trimestre, sostenuto dal ritorno in forze delle operazioni multimiliardarie e delle quotazioni in Borsa che hanno rilanciato la divisione di investment banking, oltre a una performance commerciale robusta.

Il profitto netto ha raggiunto 14,39 miliardi di dollari, pari a 5,07 dollari per azione, nei tre mesi conclusi il 30 settembre. Un risultato in aumento rispetto ai 12,9 miliardi (4,37 dollari per azione) registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

L'utile per azione (EPS) è stato di 12,25 dollari, rispetto agli 8,40 dollari del terzo trimestre del 2024 e ai 10,91 dollari del secondo trimestre del 2025, e di 37,33 dollari per i primi nove mesi del 2025, rispetto ai 28,64 dollari dei primi nove mesi del 2024.

Le operazioni societarie hanno vissuto un deciso rimbalzo nel 2025 dopo la flessione di aprile, favorite da un’economia resiliente e dalle aspettative di tagli ai tassi d’interesse che hanno spinto gli indici azionari ai massimi storici. Le commissioni da investment banking sono salite del 16% nel trimestre, mentre i ricavi da trading hanno segnato un incremento in un contesto ancora incerto.

Secondo Dealogic, JP Morgan guida la classifica annuale per commissioni tra le banche d’investimento globali. La fiducia tornata sul mercato sta rilanciando l’attività di Wall Street, e i banchieri prevedono un 2026 ancora più favorevole in vista del proseguimento dei tagli della Federal Reserve.

I dirigenti del settore segnalano consumatori ancora in buona salute finanziaria, sostenuti da un mercato del lavoro forte e da salari in crescita, fattori che alimentano la domanda di credito e il regolare rimborso dei debiti. L’interesse netto (NII) di JP Morgan è così aumentato del 2%, toccando i 24,1 miliardi di dollari.

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Risultati “solidi”

“I risultati di questo trimestre riflettono la solidità della nostra clientela e l'attenzione rivolta all'attuazione delle nostre priorità strategiche in un contesto di mercato migliorato”, afferma il Ceo David Solomon. “In tutta la nostra attività, i clienti continuano a rivolgersi a noi per le questioni più complesse e importanti. Sappiamo che le condizioni possono cambiare rapidamente e quindi continuiamo a concentrarci su una solida gestione del rischio. A lungo termine, stiamo dando priorità alla necessità di operare in modo più efficiente per offrire ai nostri clienti un servizio impeccabile, con il supporto delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale", ha aggiunto.

All’inizio della settimana, infine, il gruppo ha inoltre annunciato nuove assunzioni e un piano di investimenti fino a 10 miliardi di dollari in imprese strategiche per la sicurezza nazionale e la resilienza economica, nell’ambito di un impegno complessivo da 1.500 miliardi di dollari.

Attenzione ai rischi geopolitici e commerciali

La tenuta dell'economia nonostante i rischi di guerra tariffaria e le speranze di un taglio dei tassi d'interesse negli Stati Uniti non hanno fermato il rally di Wall Street, sostenendo l'attività di investment banking e in molti si aspettano un 2026 ancora più forte.

“L’economia statunitense è rimasta generalmente solida, nonostante alcuni segnali di rallentamento nella crescita occupazionale", evidenzia l’amministratore delegato Jamie Dimon. Tuttavia, il numero uno di JP Morgan ha avvertito che “permane una maggiore incertezza legata alle tensioni geopolitiche, ai dazi, all’incertezza commerciale e ai prezzi elevati degli asset”.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: JPM
Isin: US46625H1005
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