L’inflazione non scende, taglio tassi a dicembre


Il mercato si adegua, anche se dai verbali della riunione di marzo, emerge che i dirigenti della Federal Reserve sono molto propensi all’avvio dell’allentamento monetario. A Wall Street, S&P500 in calo dello 0,95%. Treasury Note a dieci anni +19 punti base, la variazione giornaliera più ampia da settembre 2022. Le borse dell’Europa, ieri in lieve rialzo, dovrebbero aprire intorno alla parità. Oggi parla la BCE. Lo strategist di IG Italia, Filippo Diodovich, si aspetta tassi di interesse invariati sui livelli attuali. L'Italia ha bisogno di trovare 20 miliardi di euro per finanziare gli impegni di bilancio per il prossimo anno.


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La terza lettura mensile dell’inflazione sopra le attese ha spazzato via le considerazioni tecniche sui fattori stagionali andate in voga nei commenti dei dati di gennaio e febbraio. In marzo i prezzi al consumo non hanno rallentato e non sembrerebbero ben indirizzati verso l’obiettivo del 2%, è quindi improbabile che la Federal Reserve, anche a seguito di un mercato del lavoro statunitense che viaggia a tutta forza, decida di tagliare i tassi a breve.

Il mercato delle obbligazioni ne ha preso atto e è corso ai ripari. Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni è salito di 19 punti base, la variazione giornaliera più ampia da settembre 2022.

La borsa degli Stati Uniti è scesa: S&P500 -0,95%.

Eric Winograd di Alliance Bernstein ha detto a Barron’s che ora si aspetta che la Fed tagli solo una volta quest'anno, a dicembre. Anche RBC la pensa allo stesso modo.

FEDERAL RESERVE

I verbali dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee hanno mostrato che in marzo, quasi tutti i membri del comitato erano d'accordo sulla necessità di abbassare i tassi di interesse quest’anno. Ma allo stesso tempo, la maggior parte del board voleva vedere ulteriori prove del trend dell’inflazione. Va detto che non c'era alcuna indicazione che i membri avessero preso sul serio il cambiamento della traiettoria dell'inflazione in quel momento. Le minute della riunione del 19-20 marzo, secondo Stephen Stanley di Santander, danno evidenza del fatto che la Fed ha una visione ampia degli sviluppi economici in corso. "Finché le condizioni non sono così estreme, come lo erano al culmine della carenza di manodopera post-pandemia, tutto va bene”.

TASSI GIU’ DA QUEST’ESTATE IN AVANTI

L’inizio della discesa dei tassi è stato solo rimandato di qualche mese, soprattutto perché i bassi livelli di disoccupazione hanno lasciato alle banche centrali la possibilità di indugiare in attesa di altre evidenze dello sgonfiamento dell’inflazione. Ma il trend disinflazionistico è avviato e ben impostato, per cui, secondo Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, l’allentamento monetario sarà più consistente di quanto oggi scontato dal mercato.
“Nel corso del 2023 l’economia statunitense ha sorpreso in positivo; tuttavia, prevediamo una crescita meno consistente nel 2024 - si legge nella nota di questa settimana - Infatti, essendo ormai terminati i “salvadanai da Covid-19”, i consumatori statunitensi non saranno in grado di sostenere la futura crescita della spesa, che sarà verosimilmente inferiore a quella degli utili a fronte della graduale ricostituzione dei risparmi. L'inflazione statunitense, che ha già evidenziato un netto calo, potrebbe ora scendere più lentamente, in quanto la rigidità del mercato degli affitti rappresenta una parte consistente dell'indice dei prezzi al consumo rispetto alla ponderazione più contenuta (e realistica) nel Regno Unito e nell'Eurozona. La perdita di slancio dell’economia dall’altra parte dovrebbe favorire il calo delle assunzioni e dell'inflazione salariale, dando motivi sufficienti alla Fed per avviare il ciclo di tagli dei tassi.

Le borse dell’Europa, ieri in lieve rialzo, dovrebbero aprire intorno alla parità. Oggi parla la BCE.

TASSI IN EUROPA

Lo strategist di IG Italia, Filippo Diodovich, si aspetta tassi di interesse invariati sui livelli attuali.
Indicazioni su un possibile taglio del costo del denaro a giugno, ma pochi dettagli sulle prossime mosse di politica monetaria nel secondo semestre (attesa per le stime degli esperti della BCE su inflazione, disoccupazione e PIL che saranno pubblicate proprio nella prossima riunione di giugno).

