Leonardo, atteso per oggi il via libera all’Ipo di Drs a New York
Si tratterebbe di un ritorno alle origini per la controllata americana di Leonardo, acquisita nel 2008 da Finmeccanica e delistata poco dopo il passaggio di proprietà. Atteso per oggi il comunicato ufficiale a conferma della decisione presa al termine del Cda della capogruppo di ieri, si dovrebbe procedere a un collocamento diretto del 25 o 30% del capitale. Di questa mattina la notizia di un contratto da 150 milioni con Fincantieri nell’ambito della costruzione di 2 sottomarini.
Leonardo: ok al ritorno di Drs in Borsa
La notizia è arrivata in serata: Drs, società dell’elettronica per la Difesa in mano a Leonardo sarà quotata a Wall Street. Atteso per oggi il comunicato ufficiale a conferma della decisione presa al termine del Cda della capogruppo di ieri, con il mandato alla controllata Leonardo Us Holding di procedere con le delibere per un collocamento diretto per il 25% o il 30% delle azioni (senza ricorso a un aumento di capitale), meno di quanto ipotizzava Il Messaggero lo scorso fine settimana (si parlava di un 40% del capitale).
La valutazione della società sarebbe intorno ai 3 miliardi di euro, alla luce di una media di ricavi annui per circa 2 miliardi di dollari. Ci sono anche stime più alte, come quella di Banca Akros, per cui si arriverebbe, al cambio attuale, a 3,5 miliardi di euro. Il potenziale incasso per Leonardo oscillerebbe tra 750 milioni e un miliardo di euro.
Titolo in flessione a Piazza Affari
Nonostante il fermento intorno all’Ipo, alle 12 il titolo Leonardo cede l’1,71% a 6,68 euro in linea con una piazza finanziaria sottotono (-0,64%).
L’operazione, come anticipato, potrebbe essere annunciata oggi a valle del Cda di Leonardo US Holding. Un ritorno alle origini, per la controllata americana acquisita nel 2008 da Finmeccanica e delistata poco dopo il passaggio di proprietà.
L’alternativa alla quotazione, secondo indiscrezioni raccolte da Reuters, potrebbe essere la vendita diretta della partecipazione di minoranza a un investitore privato, ma questo solo nel caso in cui l’Ipo non raggiungesse il prezzo previsto.
Per gli analisti di Equita Sim il deal è «positivo a prescindere dal valore dell’Ipo, comunque sicuramente superiore al valore implicito nell’attuale market cap (e nella nostra valutazione pari a 6x l`Ebitda). Dallo sconto holding che potrebbe essere applicato e dalle critiche in merito al fatto che si tratti di una mossa obbligata per rafforzare la struttura finanziaria alla luce del debole FCF (Free Cash Flow) degli ultimi anni». Rating Buy e Target Price 8,8 euro confermati.
Il contratto con Fincantieri
Ed è di questa mattina l’annuncio della firma di un contratto del valore di circa 150 milioni con Fincantieri per la fornitura di equipaggiamenti per due sottomarini. Il costruttore navale si avvarrà della collaborazione di Leonardo nell’ambito del programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana. Il contratto prevede la progettazione e realizzazione di un Combat Management System di nuova generazione, che deriva dagli sviluppi in corso su “Legge Navale” (il piano di ammodernamento della Marina Militare Italiana) nell’ambito del programma.
Leonardo fornirà, inoltre, un laboratorio di simulazione e training che verrà installato presso il Centro Addestramento Sommergibili della Marina Militare Italiana a Taranto, nonché supporto logistico iniziale, incluso l’addestramento del personale e un primo set di parti di rispetto.
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