Maire Tecnimont si accende dopo i nuovi contratti internazionali
Il gruppo ha annunciato contratti per un totale di 280 milioni di dollari dopo quello aggiudicato ieri da una sua controllata, portando così il totale dei suoi order intake a circa 3,9 miliardi di euro secondo i calcoli degli analisti.
Maire Tecnimont in luce
Maire Tecnimont ben intonata a Piazza Affari dopo l’annuncio dell’acquisizione di nuovi contratti da parte di alcune sue controllate.
Subito dopo l’apertura di seduta, le azioni della società a capo di un gruppo industriale leader in ambito internazionale nella trasformazione delle risorse naturali guadagnano il 3,5%, tra le migliori di un Ftse Mib appena sopra la parità (+0,3%), toccando così i 3,21 euro.
Resta negativo, invece, il bilancio del titolo nel corso del 2022, con una perdita del 25% rispetto ai 4,26 euro di inizio gennaio.
I contratti
I contratti annunciati questa mattina prima dell’apertura di mercato sono stati ottenuti dalle controllate KT-Kinetics Technology e Stamicarbon, per complessivi 280 milioni di dollari.
Le commesse riguardano il licensing, i servizi di ingegneria ed attività di engineering e procurement (EP), nonché di engineering, procurement e construction (EPC).
Si tratta di contratti aggiudicati da clienti internazionali, principalmente in America del Nord e America Latina, Africa ed Estremo Oriente, che si aggiungono ai circa 45 paesi dove è già presente il gruppo con circa 50 società operative.
Tra questi, da Maire Tecnimont sottolineano quello ottenuto da Stamicarbon, società di innovazione e licensing del gruppo, selezionata come licensor per un importante progetto di urea in Cina.
In particolare, la capacità dell’impianto pari a 3.791 tonnellate al giorno lo rende il più grande mai licenziato da Stamicarbon in Cina.
“Questi nuovi contratti a valore aggiunto e a più alto margine consolidano ulteriormente la posizione del nostro gruppo sul mercato globale della trasformazione delle risorse naturali e sono un’ulteriore prova della resilienza del nostro modello di business technology-driven, facendo leva sulle competenze distintive delle nostre controllate”, dichiarava nella nota Alessandro Bernini, Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont.
Il progetto petrolchimico
Solo ieri il gruppo aveva annunciato un altro contratto, di tipo EPC (Engineering, Procurement eConstruction) su base Lump Sum, relativo alla realizzazione di un progetto petrolchimico e aggiudicato dalla controllata Tecnimont.
Il contratto ha un valore di circa 1,3 miliardi di dollari e prevede la realizzazione dell’impianto petrolchimico e delle relative utility e infrastrutture associate.
Lo scopo del lavoro prevede i servizi di ingegneria, la fornitura di equipment e materiali, il montaggio e le attività di costruzione, fino alla mechanical completion nel 2026.
Notizie positive
Nonostante l’assenza di dettagli per il progetto relativo alla realizzazione dell’impianto petrolchimico, le notizie arrivate tra ieri e oggi sono “positive” per il titolo Maire Tecnimont secondo gli analisti di WebSim.
A seguito dei nuovi contratti acquisiti, gli analisti della sim calcolano un order intake della società da inizio anno pari a “circa 3,9 miliardi di euro (1,6 miliardi nei primi 9 mesi del 2022 e 2,3 miliardi nel quarto trimestre 2022 ad oggi)”.
“Le attese di un newsflow positivo dal punto di vista commerciale per fine anno erano state anticipate dalla società in occasione dei risultati del terzo trimestre 2022 a novembre, quando Maire ha guidato per un rapporto book-to-bill 2022 visto >1, con ordini impliciti nel quarto trimestre 2022 superiori a 1,9 miliardi di euro”, ricordano da WebSim.
Pertanto, sul titolo Maire Tecnimont mantengono la raccomandazione ‘neutral’, con target price a 3 euro.
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