La guerra incolla gli utenti agli schermi. Per Meta pubblicità in crescita

La guerra incolla gli utenti agli schermi. Per Meta pubblicità in crescita

In tutto il mondo aumenta il coinvolgimento del pubblico verso Meta, Twitter e Alphabet di una percentuale compresa fra il 3 e il 5 per cento.

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Facebook cancella falsi account in Russia e Ucraina usati per propaganda.

Il conflitto in Ucraina ha ricadute sull’attività di Meta, e non per forza negative. La società di Mark Zuckerberg ha annunciato stamattina di avere individuato e cancellato 40 falsi account di Facebook con base in Russia e Ucraina colpevoli di comportamenti inappropriati. In tempi di guerra l’aggettivo “inappropriato” è un po’ eufemistico, ma fa capire che per la più grande piattaforma di social media (3 miliardi di utenti) è iniziata una sfida importante per evitare di venire strumentalizzata dai giochi della propaganda.

Intanto pare che le autorità di Mosca stiano agendo per bloccare gli accessi in Russia a Facebook e Twitter. Twitter, in particolare, è lo strumento più usato per comunicare dal presidente ucraino Zelensky e secondo il Sole 24 Ore la maggior parte dei russi che intende usare ancora il social è costretto a farlo utilizzando una Vpn. Lo stesso sta succedendo con Facebook, fortemente limitato perché accusato di controllare ed etichettare i contenuti provenienti dagli organi di informazione statali russi. Va detto che Facebook in Russia non conta moltissimi utenti, dato che i russi gli preferiscono il locale VKontakte, fortemente controllato dal governo.

LE PIATTAFORME PIU’ USATE IN RUSSIA IN OTTOBRE 2021

(Numero dei post pubblicati in milioni – Fonte: Statista)

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In tutto il mondo la guerra in Ucraina sta facendo aumentare il coinvolgimento del pubblico verso Meta, Twitter e Alphabet di una percentuale compresa fra il 3 e il 5 per cento. Lo afferma Trip Chowdhry, un analista di Global Equities Research: a suo giudizio YouTube ha avuto il più forte aumento di coinvolgimento legato all'Ucraina, seguito da Facebook, Instagram e Twitter.

Con maggior seguito da parte del pubblico, sottolinea l’analista, è prevedibile che per le tre società ci sarà un aumento dei ricavi da pubblicità. Global Equities Research non è il solo broker ad essere rialzista su Meta, Alphabet e Twitter. Wall Street è particolarmente ottimista su Meta, che ha subito la più drastica caduta di capitalizzazione di mercato su scala storica all'inizio di questo mese, quando le azioni sono crollate del 26% in un giorno (il 2 febbraio) dopo la diffusione di risultati deludenti.

Oggi Meta è sottovalutata del 40% rispetto alle società comparabili.

Alla quotazione attuale di 210 dollari, oggi la market cap di Meta è 573 miliardi di dollari, pari a 16,9 volte gli utili previsti per il 2022: questo multiplo P/E è a sconto di circa il 40% sul P/E medio delle società paragonabili a Meta. Global Equities Research ha una raccomandazione Buy e un target price di 350 dollari. Il consensus dei 53 analisti censiti da Market Screener registra ben 40 raccomandazioni di acquisto e una media dei target price di 335 dollari, il che vuole dire che si aspettano che il titolo guadagni nei prossimi 12 mesi il 59%.

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