Lyft e l’errore di battitura che ha fatto balzare il titolo del 60%


Un’indicazione sbagliata sulle previsioni della società per l’anno in corso ha provocato un aumento improvviso delle quotazioni del titolo, poi ridotte a seguito dell’intervento del management.


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Il balzo di Lyft

'Fat finger error’ (errore del dito grasso) per Lyft, modo di dire utilizzato nella finanza quando per sbaglio un operatore inserisce in un acquisto o vendita una cifra scorretta appunto digitando con il dito due tasti o il suo vicino, oppure è il management della società che in un comunicato, sempre sulla tastiera, pigia il pulsante sbagliato o lo ripete più volte. E se quel pulsante è una cifra numerica, in questo caso anche solo zero ma nel posto sbagliato, può causare non pochi danni.

Questo secondo caso è accaduto ieri a sera a Lyft, società statunitense attiva nel settore dei trasporti, che ieri ha diffuso i dati trimestrali indicando un valore futuro eccessivo, facendo schizzare le sue azioni fino al 66% (a 20,04 dollari) nelle negoziazioni after-hour. L’intervento del management della società con una dichiarazione che chiariva l’errore ha riportato la situazione quasi alla normalità, visto che poi il titolo ha chiuso con un 16% (14,06 dollari) sopra il suo prezzo di chiusura della seduta di ieri (12,13).

L’errore

Lyft aveva indicato nella trimestrale la previsione di margine EBITDA rettificato in aumento di 500 punti base nel corso del 2024, ovvero del 5%, quando in realtà avrebbe dovuto indicare 50 punti (0,5%).

Secondo quanto comunicato da Nasdaq, circa 47,8 milioni di azioni Lyft sono passate di mano nell'after-hours, facendo superare il volume medio giornaliero del titolo di circa 13,6 milioni di titoli nelle ultime 50 sessioni di trading regolari (dati LSEG). “L'impennata ha incluso una quantità significativa di ricopertura da parte di hedge fund che sono fortemente coinvolti nello shorting di questo nome”, spiegava Adam Ballantyne, analista senior di Cambiar Investors, che detiene azioni Uber.A questo punto, secondo Jake Walker, avvocato specializzato in titoli presso Block & Leviton, l'errore potrebbe dare il via a diverse cause legali nel tentativo degli investitori di recuperare le perdite.

I risultati del trimestre

Gli utili del quarto trimestre e dell’intero anno indicano un calo delle perdite per Lyft, anche se la società di ride-hailing non è riuscita ancora a raggiungere la redditività. La perdita netta è stata di 26,3 milioni di dollari nell’ultimo periodo del 2023, in netto miglioramento rispetto ai 588 milioni di perdite netto dello stesso trimestre 2022. Nell’intero anno, le perdite nette sono scese da 1,6 miliardi del 2022 a 340,3 milioni attuali.

Per l’anno in corso, la società prevede un aumento delle prenotazioni a 3,6 miliardi di dollari nel primo trimestre, superando le aspettative degli analisti, secondo quanto riporta CNBC, e si attende nel 2024 un free cash flow positivo per la prima volta nella sua storia. Inoltre, l’utile rettificato prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento e dell'ammortamento è previsto nel trimestre compreso tra 50 e 55 milioni, superiore alle aspettative di 46,3 milioni.

Secondo la società di analisi di mercato YipitData, Lyft ha mantenuto una quota di mercato del 29% nel quarto trimestre, contrastando Uber e mantenendo i prezzi competitivi. Sebbene Uber domini il settore, gli analisti ritengono che Lyft rimarrà un secondo operatore forte.

I tagli dei costi

Il miglioramento del bilancio di Lyft è arrivato grazie alla strategia di taglio dei costi messa in atto dall’amministratore delegato David Risher, in carica da meno di un anno, e il suo piano di ristrutturazione aveva portato le azioni della società ad aumentare del 36% nel 2023.

Piano che ha portato Lyft a ridurre i costi totali del 12% nel 2023 rispetto all’anno precedente, a fronte di un'impennata del 28% delle spese nel 2022. “Le buone prospettive indicano che la società di ride-hailing potrebbe finalmente uscire dal tunnel”, prevede Jesse Cohen, analista senior di Investing.com.

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