Mantenimento di un atteggiamento “data-dependant”, ovvero legato all’andamento delle variabili macroeconomiche. “Tenendo conto del debole stato di salute delle principali economie dell’Eurozona e del processo di disinflazione, crediamo che il governatore della BCE Christine Lagarde possa dare importanti indicazioni su un possibile taglio del costo del denaro a giugno, confermando le attese del mercato. Riteniamo, tuttavia, che Lagarde possa fermarsi qui non fornendo ulteriori dettagli sulle strategie monetarie post meeting di giugno. Al momento i mercati scontano un totale di 90/100 basis points di tagli (ovvero un tasso sui depositi al 3% a fine anno)”. IG si aspetta, oltre al taglio di giugno, considerato quasi certo, altri due tagli da effettuare nelle prossime quattro riunioni (luglio, settembre, ottobre e dicembre), portando così il tasso sui depositi a fine anno al 3,25%.

In Asia, sono in ribasso le borse del Giappone e di Hong Kong, sulla parità Shanghai.

ITALIA/BTP

L'Italia ha bisogno di trovare 20 miliardi di euro per finanziare gli impegni di bilancio per il prossimo anno, in base alle nuove stime del governo contenute nel Def pubblicato ieri. Il governo conferma l'impegno a ridurre gradualmente il deficit in linea con i parametri Ue, nonostante il peggioramento del quadro economico. Per il 2025, il Tesoro ha previsto un rapporto deficit/Pil del 3,7%, che salirebbe al 4,6% se il governo prorogasse una serie di misure -- tra cui il taglio del cuneo fiscale e dell'Irpef per i redditi medio-bassi -- incluse nel quadro a politiche invariate senza le relative coperture. La differenza tra le due proiezioni, pari a 0,9 punti di Pil, equivale a poco più di 20 miliardi di euro, in base alla stima di Pil indicata per il prossimo anno.

Dal DEF emerge anche che il governo stima di incassare dalla dismissione di asset una somma pari a circa l'1% del Pil, un ridimensionamento del piano avviato lo scorso anno. Nella Nadef di settembre il Tesoro aveva indicato per il periodo 2024-2026 proventi da privatizzazioni pari ad "almeno" l'1% del Pil. Ora si parla di introiti da privatizzazioni "con un valore cumulativo vicino all'1% del Pil”.

Alla fine del 2026 il debito pubblico si fermerà poco sotto sotto 3.224 miliardi, cioè 72 miliardi in più rispetto ai livelli ipotizzati nel Def dello scorso anno (+38 miliardi nel confronto con la NaDef di fine settembre). L’impatto del superbonus sui saldi di finanza pubblica è stato ammortizzato da una serie di novità intervenute rispetto alla primavera 2023, come la spesa per interessi, che nei nuovi calcoli cresce a ritmi decisamente meno rapidi di quelli temuti lo scorso anno. In ogni caso la via scelta è la correzione dei conti in 7 anni, scrive IlSole24Ore.

TITOLI

Stellantis. La produzione di auto cinesi in Italia potrebbe costringere il gruppo a prendere decisioni difficili, tra cui la chiusura di alcuni stabilimenti, ha detto l'AD Carlos.

Ieri si è tenuto un vertice fra i 13 leader dei principali produttori e fornitori europei di veicoli con il commissario europeo per l’azione per il clima, l’olandese Wopke Hoekstra. Nel 2035, come deciso dal Parlamento di Strasburgo, dovrebbe terminare la produzione di motori a combustione interna nell’Unione, ma da mesi si rincorrono le voci di un rinvio. “Le case automobilistiche della Ue - ha dichiarato Luca de Meo, presidente dell’Acea, l’associazione dei costruttori, e ceo del gruppo Renault - sono fortemente impegnate nella decarbonizzazione, con investimenti per oltre 250 miliardi di euro nell’elettrificazione, ma non possono affrontare questa transizione da sole. L’Europa deve creare le condizioni per la competitività e la domanda di mercato di veicoli elettrici.”

Enel. A seguito dell'incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese, che martedì ha provocato la morte di almeno tre persone e quattro dispersi, i sindacati Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno proclamato per oggi otto ore di sciopero per tutti i lavoratori del gruppo. 

Brunello Cucinelli ha registrato una buona performance nel primo trimestre, con un risultato positivo anche negli Stati Uniti e in Cina, ha detto il fondatore e presidente esecutivo Brunello Cucinelli.

Safilo [SFLG.MI] ha rinnovato in anticipo il contratto di licenza globale pluriennale per le collezioni eyewear di Marc Jacobs fino a dicembre 2031.

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