La Fed frena, la Cina riapre, le borse salgono


L’onda rialzista sta per arrivare in Europa. Jerome Powell ha rotto la sequenza di toni da falco arrivati dal board dalla banca centrale ha detto in modo esplicito che il 14 dicembre i tassi saranno alzati di 50 punti base, dopo 4 aumento da 75 punti base.La Cina sta abbandonando la policy tolleranza zero sul virus, anche i padre dei lockdown totali, il vice premier Sun Chunlan ammette che è arrivato il momento di mollare la presa.


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La corsa agli acquisti innescata dalle dichiarazioni di ieri di Jerome Powell ha scatenato Wall Street, sta prolungando la serie dei rialzi delle borse dell’Asia Pacifico ed arriverà stamattina a portare ancora più su i mercati azionari dell’Europa.

Il future del Dax di Francoforte guadagna l’1%.

FED

Nel suo intervento di ieri alla Brooking Institutions, il governatore ha ribadito che il cambio di passo, sta per arrivare ”Ha senso moderare il ritmo dei nostri aumenti dei tassi mentre ci avviciniamo al livello di moderazione che sarà sufficiente a far scendere l'inflazione", ha affermato Powell nel corso del discorso di ieri pomeriggio. Il momento dovrebbe essere prossimo, “non appena ci sarà la riunione di dicembre”.

Il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 4,4%. Grazie al +2,1% di ieri, il Dow Jones è arrivato ad un rimbalzo del 20% dai minimi di quest’estate, tecnicamente siamo entrati in una fase Toro.

TASSI

Le borse si sono scatenate ed anche i tassi sono scesi, si sono invece mossi molto di meno i future sui Fed Funds, che da qualche giorno danno un rialzo dei tassi da 50 punti base al 75% di probabilità. In effetti, Powell non ha detto cose nuove, ma le ha detto dopo una serie di dichiarazioni da falco di parecchi membri del board dalla banca centrale.

Preso atto che dopo quattro rialzi da 75 punti base si scende di intensità a 50 punti base, i mercati potrebbero cominciare a posizionarsi sulla discesa del costo del denaro. Su questo tema, la distanza tra FED e investitori è ancora molto ampia: la banca centrale sta dicendo in tutti i modi che rallentare non vuol dire tagliare, ma i future indicano che una volta raggiunta quota 5%, o poco sopra, intorno alla fine della primavera del 2023, si inizia a scendere.

LAVORO

A guidare la politica monetaria saranno anche i dati sul mercato del lavoro e sull’occupazione. Per questi ultimi bisogna aspettare domani, mentre per il primo, sono arrivati ieri segnali di forza che non lasciano presagire nulla di buono per chi sta scommettendo su una rapida discesa dell’inflazione. In ottobre le offerte di posto di lavoro vacanti (JOLTS) sono scese meno del previsto a 10,33 milioni, da 10,68 milioni. Il “mercato del lavoro si sta raffreddando molto lentamente e probabilmente continuerà ad essere straordinariamente tirato per alcuni mesi a venire. Le offerte di lavoro sono diminuite di soli 350.000 il mese scorso, il che significa che avremmo bisogno di altri 9 mesi a questo ritmo solo per tornare ai livelli del 2019” ha scritto ieri sera in un tweet l’economista Larry Summers.

In Asia Pacifico le borse salgono per quel che ha detto Jerome Powell e perché la Cina sta gradualmente cambiando la policy sanitaria. Shanghai Composite +1%. Hong Kong +1,2%, Tokyo +1,1%.

CINA

Persino l’architetto dei lockdown dinamici, il vice premier Sun Chunlan, parla della necessità di contrastare in modo diverso il virus, ora che Omicron è meno patogena e la percentuale dei vaccinati sta aumentando. Le autorità del Guangzhou, una delle aree più importanti per l’economia cinese, ha annunciato la fine di tutti i lockdown, in altre aree del paese, si passa da chiusure totale e su larga scale, a interventi più circoscritti e meno lunghi.
Il petrolio Brent, salito ieri del 3% anche a seguito del fortissimo calo delle scorte degli Stati Uniti, è poco mosso.

OBBLIGAZIONI

Il bond governativo decennale degli Stati Uniti è a 3,60%, circa dieci punti base in meno del giorno prima. Il Treasury depurato dall’inflazione (tasso reale) è sceso sui minimi da settembre a 1,25%. Tra luglio ed agosto il rendimento reale era salito di circa cento punti base, a inizio anno il tasso reale era intorno a -50 punti base. Tassi su questi livelli sono, “una sorgente d'acqua fresca e cristallina in quello che è stato per troppo tempo un deserto invivibile. Senza dubbio, un domani ripenseremo stupiti a quel periodo in cui i tre quarti circa dei titoli di Stato emessi dai Paesi più ricchi pagavano rendimenti nominali negativi”, si legge nella nota di Pictet Asset Management che consiglia di accumulare obbligazioni. Il chief investment officer, Raymond Sagayam spinge soprattutto i governativi statunitensi oltre i cinque anni di scadenza, perché a suo avviso, i mercati, “stanno già scontando il raggiungimento di un picco critico prossimo al 5% sui Fed fund durante la prima metà del 2023, seguito poco dopo da un ritorno all'allentamento monetario”. Questa visione, forse un po’ troppo ottimistica, potrebbe rivelarsi sbagliata, soprattutto se il mercato del lavoro dovessi restare tirato, ma questo, secondo Sagayam, avrà un impatto solo sulla velocità della discesa dell’inflazione, la stretta monetaria ha comunque fatto il suo corso.

TITOLI

Tim ha dichiarato ieri sera di essere aperta al confronto con il governo sul tema della rete, intanto va avanti sulla valutazione di alternative. La presa di posizione è arrivata dopo le parole del sottosegretario alla presidenza Alessio Butti. Il Cda ha cooptato nel board Giulio Gallazzi in sostituzione del numero uno di Renault Luca de Meo, dimessosi a settembre, hanno detto due fonti vicine alla situazione.

Eni è in colloqui preliminari per l'acquisto di Neptune Energy, produttore norvegese di gas e petrolio, per una cifra di circa 5-6 miliardi di dollari, ha detto una fonte a conoscenza del dossier specificando che non è stata ancora presentata alcuna offerta formale. La controllata per le energie rinnovabili Plenitude dovrebbe annunciare nei prossimi giorni un accordo per l'acquisto di Plt Energia, hanno riferito due fonti vicine alla situazione.

Juventus non ha bisogno di una nuova iniezione di capitale, ha detto l'AD di Exor John Elkann. Il club ritiene che le contestazioni della Procura sui suoi bilanci siano infondate e, nella convinzione di avere operato sempre correttamente, intende fa valere in tutte le sedi le proprie ragioni.

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