Mps, nuovo tonfo in attesa dell’avvio dell’aumento di capitale


L’assemblea degli azionisti aveva approvato la settimana scorsa l’operazione mentre dopo le elezioni dovrebbe essere depositato alla Consob il prospetto dell’operazione, ma l’andamento del titolo resta fortemente volatile.


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Crollo Mps

Non c’è pace a Piazza Affari per Monte dei Paschi di Siena, ancora una volta in difficoltà dopo le ‘montagne russe’ della scorsa settimana.

Oggi le azioni della banca in attività più antica del mondo cedono oltre il 6% dopo essere state sospese in asta di volatilità, scendendo ad un minimo di 0,327 euro.

Se la settimana scorsa si era aperta con un balzo del 18%, il titolo Mps aveva poi via via ceduto i guadagni, per chiudere la settimana con un tonfo del 5% nell’ultima seduta.

L’aumento di capitale

Secondo indiscrezioni di stampa, Mps dovrebbe depositare nel corso della settimana prossima in Consob il prospetto relativo all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, per poi concludere l’operazione ai primi di novembre, secondo i programmi del Ceo Luigi Lovaglio.

L’operazione aveva ricevuto l’approvazione da parte degli azionisti Mps nel corso dell’assemblea svoltasi giovedì scorso, 15 settembre, in linea con le tempistiche stabilite dal Ceo, con un raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di nuova 1 nuova azione ogni 100 esistenti.

Sempre secondo indiscrezioni, Lovaglio potrebbe essere confermato alla guida della banca anche nel caso (probabile) di una vittoria del centrodestra alle elezioni di domenica prossima, vista anche la posizione favorevole di Fratelli d’Italia alla creazione di un terzo polo bancario.

A spargere ottimismo sul buon esito dell’aumento di capitale sono anche altre indiscrezioni della stampa che confermano l’interesse di Axa e Anima nel sottoscrivere l’operazione per il 10/15%, riducendo a circa 600 milioni da quota da cercare nel mercato.

“Si avvicina l’aumento di capitale e, considerato che sarà iperdiluitivo come è stato per Saipem, a vendere sono i piccoli azionisti. Non c'è nessuno che compra e la speculazione dilaga”, spiega un trader alla Reuters.“Se i dettagli dell’aumento non ci sono ancora”, prosegue un altro investitore, “tutto fa pensare che sarà molto oneroso per un piccolo risparmiatore partecipare”.

La view degli analisti

Il buon esito dell’aucap, però, resta “propedeutico alla realizzazione del piano di esuberi da completarsi entro novembre, con un costo di circa 800 milioni di euro, al rafforzamento della posizione di capitale ed a evitare ipotesi di burden sharing”, sottolineano da WebSim.

“Riteniamo che il rischio dell'esecuzione resti significativo nell'attuale situazione di mercato”, aggiungono da Intesa Sanpaolo, dopo aver sospeso rating e target price sulle azioni Mps.

Ex vertici indagati

In queste ore, intanto, Mps è stata colpita dalla notizia della chiusura delle indagini da parte della Procura di Milano, con alcuni ex vertici dell’istituto senese sotto osservazione per false comunicazioni societarie, falso in prospetto e aggiotaggio sul caso della corretta contabilizzazione dei crediti deteriorati (NPL).

Dopo le indagini svolte dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, condotte dai PM Roberto Fontana e Giovanna Cavalleri, la Procura ha deciso di indagare gli ex presidenti Alessandro Profumo e Massimo Tononi, l’ex Ad Fabrizio Viola e l’ex dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Arturo Betunio.

“Sono tranquillo”, si è detto Profumo, spiegando di aver “operato correttamente, nel pieno rispetto del (mutevole) quadro normativo e sempre nell'ambito di un proficuo e condiviso confronto con le Autorità di controllo”.

Inoltre, sono state stralciate in vista di una richiesta di archiviazione le posizioni di sei indagati, dopo che in passato il GIP Guido Salvini aveva respinto una richiesta di archiviazione, ordinando una perizia, e i nuovi PM hanno esteso gli accertamenti e disposto anche una consulenza tecnica.

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