La sterlina prosegue il calo mentre la debole economia apre la porta alla riduzione dei tassi di interesse

La valuta britannica resta debole dopo i dati macroeconomici e le dichiarazioni ‘dovish’ del board della Bank of England
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Sterlina ancora debole dopo i dati sull’economia
La sterlina non riesce a mantenere quota 1,30 nei confronti sia del dollaro che dell’euro, aumentando così il calo iniziato con l’avvio del 2020.
La settimana si è aperta con la pubblicazione di una serie di dati macroeconomici relativi alla Gran Bretagna che hanno evidenziato la difficoltà della sua economia, attirando ancora le vendite sul pound.
Il Prodotto Interno Lordo britannico ha visto un calo dello 0,3% nel mese di novembre, mentre su base annuale la crescita è risultata dello 0,6%, in calo rispetto al precedente 1%.
Deboli anche i dati relativi alla produzione industriale e a quella manifatturiera, scese rispettivamente dell’1,2% e dell’1,7%, invertendo così il precedente trend positivo.
Le possibili mosse della Banca d’Inghilterra
Il debole stato dell’economia britannica potrebbe spingere la Bank of England a politiche più ‘dovish’ già nel corso del prossimo meeting.
“Se un taglio potrà arrivare, sarà già alla prossima riunione del 30 gennaio, l’ultima che sarà presieduta da Carney”, prevedono da Intesa Sanpaolo.
D’altronde, diversi segnali di una politica più espansiva da parte della Banca d’Inghilterra erano già arrivati nelle settimane scorse, attirando le vendite sulla sterlina anche prima dei dati economici di oggi.
Aumenta, infatti, il numero dei componenti del consiglio dell’istituto centrale britannico favorevole alla riduzione del costo del denaro per contrastare la debolezza dell’economia oltremanica.
Gli ultimi segnali in questo senso erano arrivati da Gertjan Vlieghe, il quale aveva annunciato al Financial Times il suo possibile voto a favore di un taglio dei tassi nel mese di gennaio.
"Non vedo imminenti e significativi miglioramenti per quanto riguarda i dati macroeconomici del Regno Unito, tali da giustificare l'atteggiamento attendista", erano le parole di Vlieghe, aggiungendosi ad un altro membro del board, Silvana Tenreyro, anche questa sulla stessa linea.
"Se i dati dimostrano che la debolezza dell'economia potrebbe persistere, le considerazioni sulla gestione del rischio favorirebbero una risposta relativamente rapida", aveva dichiarato lo stesso governatore della BoE, Mark Carney, spalancando così la porta al taglio dei tassi.
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