Mps, cessione dei crediti in sofferenza “si concluderà in tempi previsti”

La banca senese potrebbe concludere presto la vendita degli NPL prevista dagli accordi con la UE dando il via all’uscita del Ministero dal capitale
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Le parole di Gualtieri sostengono il titolo Mps
Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è intervenuto sulla situazione di Monte dei Paschi di Siena, in particolare sul tema dei crediti in sofferenza, la cui vendita è fondamentale per l’uscita del Tesoro dal capitale della banca senese.
La vendita “si concluderà positivamente”, ha affermato il Ministro. “Stiamo discutendo positivamente con la Commissione Ue su una pulizia ulteriore dei crediti deteriorati”, affermava Gualtieri “fatto questo, si arriverà ad una soluzione di mercato nei tempi previsti”.
Gualtieri ha poi affermato che “il tesoro sta lavorando alla gestione di Mps molto bene, vorrei fare i complimenti all'a.d. e alla squadra, i dati sono molto positivi" erano le parole del Ministro.
Il settore bancario condizionato dall’offerta di Intesa Sanpaolo a Ubi
L’offerta di Intesa Sanpaolo a Ubi Banca resta al centro dell’attenzione di tutto il settore finanziario, con molti esponenti delle banche italiane che si sono espressi sull’operazione.
La stessa Presidente di Mps, Stefania Bariatti, ha spiegato che l’offerta “ha stupito tutti”. Sorpresa è stata espressa anche da Ferruccio Dardanello, consigliere della stessa Ubi Banca, ‘oggetto del desiderio’ della banca napoletana.
Secondo Giovanni Bossi di Cherry Group, sarebbe “normale” un “effetto domino” sulle altre banche, “soprattutto al Nord Italia” perché potrebbe far nascere “un operatore egemone”.
“Se guardiamo al mercato ci arrivano degli indizi evidenti”, spiegava Bossi, in riferimento alle prestazioni dei titoli di Banco Bpm e Monte dei Paschi che “guadagnano circa il 5%. Se questo accade vuol dire che qualcuno sta riflettendo sulla possibilità che siano le prossime”, ha aggiunto.
“La vera sfida del sistema bancario è quella di trovare in un'epoca di tassi bassi altre fonti di redditività costanti nel tempo”, continuava Bossi. “L' utilizzo delle intelligenze artificiali è sicuramente la strada maestra da seguire. Ma per puntare sulle nuove tecnologie servono investimenti che solo le banche di grandi dimensioni possono permettersi. Spingere in questa direzione dipende dalla lungimiranza dei vertici degli istituti che devono indirizzare le risorse umane e organizzative su questa strada”, affermava il fondatore di Cherry Group.
Per quanto riguarda Mps, Bariatti ha risposto con “no comment” alla domanda se l’operazione possa avere conseguenze sulle scelte future della banca, mentre Jean Pierre Mustier di Unicredit ha smentito qualsiasi interesse “a fare operazioni di fusione e acquisizione” e che la banca non verrà coinvolta “in alcuna transazione”.
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