Mercati più calmi, ma la volatilità nascosta può ancora sorprendere

29/04/2025 12:00

Dopo la guerra dei dazi, i mercati sembrano essersi calmati, ma sotto la superficie la volatilità rimane latente. Con l'S&P 500 in lieve ripresa e il dollaro meno nervoso, gli investitori si trovano sospesi tra attese sui dati macro e rischi di nuove turbolenze. Basterà una delusione, anche lieve, per rimettere alla prova la fragile stabilità?

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


La calma dei mercati è solo apparente

Dopo la tempesta dei dazi, i mercati azionari si sono visibilmente calmati. L'S&P 500, che durante l'apice della crisi tariffaria aveva registrato oscillazioni giornaliere superiori al 5% per sei sedute consecutive, ora mostra segnali di stabilizzazione. Tuttavia, la volatilità reale, quella che si manifesta durante le contrattazioni intraday, continua a essere sottovalutata dalle metriche tradizionali basate sui prezzi di chiusura.

La volatilità realizzata su 10 giorni, calcolata sull'S&P 500, è in netto calo, pur restando vicina ai livelli osservati durante la correzione di mercato dello scorso agosto. L’attenuarsi dei toni più aggressivi sulla questione dazi potrebbe aver indotto un atteggiamento attendista tra gli operatori, in vista di eventi macroeconomici cruciali e della fine del mese.

In questo contesto, i trader sistematici potrebbero mantenere attività regolari, mentre altri restano prudenti, anche a causa delle recenti incertezze sul fronte del commercio internazionale.

Non solo l'azionario in equilibrio precario

Non solo sull’equity: anche la volatilità di breve periodo sul dollaro, sia rispetto all’euro (euro/dollaro) sia su indici più ampi come il Bloomberg Dollar Spot Index, è crollata dalla metà del mese. Tuttavia, la direzione dei mercati resta fragile. Se per gran parte del mese il rischio sembrava quello di "aver bisogno di buone notizie per salire", ora il sentiment sembra evolvere verso "bastano cattive notizie per evitare di scendere".

A confermare il nervosismo latente, l'S&P 500 non è riuscito a reagire positivamente nemmeno alla notizia di un possibile ammorbidimento dei dazi sull’automotive, nonostante l'annuncio di General Motors che ha ritirato la guidance a causa dell'impatto "significativo" dei dazi.

I prossimi dati macro attesi forniranno ulteriori indizi sulle prime conseguenze delle misure tariffarie e sulle condizioni interne dell’economia americana. Nonostante le aspettative non brillanti, l'indice S&P 500 si trova su una striscia positiva di cinque sedute, la più lunga da novembre: un dato che alza il rischio che anche notizie appena sotto le attese possano innescare delusioni e nuove turbolenze.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it