Mps, in arrivo la trimestrale: le previsioni degli analisti

Domani si riunirà il consiglio di amministrazione della banca senese e i risultati dell’istituto verranno diffusi il giorno seguente, mentre molti analisti ritengono che il focus resta sul risiko bancario anche per Siena.
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Mps verso la trimestrale
In programma per domani la convocazione del consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena che approverà la relazione finanziaria semestrale e il giorno dopo comunicherà i risultati trimestrali e dei primi sei mesi del 2025.
Le azioni Mps arrivano all’appuntamento con una crescita superiore all’11%, considerando anche il +2% di questa mattina, a 7,51 euro, e una capitalizzazione di mercato che supera i 9,46 miliardi di euro.
Focus sul risiko bancario
Secondo Barclays, Mps “si distingue per una combinazione di risultati resilienti e coinvolgimento in operazioni straordinarie”, pertanto i suoi analisti mantengono il giudizio sul titolo resta equal weight, con un target price posizionato a 7,80 euro.
Il broker prevede una certa divergenza nei risultati del secondo trimestre tra le banche italiane, in particolare sul margine di interesse (NII). Gli analisti non si aspettano revisioni significative delle guidance né modifiche agli utili per azione (EPS, Earnings Per Share). A loro giudizio, il vero driver del settore resta l’M&A (fusioni e acquisizioni), più che i numeri trimestrali.
In un recente intervista, l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, ha chiarito che il focus della banca resta ora sull’offerta su Mediobanca ma non ha escluso di poter partecipare in futuro a un secondo round del consolidamento bancario in Italia.
Verso la conferma della guidance?
Gli analisti di Equita (hold e target price a 7,60 euro), si attendono una conferma della guidance sull’utile ante imposte, attesa in crescita su base annua. I ricavi dovrebbero mantenere una dinamica solida, calando solo lievemente rispetto al trimestre precedente (-1%) e all’anno scorso (-2%), malgrado un orientamento ribassista dei tassi di interesse.
Il margine di interesse netto (NII, Net Interest Income) è visto complessivamente resiliente, con una contrazione sequenziale limitata al 2% su base trimestrale, mentre le commissioni dovrebbero confermarsi su livelli simili al primo trimestre, segnando però una crescita del 7% su base annua.
I costi operativi sono visti in leggero aumento, con una variazione dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 3% su base annua, mantenendo comunque il cost/income ratio (C/I) sotto controllo.
Per quanto riguarda il costo del rischio (CoR, Cost of Risk), Equita si aspetta un incremento rispetto ai livelli storicamente bassi del primo trimestre, ma senza segnali di peggioramento della qualità dell’attivo. Le rettifiche su crediti (LLPs, Loan Loss Provisions) sono stimate intorno a -98 milioni, pari a 50 punti base.
A livello di utile operativo, la previsione è di 517 milioni, mentre quello ante imposte dovrebbe attestarsi a 392 milioni. Il coefficiente patrimoniale CET1 (Common Equity Tier 1) è previsto sostanzialmente stabile sopra il 19,5%, grazie alla generazione organica di capitale, solo parzialmente compensata dall’aumento degli attivi ponderati per il rischio (RWA, Risk-Weighted Assets).
Risultati solidi ma in calo
WebSim Intermonte si attende “risultati solidi, sebbene in calo rispetto al primo trimestre 2025”. La sim ritiene che tra i principali catalizzatori ci sarà una “trend di top line abbastanza resilienti, sostenuti da un NII stabile, che beneficia di un approccio selettivo al nuovo credito, con focus sui margini, e del maggior numero di giorni lavorativi nel trimestre, compensando la riduzione dei tassi”.
Inoltre, le commissioni sono viste “leggermente inferiori, a causa di un confronto QoQ impegnativo, sebbene evidenziamo l’andamento positivo della raccolta indiretta. A questo si aggiungono “ricavi da trading attesi più bassi, principalmente per la turbolenza dei mercati”.
Gli OpEx sono visti “leggermente superiori, a causa dell’impatto dell’inflazione e i costi di advisory legati all’offerta MB, che portano il cost/income al 50,5% e l’utile operativo a 481 milioni (-10% QoQ, -13% YoY)”.
“Sotto la linea operativa prevediamo un lieve aumento degli LLP, ma accantonamenti per rischi più contenuti. Sulla base di queste stime, prevediamo un utile netto di 342 milioni, che porta il CET1 ratio al 19,64%, incorporando un lieve incremento degli RWA, più che compensato dalla generazione organica di capitale”.
Riassumendo, WebSim si attende numeri “coerenti con le nostre stime annuali” e gli analisti ritengono “che il focus del mercato sarà non tanto sui risultati, ma più sull’OPS lanciata su Mediobanca, il cui periodo d’offerta è iniziato il 14 luglio e finirà l’8 settembre”.
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