Le nuove strategie di Leonardo e il futuro di Oto Melara e Wass


Giovedì il big della difesa Leonardo ha firmato un accordo con la Slovenia per la fornitura di un velivolo C-27J Spartan. Nel frattempo, prosegue l'interesse del colosso Rheinmetall per l'acquisizione di due controllate del gruppo italiano, Oto Melara e Wess. Gli analisti premiano Leonardo, raccomandando il Buy sul titolo. C'è l'accordo tra Governo e M5s sull'aumento della spesa militare.


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Leonardo vola in alto

Continua la crescita in Borsa di Leonardo. Giovedì il gruppo, con il ministro della Difesa sloveno Matej Tonin, ha firmato un contratto per la fornitura di un velivolo C-27 Spartan, di attrezzature aggiuntive nel campo aero-medico e di servizi di addestramento e supporto logistico per due anni. Il contratto conferma quanto accordato lo scorso novembre tra i governi italiano e sloveno (G2G) sul rafforzamento della collaborazione bilaterale.

Gli analisti mettono in evidenzia la notizia in merito alla consegna del terzo e quarto Eurofighter Typhoon (aeroplano militare) al Kuwait, con Leonardo che gioca un ruolo importante nel programma di forniture al Kuwait per l'Eurofighter.

La questione Oto Melara e Wass

Da diversi mesi si parla di un piano delineato da Leonardo sulla cessione di due sue controllate, la ex Oto Melara di La Spezia e la Wass di Livorno (facenti ora parte della divisione "Sistemi di Difesa"), per permettere al gruppo di fare cassa. La prima è un produttore di cannoni navali e mezzi blindati e corazzati, la seconda fabbrica siluri, equipaggiamenti e droni subacquei. Il colosso italiano della Difesa ha ricevuto l'interesse da società provenienti da Italia, Francia e Germania. Inizialmente è stata presentata una proposta di acquisto da parte di Fincantieri. Successivamente è sopraggiunta un'offerta da parte del consorzio franco-tedesco Knds.

La questione ha sollevato le preoccupazioni dei sindacati e dei politici di quasi tutti i partiti, per l’ipotesi che la proprietà di queste imprese finisca in mano a gruppi stranieri e ci siano ridimensionamenti dell’occupazione. Il governo, dunque, vuole mantenere la "golden power" sull'operazione e scegliere con cura il partner europeo con cui espandersi. In un terzo momento, si è parlato di un'ipotesi di acquisto da parte di un big della Difesa tedesco, Rheinmetall.

Inizialmente, Leonardo ha valutato la possibilità di una cessione al gruppo franco-tedesco Kdns, che ha proposto per le due controllate 200 milioni di euro in più rispetto all’offerta di Fincantieri, rimasta comunque al centro della trattativa. Oltre alle due soluzioni, sarebbe entrato a far parte dell'accordo anche Iveco Defense. Il piano del governo era una joint venture a tre, tra Kdns, Fincantieri e Iveco. Non ha apprezzato Rheinmetall, secondo il quale sarebbe lui il partner ideale con cui espandere la produzione di armamenti terrestri, con l'acquisizione di Oto Melara.

La strategia di Rheinmetall Italia, amministrata da Alessandro Ercolani, riguarda infatti la creazione di un nuovo consorzio armamenti terrestri che comprenda al 33% Rheinmetall, con l’obiettivo di partecipare a due programmi di due nuovi carri armati (Aifv e Mgcs).

In questo schema gioca un ruolo anche Fincantieri che dovrebbe aggiudicarsi l'ex Oto Melara, e può farlo solo con un aumento di capitale da parte di Cdp. Qualora la strategia andasse in porto, il gruppo cantieristico italiano avrebbe bisogno di un partner terrestre e cioè Rheinmetall.

