La magia di Musk: così ha fatto salire l’utile di Tesla

Un’analisi dei sorprendenti dati del terzo trimestre. I profitti sono cresciuti grazie al calo dei costi di produzione, ma grazie anche al forte contributo dei crediti per emissioni (739 milioni di dollari) venduti alle altre Case automobilistiche. Margine positivo per il Cybertruck.
Indice dei contenuti
- 1. L’utile del terzo trimestre è salito del 17%, ricavi +7%
- 2. Balzo dei ricavi della divisione Energy generation
- 3. In un anno il costo di ogni vettura è sceso di 2.000 dollari
- 4. L’arte di contabilizzare il software e la vendita dei diritti ad inquinare
- 5. Il margine operativo è salito al 10,8%
- 6. Musk: nel 2025 vendite in crescita fra il 20% e il 30%
- 7. Gli analisti: la media dei target price è 210,8 dollari
L’utile del terzo trimestre è salito del 17%, ricavi +7%
Ci sono le sparate di Elon Musk, e ci sono i numeri. Questa volta i dati del terzo trimestre di Tesla sono molto più impressionanti di qualsiasi affermazione del funambolico fondatore e Ceo. La sorpresa di risultati così migliori delle previsioni è alla base del balzo del titolo, che mercoledì sera nell’Afterhours è salito del 12% a 239,5 dollari, dopo avere terminato la seduta ufficiale a 213,6 dollari (-1,9% sul giorno prima).
Nel trimestre luglio-settembre Tesla ha realizzato un utile netto di 2,17 miliardi di dollari, in crescita del 17,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di ricavi cresciuti solo del 7% a 25,1 miliardi di dollari. Il dato dei ricavi è leggermente inferiore alle stime degli analisti (25,3 miliardi), mentre l’utile ha superato ogni previsione (il consesnsus indicava 1,7 miliardi).
L’utile per azione rettificato (Eps adjusted) è cresciuto del 9% a 0,72 dollari, contro una stima media di 0,58 dollari.
Balzo dei ricavi della divisione Energy generation
In un anno il costo di ogni vettura è sceso di 2.000 dollari
Come ha fatto Tesla a superare così brillantemente le previsioni di Wall Street sui margini di profitto?
Sicuramente sarà stata d’aiuto la leva operativa, ovvero il fatto che Tesla ha prodotto più auto nella stessa base di produzione, il che contribuisce a creare efficienza. Tesla ha anche ridotto i costi nel trimestre. “Il nostro costo dei beni venduti per veicolo è sceso al livello più basso di sempre, circa 35.100 dollari”, si legge nel comunicato stampa di Tesla. Si tratta di una riduzione di circa 2.000 dollari per vettura rispetto all'anno precedente.
Anche il discusso Cybertruck ha fatto la sua parte. Tesla ha dichiarato che il suo pick-up ha prodotto profitti lordi positivi per la prima volta nel terzo trimestre. Tesla non fornisce uno spaccato delle vendite modello per modello, ma secondo la società di ricerca Kelly Blue Book nel periodo fra luglio e settembre sono stati venduti 16.000 Cybertruck.
L’arte di contabilizzare il software e la vendita dei diritti ad inquinare
Secondo Barron’s, anche il modo di contabilizzare i ricavi ha contribuito alla crescita dell’utile. Tesla registra una passività per ricavi differiti per alcuni dei suoi aggiornamenti software. È simile a quello che fanno le aziende di software. Una parte dei ricavi viene accantonata per tenere conto degli aggiornamenti futuri che sono inclusi nel prezzo di acquisto. Tesla è stata in grado di contabilizzare alcuni di questi ricavi differiti con il rilascio della funzione Smart Summon e il lancio della guida autonoma sui Cybertrucks.
Infine, un grosso contributo all’utile è venuto dalla vendita dei crediti per emissioni (diritti di inquinamento). Tesla ha realizzato nel trimestre 739 milioni di dollari con la vendita dei crediti ottenuti per aver prodotto più della sua quota di auto a emissioni zero. Si tratta del secondo miglior trimestre di sempre per le vendite di crediti, dopo gli 890 milioni di dollari registrati nel secondo trimestre del 2024.
Le vendite di crediti di Tesla dovrebbero continuare. Gli standard globali sulle emissioni si stanno inasprendo, aumentando il valore della produzione di auto a emissioni zero.
Il margine operativo è salito al 10,8%
Tutto ciò ha contribuito a compensare il calo dei prezzi di vendita delle auto. Nel terzo trimestre Tesla ha realizzato circa 41.600 dollari per veicolo venduto, con un calo di circa 1.100 dollari rispetto al secondo trimestre e di circa 2.200 dollari su base annua.
Fra gli applausi dell’analista Dan Ives, il margine operativo del terzo trimestre è salito al 10,8%, vale a dire 4,5 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente e 3,2 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Ives conferma la raccomandazione Buy e il target price di 300 dollari.
IL MARGINE OPERATIVO DI TESLA
Il rialzo delle azioni scattato dopo la diffusione dei dati è supportato anche dalle indicazioni sui mesi futuri. Tesla prevede di chiudere il 2024 con una leggera crescita del numero di veicoli venduti rispetto al 2023. Visto il cattivo andamento del mercato nella prima metà dell’anno, per raggiungere questo risultato Tesla dovrà vendere nel quarto trimestre almeno 515.000 veicoli, un record e meglio dei 490.000 veicoli attualmente previsti da Wall Street.
Musk: nel 2025 vendite in crescita fra il 20% e il 30%
Tesla ha anche dichiarato nella prima metà del 2025 lancerà sul mercato un veicolo a prezzo più basso dei suoi attuali modelli. I tempi sono più brevi di quanto immaginato dagli investitori.
Finiti i numeri, si entra nel campo delle dichiarazioni programmatiche di Musk, che negli anni ha dimostrato di non essere affidabile. L’imprenditore ha detto che le vendite di EV dovrebbero salire l’anno prossimo fra il 20% e il 30%
Sul tema che più incuriosisce analisti e investitori, quello dei tempi di realizzazione di un sistema di guida completamente autonomo e dell’avvio di un servizio di Robo-taxi, Musk ha detto che nel secondo trimestre del 2025 il Full Self Drive System (FSD) diventerà più sicuro di una guida umana e che entro la fine dell’anno verrà lanciato un servizio di trasporti senza guidatore in Texas e in California.
Gli analisti: la media dei target price è 210,8 dollari
Fra gli analisti, Ben Kallo, analista di Baird, prevede che nel quarto trimestre dell’anno prossimo Tesla venderà 25.000 veicoli del nuovo modello a prezzo ridotto. La sua raccomandazione è Buy con target price a 280 dollari.
Dubbioso, William Stein, analista di Truist, osserva che le indicazioni di Tesla implicano circa 515.000 veicoli venduti negli ultimi tre mesi del 2024. Invece, il consensus degli analisti oggi prevede circa 490.000 veicoli venduti. La raccomandazione di Stein sulle azioni Tesla è Hold (tenere in portafoglio) con un target price di 236 dollari.
Garrett Nelson, analista di CFRA, definisce la valutazione attuale di Tesla “equa” e ha una raccomandazione Hold. Il suo obiettivo di prezzo per le azioni è di 225 dollari.
Dall’inizio dell’anno le azioni Tesla sono scese del 14%, contro il +22% del Nasdaq. Dei 48 analisti che coprono il titolo, 18 raccomandano di comprare le azioni e 18 hanno un giudizio neutrale. La media dei target price è 210,8 dollari.
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