Le banche USA si scambiano i depositi per evitare il peggio


First Republic Bank riceverà trenta miliardi di dollari di liquidità da undici banche private: dietro all’operazione ci sarebbe il Tesoro e la Federal Reserve. Le indiscrezioni hanno messo le ali ieri a Wall Street, il Nasdaq è salito del 2,5%. Stamattina in Asia Pacifico, l’Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,3%.


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Sui mercati è tornata la calma, ma soprattutto la liquidità, dispensata senza limiti dalle banche centrali negli ultimi giorni. Gli effetti si sono visti bene ieri a Wall Street. L’S&P500 ha guadagnato l’1,8%, il Nasdaq il 2,5%. L’indice dei tech, il più sensibile alle fluttuazioni dei tassi e della liquidità, ai prezzi di ieri chiude la settimana con un rialzo del 3,4%, contro il -0,1% del Dow Jones.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in positivo, il future del Dax di Francoforte sale dello 0,3%, ieri l’indice della borsa tedesca ha guadagnato l’1,6%.

LIQUIDITA’

I recenti movimenti delle azioni, oltre che delle obbligazioni, sono stati guidati dalla liquidità: IlSole24Ore stamattina li ricostruisce. Negli ultimi quattro giorni le banche americane, attraverso la riduzione delle le operazioni cosiddette di Reverse repo, hanno preso 163 miliardi di dollari dalla Federal Reserve.

Inoltre, le stesse hanno attinto per 12 miliardi dalla nuova linea di credito d’emergenza. Mettendo insieme tutto, si arriva ad un’iniezione di 300 miliardi di dollari nel sistema bancario e finanziario Usa da parte della banca centrale. Ma a questa cifra vanno aggiunti duecento miliardi, quelli del conto del Tesoro. Il tutto solo per quel che riguarda gli Stati Uniti, senza considerare i cinquanta miliardi di franchi svizzeri forniti a Credit Suisse.

I rubinetti resteranno aperti. JP Morgan calcola che la grana SVB costringerà la Federal Reserve ad erogare 2.000 miliardi di dollari da qui a fine anno, un’immissione che spingerà di nuovo il suo bilancio, sceso leggermente per l’avvio del programma di riduzione degli acquisti di bond, di nuovo su livelli record, intorno ai diecimila miliardi di dollari.

SALVATAGGI

Anche First Republic Bank è stata messa in condizioni di non rappresentare più un problema. Una cordata di banche private guidata da JP Morgan sarebbe pronta a muoversi in soccorso: undici istituti di credito degli Stati Uniti, tra cui Morgan Stanley, Goldman Sachs, US Bancorp, PNC Financial e Truist, trasferiranno temporaneamente una parte dei loro depositi presso la banca californiana con sede a San Francisco. Complessivamente, la liquidità parcheggiata per almeno centoventi giorni, sarà pari a trenta miliardi di dollari.

MACROVARIABILI

I rendimenti delle obbligazioni sono tornati su, il decennale degli Stati Uniti è stamattina a 3,55%. E’ stata un’altra giornata di scambi vorticosi per il biennale, il cui rendimento è salito di quindici punti base.
Lo spavento ha messo le ali all’oro, che ai prezzi di stamattina chiuderebbe la settimana con un rialzo di oltre il 3%. Bilancio settimanale molto negativo per il petrolio, il calo è intorno al 9%.
Prosegue la corsa del bitcoin.

TITOLI

Enel ha chiuso il 2022 con un utile netto di 5,4 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto al 2021 ma sopra la guidance di 5,0-5,3 miliardi indicata dal gruppo. Nel corso della conference call con gli analisti l'AD ha confermato la guidance sul 2023 e ha detto si aspetta di annunciare la cessione degli asset in Argentina entro l’estate.

Eni. Cda ha deliberato di sottoporre all'assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un periodo fino alla fine di aprile 2024. Il nuovo programma di buyback ha un valore di 2,2 miliardi, che potrà essere incrementato fino a un massimo complessivo di 3,5 miliardi. Deliberato da parte del board anche la quarta tranche del dividendo 2022 di 0,22 euro per azione.

A2A ha formalizzato un'offerta non vincolante per entrare nel capitale sociale dell'utility di Alba Egea con una partecipazione di maggioranza assoluta (50,1%) attraverso un'operazione di aumento di capitale.

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