Soluzione gradita da Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, ma meno da Alessandro Profumo, ad di Leonardo. Il gruppo, infatti, non vuole cedere le aziende di armamenti a Rheinmetall, perché sua concorrente nella produzione di apparati elettronici, volendosi riservare un ruolo di fornitore di elettronica alle aziende da dismettere.

Da tempo Leonardo parla della creazione di un polo industriale europeo della Difesa per poter accrescere le collaborazioni tra Italia e altri paesi. Un polo su cui Leonardo potrebbe entrare a far parte e anche in fretta, vista la guerra in Ucraina, e del quale Oto Melara e Wass potrebbero essere partner. A quel punto, anziché cedere le società, Leonardo potrebbe partecipare al progetto con una quota di minoranza fino al 15%.

Il piano di Rheinmetall

Dopo l'apertura dell'ad di Leonardo Alessandro Profumo alla tedesca Rheinmetall, la trattativa sembra essere entrata nel vivo. Recentemente il gruppo tedesco ha presentato una proposta per l'acquisizione del 49% delle due società Oto Melara e Wass con opzione per un ulteriore 2%, ma poi avrebbe rivisto la strategia.

Secondo Milano Finanza, i tedeschi avrebbero presentato a Leonardo e al governo italiano un'offerta per l'acquisizione del 15% di Oto Melara. "Potremmo trovare una cooperazione con Oto Melara, anche comprando una quota di minoranza”, ha riferito l'ad di Rheinmetall Armin Papperger, secondo cui l'obiettivo, anche con una partecipazione di minoranza, è produrre il veicolo da combattimento KF-41 Lynx, lasciando all'industria italiana la maggioranza del pacchetto.

Nel piano è prevista anche l'acquisizione dell'intera partecipazione dello stabilimento Wass. La decisione risiede nell'obiettivo di consolidare i rapporti italo-tedeschi nel settore della difesa e nel campo degli armamenti terrestri, è quanto ha riferito il ceo di Rheinmetall Italia, Alessandro Ercolani. Nell'accordo è previsto anche un coinvolgimento di Fincantieri. Ad oggi, nessuna offerta è entrata in porto, il potenzile closing è previsto nel 2H22.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che ci sia una trattativa in corso, ma sono incerti sull'esito, che dipenderà anche dalla volontà politica dei rispettivi governi.

Gli analisti premiano l'industria italiana

Sulle recenti notizie, sugli aumenti di budget alla difesa da parte di diversi stati della Nato e sulla base di una costante crescita da parte di Leonardo, gli analisti premiano il titolo.

Mediobanca conferma sul titolo il rating outperform e un target price a 11,50 euro. Gli analisti di Equita sim raccomandano il Buy con target a a 11 euro. Buy anche da Banca Akros, target price a 12 euro. Dello stesso parere Bestinver che, considerando positiva la notizia di Leonardo di disinvestire in asset non strategici, assegna il rating Buy e prezzo obiettivo tra 10 e 11 euro.

Trovato l'accordo per aumento budget Difesa

Dall'inizio dell'anno e con lo scoppio della guerra, Leonardo ha beneficiato molto delle notizie positive messe in campo dal governo per il settore della Difesa, soprattutto con la corsa al riarmo dei paesi europei e non solo.

In Italia, riguardo il tema del budget messo a disposizione per la difesa, sembrano essersi placati gli animi tra M5s, contrario all'aumento delle spese militari, e governo, favorevole all'incremento fino al 2% del pil entro il 2024, in linea con il target Nato. Oggi si è giunto di comune accordo alla realizzazione di questo obiettivo che, però, va graduato ben oltre il 2024.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, in un discorso al Senato, ha affermato che l'adozione da parte dell'UE di un European Defense Fund rappresenta uno stimolo in più affinché l'Italia possa crescere e risultare un attore credibile anche in Europa. "Ogni singola iniziativa, aggiunge Guerini, dovrà essere ricondotta nell'ottica di un'integrazione tra politica estera e di difesa comune"

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