Leonardo prosegue il “percorso di crescita” e conferma la guidance
Il risultato netto del gruppo torna in positivo nel primo trimestre dell’anno grazie alla crescita dei ricavi ottenuta dalla performance degli elicotteri e della divisione velivoli.
La trimestrale
Inizio di 2022 positivo per Leonardo, caratterizzato da un ritorno all’utile per la ex Finmeccanica. In particolare, i primi tre mesi dell’anno si sono chiusi con un risultato netto di 74 milioni di euro rispetto alla perdita di 2 milioni relativa allo stesso periodo del 2021.
In aumento anche i ricavi (+8%), saliti a 3.006 milioni di euro grazie “alla performance degli elicotteri e dai maggiori volumi di produzione della divisione velivoli”, spiegava la nota diffusa ieri dalla società a mercati chiusi.
Importante balzo sia per l’Ebita (+39%) a 132 milioni, sia per l’Ebit (+36%) a 123 milioni, mentre il free operating cash flow (Focf) è risultato negativo di circa un miliardo, pur migliorando (24%) rispetto al primo trimestre dell’anno scorso.
Gli ordini salgono a 3.789 milioni di euro grazie al +10,8% del portafoglio, attestatosi a 36.278 milioni che “assicura una copertura in termini di produzione leggermente superiore a 2,5 anni”.
Il sentiero di crescita
I risultati mostrano come Leonardo sia “di nuovo su un sentiero di crescita”, dichiara l’amministratore delegato del gruppo e della difesa e dell’aerospazio, Alessandro Profumo, nel corso della call con gli analisti per la presentazione della trimestrale.
Nei primi tre mesi dell’anno “siamo partiti bene, nonostante il primo trimestre sia quello che normalmente offre il contributo più piccolo ai risultati dell'anno, abbiamo ottenuto risultati molto buoni”, aggiungeva il manager.
Accoglienza positiva dei numeri di Leonardo anche a Piazza Affari, dove il titolo del gruppo resta tra i pochi del Ftse Mib (-0,70%) in positivo dopo circa un’ora di contrattazioni, con le azioni che guadagnano oltre il 3%, superando quota 10 euro.
Guidance confermata
Il 2022 di Leonardo ha visto “il business difesa/governativo confermare un buon livello di ordini, con ricavi e redditività in crescita e un flusso di cassa in miglioramento”, sottolinea Profumo.
“Siamo ben posizionati nei programmi di cooperazione europea e in quei mercati in cui si prevede l’incremento della spesa per la difesa”, spiegava il manager, aggiungendo che alla luce di queste considerazioni la società conferma “le prospettive e la guidance 2022”, con ricavi previsti a 14,5-15 miliardi e una redditività in aumento con un Ebita compreso tra 1.180-1.220 milioni a fine esercizio.
Impatto dal conflitto
Interrogato sulle conseguenze del conflitto in Ucraina, Profumo ha indicato la situazione come possibile fonte di “opportunità”, anche se per la società “l’impatto andrà oltre quest’anno, nel medio-lungo termine”.
Se per ora è “troppo presto per valutare l’impatto della guerra sul settore e sul gruppo”, nel “2023 si dovrebbe fare chiarezza sull’allocazione delle risorse per la difesa nei vari paesi”.
Interpellato sulla decisione dell’Italia di portare al 2% del Pil la spesa per la difesa entro il 2028, Profumo spiegava che “è importante quindi capire la distribuzione delle risorse e poi i programmi nei quali saranno allocate”, visto anche che “l’Italia è relativamente piccola per noi in termini di fatturato, vale il 17%”.
Contratto per la cyber security
Intanto, Leonardo ha comunicato di essersi aggiudicata il contratto per la cyber security dell’agenzia europea eu-LISA che, tra le altre cose, gestisce i sistemi informatici essenziali per l'implementazione delle politiche di asilo, gestione delle frontiere e migrazione dell’Unione europea.
Nella nota diffusa questa mattina, si spiegava che in partnership con CRI Group (gruppo Vass) Leonardo garantirà la sicurezza informatica delle infrastrutture IT e delle sedi di eu-LISA.
Della durata di 5 anni, il contratto prevede servizi di cyber security integrati erogati da specialisti del gruppo a protezione di tutte le sedi di eur-LISA, in particolare a Tallin (Estonia), Strasburgo (Francia), in Austria e nell’ufficio di collegamento di Bruxelles.
S&P positiva su Leonardo
Ieri l’agenzia S&P Global Ratings aveva confermato il rating di Leonardo a BB+/B e rivisto al rialzo l’outlook, portandolo a positivo, decisione definita “molto importante” da Profumo.
Dopo un 2020 difficile con una pandemia che ha pesato sulla redditività e sul credito del gruppo, le metriche del credito di Leonardo “hanno iniziato a riprendersi lentamente, sostenute dalle sue attività di difesa e governative”, spiegano dall’agenzia di rating, prevedendo un rafforzamento sostenibile del bilancio della società “grazie all'impegno del management a ridurre la leva finanziaria e migliorare l'assorbimento del capitale circolante”.
Rafforzamento che porterà il business delle aerostrutture a raggiungere il pareggio nel 2025, pertanto “continuerà a drenare liquidità per i prossimi due o tre anni”, spiegano da S&P, prevedendo che “nel 2022-2023 questa attività ridurrà i margini di 150 punti base (pb) a 200 pb”.
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