Nasdaq ai massimi storici trainato dalle nuove star di Wall Street

25/06/2025 10:00
Nasdaq ai massimi storici trainato dalle nuove star di Wall Street

Il Nasdaq 100 ha raggiunto un nuovo massimo storico, segnando un punto di svolta dopo mesi turbolenti. Mentre le vecchie glorie tecnologiche arrancano, emergono nuovi protagonisti come Palantir, Netflix e Zscaler. eToro, analizza le dinamiche dietro questo cambiamento epocale nella leadership del listino.

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Rimbalzo dopo il tracollo

L’8 aprile 2025 il Nasdaq 100 toccava un minimo pesante, con una perdita del 23% dai picchi precedenti. Un tracollo che segnava l’apice della sfiducia sui mercati, ma anche l’inizio di un poderoso rimbalzo. In poco più di due mesi l’indice tecnologico americano ha guadagnato il 30%, tornando positivo da inizio anno con un +5%. Un risultato ancora lontano dal +21% di Madrid o Hong Kong, ma emblematico per un listino che era diventato il simbolo della vulnerabilità.

Secondo Gabriel Debach, market analyst di eToro, la ripresa è iniziata proprio alla vigilia della moratoria di 90 giorni sui dazi, con il Nasdaq che ha assunto la guida del recupero globale, trascinando anche l'indice principale Usa S&P 500. Tuttavia, questo percorso non è stato privo di ostacoli: dai downgrade di Moody’s alle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Iran, fino al deterioramento delle previsioni macro, con l’FMI che ha abbassato le stime di crescita per il 2025 all’1,8% e l’OCSE all’1,6%.

Dalla paura al ritorno della fiducia

I mercati hanno attraversato un periodo di forte incertezza, testimoniato dal balzo dei Credit Default Swap sui Treasury a 5 anni, saliti fino a 40 punti base. Il dollaro ha toccato i minimi triennali, mentre i rendimenti obbligazionari salivano, sfidando le classiche dinamiche risk-off. Anche l’analisi tecnica suggeriva nervosismo: l’11 aprile, il Nasdaq registrava la cosiddetta “death cross”, quando la media mobile a 50 giorni scende sotto quella a 200.

Eppure, proprio da quel momento, la narrativa ha cambiato segno. Il Fear & Greed Index segnava il suo minimo, ma il 9 aprile i mercati mettevano a segno la miglior chiusura giornaliera dal 2008. Da allora, su 52 sedute, 35 sono state positive. Debach sottolinea come il mercato abbia ritrovato una dinamica strutturale di fiducia, dimostrando che la vera minaccia è farsi paralizzare dalla paura, più che lo shock stesso. Le opportunità emergono quando il consenso è spaventato.

L’ascesa delle nuove protagoniste

Il cambiamento più profondo è avvenuto nella composizione stessa del Nasdaq 100. A sorprendere non sono tanto i titoli tradizionali, quanto le nuove stelle. Da inizio anno, 70 aziende del paniere sono in positivo, ma spiccano Palantir con un +89,4% e Zscaler con +71%. In termini di contributo al rendimento dell’indice, misurato tramite l’ETF QQQ, dominano Microsoft, Netflix e Palantir, che da sole hanno generato il 57% della performance complessiva.

Debach osserva che le “nuove Magnifiche 7”, Microsoft, Netflix, Palantir, Nvidia, Meta, Broadcom e Micron, avrebbero prodotto un rendimento del +35,5% da inizio anno. Le “vecchie Mag7” invece, composte da Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Amazon, Meta e Alphabet, registrano una performance negativa del -0,2%. Una differenza che non è nuova: già nel 2023 e nel 2024 le nuove leader avevano sovraperformato costantemente.

Una nuova leadership si consolida

L’evoluzione del Nasdaq si riflette anche nella frequenza dei nuovi massimi storici. Netflix ha segnato 26 record nel 2025, seguita da Palantir con 18, Meta con 17, Microsoft con 8. All’opposto, Apple e Tesla restano immobili, mentre Nvidia registra un solo nuovo massimo. Questa inversione di trazione rende evidente un cambio di paradigma, tanto che, secondo Debach, è forse giunto il momento di riscrivere l’acronimo delle Magnifiche 7.

Anche la composizione dell’ETF QQQ conferma il trend. Al 9 dicembre 2024, Apple era il titolo dominante con l’8,76%. Oggi, Microsoft ha superato tutti con un peso dell’8,9%, seguita da NVIDIA all’8,8%, mentre Apple è scesa al 7,3%. Netflix è salita dal 2,4% al 3,2%, Palantir ha fatto il suo ingresso nella top 20 con l’1,9%. Debach evidenzia come i flussi stiano premiando chi ha saputo sorprendere, mentre titoli storici come Meta, Alphabet e Tesla continuano a perdere terreno.

Il Nasdaq, oggi, non è più guidato dalle glorie del passato. Le nuove regine di Wall Street sono meno blasonate, ma più efficaci. E potrebbero essere loro a dettare il passo del prossimo ciclo.

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