Microsoft: “da coronavirus impatto negativo maggiore del previsto”

Anche Microsoft ha lanciato l’allarme per le conseguenze del coronavirus, annunciando che potrebbe non rispettare le stime sul fatturato
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Microsoft lancia l’allarme
Dopo Apple, ancora un’altra grande società tecnologica statunitense potrebbe avere un impatto negativo sulla sua attività. Microsoft, infatti, ha lanciato un warming rivedendo al ribasso le sue stime sui ricavi per il trimestre in corso, affermando che sono a rischio gli obiettivi fissati dalla società.
Il coronavirus, infatti, sta avendo “un impatto negativo maggiore di quanto previsto in precedenza” sull’attività di Microsoft. Il 26 gennaio scorso, la società di Bill Gates aveva stimato tra i 10,75 e 11,15 miliardi di ricavi per i primi tre mesi del 2020, indicando una “forbice più ampia del normale per riflettere l’incertezza collegata alla situazione sanitaria in Cina”.
“Anche se assistiamo a una forte domanda di Windows in linea con le nostre aspettative”, si legge nella nota diffusa dalla società, “la catena di approvvigionamento sta tornando alle normali operazioni a un ritmo più lento di quanto precedentemente previsto”. Pertanto, conclude Microsoft, “non ci aspettiamo di soddisfare le nostre previsioni” per il trimestre in corso.
La notizia del profit warming ha attirato le vendite sul titolo Microsoft, chiudendo l’After Hours americano con un calo del 2,13% e facendo presagire una seduta difficile a Wall Street nella giornata di oggi.
Il coronavirus continua a diffondersi
Intanto, prosegue la diffusione del virus nel mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che il numero dei nuovi casi giornalieri nel resto del mondo ha superato quello in Cina per la prima volta dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
"La Cina è fiduciosa di avere il controllo dell’epidemia, in termini generali, entro la fine di aprile", spiega Zhong Nanshan, pneumologo e capo del team di esperti medici della Commissione sanitaria nazionale, durante una conferenza stampa a Guangzhou, riportata dai media locali.
Negli Stati Uniti, il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) ha comunicato il primo caso di coronavirus di origine sconosciuta nel paese, mentre l’emergenza legata all’Italia e alla Corea del Sud è stata al centro del discorso di ieri tenuto dal Presidente Donald Trump.
“Siamo molto, molto pronti” a fare il necessario, ha detto Trump, cercando di rassicurare gli animi, aggiungendo che la Casa Bianca ha avuto “un tremendo successo” nell’affrontare l’emergenza.
Trump, inoltre, ha messo l’Italia tra i paesi “in difficoltà” per l’emergenza, ma che è ancora presto per decidere restrizioni ai viaggi dalla penisola (e dalla Corea del Sud). “Ora non è il momento giusto”, ha detto il presidente, aggiungendo che “potremmo farlo, vedremo cosa succede”.
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