Microsoft, fiato sospeso per i dati dell’ultimo trimestre

Pochi giorni dopo l’annuncio di un importante accordo con General Motors per lavorare insieme per le auto a guida autonoma, Microsoft torna sotto i riflettori martedì 26 gennaio per annunciare i risultati del secondo trimestre dell’esercizio 2020/2021, chiuso il 31 dicembre scorso.

I dati saranno diffusi dopo la chiusura del mercato americano, alle 22,30 italiane.

Dopo avere segnato l’estate scorsa il massimo storico di 232,68 dollari, l’azione Microsoft è scambiata in questi giorni attorno a 228 dollari. Il titolo sembra pronto a fare importanti movimenti al rialzo se i conti del trimestre saranno convincenti, così come potrebbe facilmente fare marcia indietro in caso di delusione.

Vediamo quali sono le attese del mercato: il consensus, ovvero la media delle stime degli analisti, indica un utile per azione (Eps) di 1,64 dollari, in crescita dell’8,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono previsti a 40,23 miliardi di dollari, in crescita del 9%. Da notare che negli ultimi due anni Microsoft ha immancabilmente sorpreso il mercato, trimestre dopo trimestre, annunciando sempre risultati migliori del consensus.

“Sulla base di queste stime – si legge sul sito Seeking Alpha – il titolo Microsoft vale in Borsa 37 volte gli utili, quindi potrebbe sembrare abbastanza caro, ma è in linea con le quotazioni degli altri grandi gruppi tech della Borsa americana”.

Su 37 analisti che coprono Microsoft, 32 hanno raccomandazione Buy e cinque Neutral. Il target price medio è 220 dollari, il più alto, 285 dollari, lo ha indicato Goldman Sachs nel suo ultimo report del 22 gennaio scorso in cui ha confermato la raccomandazione Buy. A dicembre altri due grandi broker americani, Citigroup e Bank of America, avevano entrambi confermato i loro giudizi Buy con target price rispettivamente di 272 e 256 dollari.

Il 19 gennaio scorso General Motors e Microsoft hanno annunciato un investimento congiunto da 2 miliardi di dollari nella start-up Cruise che si occupa di sviluppo di un sistema di guida autonoma. Cruise ha come socio di maggioranza General Motors, ma all’iniziativa partecipano anche altri investitori come la giapponese Honda e investitori istituzionali.

Con l’ingresso fra i soci di Microsoft, Cruise fa un passo in avanti sostanziale verso la realizzazione di un sistema commercializzabile di guida autonoma, poiché questi sistemi hanno bisogno di una capacità enorme di stoccaggio e di elaborazione di dati. Al tempo stesso Microsoft si assicura per il futuro un cliente dalle grandissime potenzialità per la sua divisione di cloud-computing. Non a caso il concorrente diretto in questa sfida è la Waymo di Alphabet, la società a cui fa capo Google.

La sfida per l’auto autonoma ha avuto una netta accelerazione a dicembre, quando lo Stato della California ha dato il via libera a un ampio numero di sperimentazioni sulle strade pubbliche dei cosiddetti “robotaxi”, e ha anche rilanciato alla startup Nuro il primo permesso per commercializzare veicoli con sistema di guida autonomo.