La trimestrale di Eni sorprende nonostante il contesto “incerto”

La trimestrale di Eni sorprende nonostante il contesto “incerto”

A seguito di risultati definiti “solidi” dall’ad Descalzi, il gruppo ha confermato l’outlook 2022 e annunciato l’anticipo del dividendo sul 2022, mentre la quotazione di Plenitude resta nei piani della società.

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Eni supera le previsioni

Diffusi questa mattina i numeri del secondo trimestre 2022 di Eni, risultati migliori delle attese degli analisti.

Il periodo si è chiuso con un Ebit adjusted di 5,84 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto ai tre mesi precedenti e del 185% se paragonato allo stesso periodo del 2021, oltre che superiori ai 5,24 miliardi previsti dal consensus.

Sul risultato ha inciso il favorevole andamento dello scenario prezzi delle materie prime, i robusti margini di raffinazione e la costante attenzione al controllo dei costi e alla performance operativa dei business.

Migliore delle previsioni anche l’utile netto adjusted, arrivato a 3,81 rispetto alle attese di 3,27 miliardi, in miglioramento di 2,9 miliardi rispetto al secondo trimestre 2021 a seguito del robusto utile operativo e della positiva performance delle partecipazioni valutate all’equity e della riduzione del tax rate.

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Dividendo

Nella nota diffusa questa mattina la società ha annunciato anche la distribuzione agli azionisti della prima delle quattro tranche del dividendo 2023 e relativo all’esercizio 2022, pari a 0,22 euro per azione, rispetto ad un complessivo 0,88 euro, così come annunciato lo scorso 18 marzo 2022 nel corso del Capital Markets Day.

L’anticipo di dividendo, comunicano da Eni, verrà staccato lunedì 19 settembre 2022 e messa in pagamento il successivo giorno 21.

Nonostante “un contesto di incertezza e volatilità dei mercati”, spiegava l’ad di Eni, Claudio Descalzi, “i solidi risultati conseguiti consentono di migliorare la remunerazione degli azionisti”, permettendo anche “l’aumento del programma 2022 di acquisto di azioni proprie a 2,4 miliardi”.

Outlook confermato

La produzione di idrocarburi pari a 1,67 milioni di boe al giorno resta in linea con la guidance precedente, mentre si stimano circa 700 milioni di boe di nuove risorse esplorative nel corso di quest’anno, in aumento rispetto al precedente target di 600 milioni di boe.

La società ha confermato la guidance di utile operativo adjusted per la divisione gas (GGP) ad almeno 12, miliardi di euro, così come l’Ebitda della divisione Plenitude & Power a 0,6 miliardi.

L’Ebit adjusted del Downstream è visto in rialzo tra 1,8 e 2 miliardi rispetto alle precedenti attese di Ebit solo positivo.

Revisione a 20 miliardi per il Cash flow adjusted prima del capitale d’esercizio al costo di rimpiazzo, mentre i Capex organici sono stati rivisti a 8,3 miliardi a seguito della nuova assunzione di cambio EUR/USD, in linea con la guidance originaria di 7,7 miliardi a cambi costanti.

La view di WebSim

Dalla trimestrale vengono fuori un “set di news positive e superiori alle stime”, spiegano da WebSim. In particolare, dalla sim evidenziano il miglioramento della guidance 2022 e il buyback 2022 alzato a 2,4 miliardi.

Pertanto, da WebSim confermano la raccomandazione ‘interessante’ sul titolo Eni, con un target price a 16 euro.

Conferma IPO Plenitude e andamento in borsa

Descalzi, inoltre, ha confermato i piani di quotazione in borsa per Plenitude: se “l’IPO è stata rimandata”, “rimane nei nostri piani”.

Il programma di espansione della capacità di generazione da fonti rinnovabili, Plenitude, “prosegue verso l’obiettivo di superare i 2 GW entro la fine dell’anno”, aggiungeva Descalzi.

A Piazza Affari, infine, le azioni Eni partono subito in positivo nella seduta di oggi, con una crescita superiore al 2% e un massimo toccato a 11,37 euro dopo pochi minuti di contrattazioni.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: ENI.MI
Isin: IT0003132476
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