Mps il tempo stringe. La Bce chiede chiarimenti sulle tempistiche dell’aumento


In calo i subordinati di Mps sui timori che con uno spezzatino le obbligazioni meno protette finiscano nella divisione meno solida.


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Bce vuole sapere la tempistica dell’aumento

La Bce ha scritto una lettera a Mps chiedendo chiarimenti sulla tempistica dell'aumento da 2,5 miliardi che la banca si è impegnata a sostenere nel caso in cui non riuscisse a trovare un partner con cui fondersi. Della missiva, a quanto apprende l'ANSA, si dovrebbe parlare nel cda in agenda domani. La lettera, che né Mps né Francoforte hanno voluto commentare, arriva mentre il tentativo di Siena di aggregarsi con una banca più solida non sta dando risultati. Mps aveva rinviato la possibile esecuzione dell'aumento, inizialmente in programma per il terzo trimestre tra fine 2021 e il primo semestre 2022

Unicredit, lo sposo più papabile sarebbe spaventato dalla dote, insieme a 3 miliardi circa di crediti fiscali ci sarebbero anche oltre 10 miliardi di possibili cause di cui quasi 4 miliardi in capo alla Fondazione Mps. Da qui l’ipotesi di uno spezzatino che vede Unicredit interessato alle filiali in Nord Italia, il Mediocredito Centrale quelle al Sud. Mentre il marchio della banca più antica del mondo rimarrebbe in vita, nelle man della Fondazione Mps, per dare vita a una banca regionale, Toscana, in mano alla Fondazione che, in cambio delle azioni, rinuncerebbe alle cause.

Subordinati Mps sotto pressione, si teme l’ipotesi spezzatino.

Il subordinato Lower Tier II con rendimento da cedola dell'8,5% e scadenza il 10 settembre 2030 ha perso il 16% del valore negli ultimi cinque giorni di scambi, ma il calo più significativo si è visto ieri, un -10%. Il prezzo è infatti passato da 95 di venerdì a 84-85 di questa mattina. 

Secondo Alessi, analista di Marzotto Sim "gli investitori obbligazionari possono essere spaventati dal possibile spezzatino della banca” in particolare i bond subordinati potrebbero rimanere iscritti nel bilancio della nuova Mps, in portafoglio alla Fondazione, con la nascita di una banca ritenuta molto debole. Questo aumenta il rischio sui bond che vengono venduti in Borsa. 

Banca Monte dei Paschi di Siena, in un comunicato diramato lunedì a Borsa chiusa, informa di aver incaricato i propri legali per proporre una denuncia contro ignoti in relazione alle notizie diffuse sul mercato che hanno determinato una significativa alterazione del corso delle quotazioni dei titoli obbligazionari subordinati.

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