Mps, luce verde della BCE alla ricapitalizzazione


L’operazione ora dovrà passare al vaglio dell’assemblea degli azionisti prevista per il 15 settembre, anche se l’approvazione non dovrebbe essere in dubbio vista la quota del 64% detenuta dal governo.


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L’annuncio

Arrivata ufficialmente l’approvazione da parte della Banca centrale europea (per gli aspetti di sua competenza) dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per Monte dei Paschi di Siena, dopo che nelle scorse settimane veniva preannunciata da varie indiscrezioni di stampa.

La notizia è stata diffusa questa mattina dalla stessa banca senese in una nota, nella quale si ricorda che l’approvazione si aggiunge al completamento dell’iter organizzativo da parte di DG Competition, come comunicato nelle settimane precedenti dalla stessa autorità.

Si attende l’assemblea

A questo punto, aggiungevano da Mps, l’operazione dovrà passare al vaglio dell’assemblea dei soci prevista per il prossimo 15 settembre.

Dall’assemblea, però, non sono attese sorprese, visto il controllo a maggioranza (64%) da parte del Ministero dell’Economia fin dal 2017 quando venne salvata dallo stato, che dovrebbe assicurarne l’approvazione.

Restano, però, i dubbi sulle scelte dei piccoli azionisti, i quali hanno già annunciato il loro voto contrario a “tutti i punti all’ordine del giorno”, oltre a chiedere nuove richieste danni per il drastico calo del valore delle azioni.

“Ci sentiamo ripetutamente presi in giro, insieme a chi non ha mai smesso di sostenere la Banca”, scriveva in una lettera l’Associazione Buongoverno Mps, “notando che la priorità dei vari CDA, che si sono avvicendati nel tempo, non è stato il risanamento ma bensì il nascondimento delle responsabilità e della reale situazione economica, finanziaria patrimoniale del Monte”.

Inoltre, il Comitato Piccoli Azionisti Mps, rivolgendosi al Mef, al ministro Franco, all’amministratore delegato e ai membri del cda, chiedeva un rinvio dell’operazione.

Le misure previste

Gli analisti di Equita Sim ricordano che l’operazione dovrebbe partire a fine ottobre per poi concludersi entro il 12 novembre, facendo riferimento a quanto dichiarato in Commissione banche dall’AD di Mps, Luigi Lovaglio.

Con il recente accordo con la Commissione europea, con il quale è stata prorogata la scadenza della partecipazione del MEF nel capitale della banca, è prevista l’adozione di misure compensative al fine di ridurre al minimo possibili distorsioni della concorrenza, aggiungono dalla sim.

Tra le varie misure, da Equita segnalano ulteriori cessioni, dismissioni e chiusure di altre filiali, sostituendo gli impegni approvati nell’ambito della ricapitalizzazione precauzionale autorizzata dalle autorità europee nel 2017.

I due principali proxy advisor, Iss e Glass Lewis, nonostante la forte diluizione che arriverà dalla ricapitalizzazione, ritengono che “le risorse dell’aumento saranno utilizzate per rafforzare la posizione finanziaria della banca e realizzare il nuovo piano industriale”.

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