La debolezza dell’economia in area EU indebolisce l’Euro

Le parole della BCE non favoriscono l’apprezzamento della valuta del Vecchio Continente. Il perseguimento dell’obiettivo di inflazione al 2% in un contesto economico debole non favorisce l’Euro.

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La BCE mantiene come da mandato l’obiettivo di riportare il tasso di inflazione al 2%. Christine Lagarde rimane ferma sul mantenere i tassi elevati per il tempo necessario con il rischio di avvicinare l’Europa ad una recessione economica. I mercati, infatti, sulla scia dell’aumento degli yields sui Treasury, sulla difficoltà in cui versa l’economia europea e su un futuro prossimo ancora incerto, si affidano prevalentemente al dollaro.

La difficoltà dell'euro a trovare stabilità è ulteriormente aggravata dalle recenti decisioni delle banche centrali. Mentre la Banca Centrale Europea ha scelto di alzare i tassi d'interesse, le controparti come la Federal Reserve, la Banca Nazionale Svizzera e la Banca d'Inghilterra hanno mantenuto le loro attuali posizioni sui tassi d'interesse. Questa divergenza nelle politiche monetarie potrebbe incoraggiare gli investitori a rifugiarsi nel dollaro USA, esercitando così un'ulteriore pressione al ribasso sull'euro.

Graficamente il trend rimane ribassista. La rottura del rising wedge ha come target al ribasso area 1,03 USD.

Rimane possibile un rimbalzo fino ad area 1,08 USD, a ritestare il supporto statico ed il rising wedge, ma, fino a quel livello sarebbe più opportuno trovare punti di ingresso per la vendita di Euro. Solo sopra area 1,08 USD si potrebbe andare a testare area 1,10 USD.

Su timeframe giornaliero i prezzi sono sotto la EMA 200.

Su timeframe: 2 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 12 ribassisti e 4 neutrali.

Su TF orario la coppia EUR/USD mantiene il trend ribassista

Il cambio EUR/USD è saldamente in mano ai venditori. L’Euro perde anche 1,0636 USD, importante supporto che ora diventa resistenza.

Nel brevissimo, i traders potrebbero valutare di aprire posizioni long EUR solamente al di sopra di 1,0809 USD. Sotto il livello di 1,0809 sarebbero da privilegiare posizioni short EUR, facendo attenzione ai livelli di entrata.

La perdita di 1,0636 USD (che potrebbe essere ritestato come resistenza) ha come primo target 1,0525 USD. L’eventuale rottura di 1,0636 USD porterebbe EUR verso 1,07056

Su timeframe orario: 6 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 5 sono ribassisti e 7 neutrali.

I 3 oscillatori utilizzati dal nostro sistema su TF orario indicano una tendenza neutrale/leggermente rialzista dovuta, in questo momento, al rimbalzo da area 1,057 USD.

Su TF orario EUR/USD rimane sotto la EMA a 200 periodi evidenziando l’attuale trend ribassista.

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