Mps, rinviata sentenza sui derivati Santorini e Alexandria
Il giudizio era molto atteso in quanto potrebbe avere un impatto significativo sul conto economico della banca senese e a questo punto bisognerà attendere dicembre.
Mps si tinge di rosso
Volatilità sul titolo Banca Monte dei Paschi di Siena a Piazza Affari, oggi al centro dell’attenzione in quanto era attesa la sentenza del processo che coinvolge l’ex presidente Alessandro Profumo e l’ex AD Fabrizio Viola.
Le azioni della banca senese iniziavano la seduta con uno scatto del 2%, superando quota 3 euro e avvicinandosi al prezzo pre-collocamento della quota del Tesoro (3,072 euro), per poi virare in negativo.
Resta positivo il bilancio del titolo per questo 2023, con una crescita del 45% rispetto ai 2 euro di inizio gennaio.
Il rinvio
Questa mattina la II Corte d’Appello di Milano ha rinviato al prossimo 11 dicembre la data per la sentenza nel processo di secondo grado per falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Santorini e Alexandria in cui sono imputati Profumo e Viola.
Il rinvio di oggi segue il posticipo già deciso lo scorso 27 ottobre ed è arrivato a causa della malattia di uno dei tre giudici del collegio.
Le accuse
I due manager erano stati condannati a sei anni di reclusione il 15 ottobre 2020, ma la Corte di Cassazione aveva successivamente assolto tutti gli imputati nel processo principale sulla contabilizzazione dei derivati dal 2009 al 2011. Tuttavia, i due ex vertici sono ancora imputati per il periodo tra il 2012 e la semestrale del 2015.
Nel marzo scorso, il sostituto procuratore generale di Milano ha chiesto la conferma delle condanne per Profumo e Viola, mentre le difese hanno chiesto l'assoluzione, sostenendo che la contabilizzazione a saldi aperti non violasse criteri di valutazione e fosse in conformità con le pratiche del mercato e le direttive delle autorità di vigilanza.
Il caso ha avuto un percorso complesso, con la procura che inizialmente aveva richiesto l'archiviazione, ma l'imputazione è stata disposta a causa dell'opposizione di alcuni azionisti.
Nel 2018, un altro giudice ha rinviato a giudizio i tre imputati nonostante la richiesta di proscioglimento della procura, che aveva sostenuto l'assenza di "intenzione di ingannare nessuno" da parte degli imputati.
Gli imputati hanno costantemente respinto le accuse.
L’impatto della sentenza
A inizio novembre l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, avvisava che se la sentenza di appello del processo dovesse essere positiva, questa “potrà avere un impatto sul conto economico”, anche se “ci vorrà del tempo perché si inizieranno a valutare tutte le richieste e questo processo potrà durare mesi. Qualche informazione in piu'' potremo averla nel primo trimestre del prossimo anno”.
“Un giudizio positivo potrebbe comportare un declassamento di ulteriori rischi legali da “probabili” a “remoti” con conseguente reversal di (una parte di) 1,1 miliardi di provisions che la banca ha accantonato ad oggi per i suoi rischi legali”, spiegano da WebSim Intermonte, mantenendo un giudizio ‘interessante’ sul titolo BMPS, con target price 3,5 euro.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!