Mps smentisce Bloomberg: “senza fondamento” l’aumento di capitale da 3,5 miliardi


L’istituto senese interviene con una nota ufficiale per smentire l’indiscrezione della necessità di aumentare l’iniezione di capitale di 1 miliardo rispetto a quanto già previsto nel piano comunicato lo scorso dicembre.


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La smentita di Mps

Secca smentita di Monte dei Paschi di Siena alle indiscrezioni di Bloomberg circa un aumento di capitale maggiore di quanto già annunciato.

Secondo una nota diffusa ieri sera dalla banca, l’ipotesi di un importo pari a 3,5 miliardi di euro “non trovano alcun fondamento in iniziative avviate dalla Banca”.

La cifra rappresenterebbe un aumento di 1 miliardo rispetto a quanto già previsto nel piano strategico 2022-2026 varato lo scorso dicembre, quando la banca controllata al 68% dal Ministero del Tesoro aveva indicato un ammontare per l’aumento di capitale di 2,5 miliardi.

Proprio sull’entità dell’aumento di capitale si era consumata la rottura delle trattative tra il Tesoro e Unicredit per la cessione della banca senese, con l’istituto milanese che aveva chiesto un aumento dell’intervento dello Stato fino a 7 miliardi di euro.

Le indiscrezioni di Bloomberg

Fonti del quotidiano americano spiegavano che il miliardo aggiuntivo sarebbe necessario per conformarsi ai valori patrimoniali richiesti dalla Banca centrale europea, nonostante la banca abbia presentato ai mercati conti migliori delle previsioni.

Dalla Commissione UE, aggiungevano le fonti di Bloomberg, ci sarebbero state delle pressioni verso Mps per il cambio al vertice, poi avvenuto con la sostituzione di Guido Bastianini con Luigi Lovaglio quale amministratore delegato.

La ‘testa’ di Bastianini sarebbe stata richiesta in quanto l’ex ad non aveva presentato al governo il reale quadro della situazione della banca, compresa la necessità di una maggiore entità dell’aumento di capitale, prima dell’avvio delle trattative con Unicredit.

Nel frattempo, però, una valutazione finale sull’entità dell’aumento di capitale non è ancora stata adottata dal governo e potrebbe subire delle variazioni rispetto al piano di dicembre anche in base alla riduzione dei costi e all’entità dei tagli al personale.

Il risiko bancario

A questo punto, con la dilatazione dei tempi per la cessione della quota del Tesoro nella banca proprio a causa delle trattative con Unicredit, il management di Piazza Gae Aulenti e la Commissione UE sono impegnati nel ricercare una nuova data per l’uscita definitiva del governo dal capitale dell’istituto senese.

La chiusura del dossier Mps, però, potrebbe trovare un freno nel contesto del risiko bancario italiano, sempre al centro dell’attenzione non solo a Piazza Affari.

Le continue frenate dal fronte Unicredit/Banco Bpm potrebbero nascondere l’intenzione del Tesoro di non escludere del tutto i due istituti dal tavolo delle trattative per Mps.

L’andamento in borsa di Mps

A Milano, intanto il titolo Mps ritraccia dopo lo scoppiettante +5,80% della chiusura di ieri che lo aveva portato nuovamente sopra quota 1 euro.

Oggi le azioni della banca senese cedono l’1,5% a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni di Milano, scendendo a 1,020 euro.

Nonostante i continui strappi verso l’alto e verso il basso di queste sedute, però, il bilancio di questo scorcio di 2022 resta positivo per il titolo Mps, cresciuto del 12% da inizio gennaio.

Commento operativo

A leggere tra le righe il comunicato stampa di Mps:

Con riferimento a notizie di stampa relative ad un potenziale aumento di capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A (la “Banca”) dell’importo di 3,5 miliardi di euro, si precisa che si tratta di indiscrezioni che non trovano alcun fondamento in iniziative avviate dalla Banca

appare chiaro che l'indiscrezione è trapelata dall'authority e che la banca certamente continua a lavorare per ridurre l'aumento già elevato di 2,5 miliardi, soprattutto alla luce dei buoni risultati trimestrali.

Noi di OraFinanza crediamo che un aumento di capitale da 2,5 o 3,5 miliardi su un titolo che ne capitalizza 1 avrà un effetto fortemente diluitivo e che lo sconto sul Terp non sarà di meno del 30%.

Consigliamo di stare alla larga dal titolo.

Il commento operativo è stato inserito dall'Ufficio Studi di OraFinanza

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