Nasdaq 100 e Nasdaq Composite: differenze e composizione

Tra gli indici di Borsa più seguiti del mercato finanziario statunitense, troviamo il Nasdaq Composite e il Nasdaq 100. Quali titoli e settori compongono i due indici e come sono calcolati?
Indice dei contenuti
Il Nasdaq 100 e il Nasdaq Composite sono tra gli indici più osservati dai trader e investitori di tutto il mondo. Entrambi fanno riferimento al listino tecnologico per eccellenza, il NASDAQ, ma presentano caratteristiche molto diverse.
Vediamo come sono composti, in cosa si distinguono e perché è utile conoscerli se si investe nel tech o in ETF collegati.
Cos’è il Nasdaq Composite
Il Nasdaq Composite è un indice che include oltre 3.000 titoli quotati sul Nasdaq Stock Market. La sua ampia copertura lo rende uno dei principali termometri dell’intero mercato tecnologico americano. L’indice è infatti il principale riferimento per tutti i titoli di questo comparto), tra cui colossi digitali del calibro di Apple (AAPL), Microsoft (MSFT), Alphabet (GOOG, GOOGL), Meta Platforms (META), Amazon.com (AMZN) e Tesla (TSLA). A differenza di altri indici più selettivi, questo indice comprende praticamente tutte le azioni negoziate sul Nasdaq, comprese:
- Azioni ordinarie
- American Depositary Receipts (ADR)
- REIT (Real Estate Investment Trust)
- Azioni di interesse benefico (SBI)
- Fondi e tracking stocks
Il Nasdaq Composite è un indice ponderato per la capitalizzazione flottante, il che significa che i titoli con maggiore capitalizzazione hanno un impatto maggiore sul valore complessivo. Aziende come Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Meta e Tesla hanno un peso significativo.
Cos’è il Nasdaq 100
Il Nasdaq 100, invece, è un indice molto più selettivo. Include le 100 maggiori società non finanziarie quotate sul Nasdaq per capitalizzazione di mercato. Anche in questo caso il settore tecnologico è dominante, ma con una maggiore attenzione all’equilibrio settoriale
La composizione del Nasdaq 100 è rivista ogni tre mesi (marzo, giugno, settembre e dicembre), sulla base di criteri precisi:
- Volume medio giornaliero di almeno 200.000 azioni
- Quotazione attiva sul Nasdaq da almeno due anni
- Capitalizzazione media pari o superiore allo 0,1% dell'intera capitalizzazione dell'indice
Anche il Nasdaq 100 è un indice basato sulla capitalizzazione, ma con un sistema di ponderazione che impedisce a pochi titoli di dominare il paniere, migliorando la rappresentatività dei vari comparti economici: tecnologia, telecomunicazioni, e-commerce, biotecnologie, software.
Lanciato il 31 gennaio 1985 con base a 250 punti, l’indice è stato oggetto di uno split tecnico nel 1994, ripartendo da 125 punti.
Composizione Nasdaq 100: chi c’è oggi
La composizione del Nasdaq 100 è dominata da grandi nomi come Nvidia, Apple, Amazon, Microsoft, Alphabet e Meta, ma include anche società di altri settori, come PepsiCo, Costco, Moderna e T-Mobile. Sono escluse le aziende finanziarie, come banche o assicurazioni.
Questa selettività lo rende uno degli indici preferiti per chi cerca esposizione ai big tech senza la dispersione del Nasdaq Composite.
Perché seguire il Nasdaq 100
Il Nasdaq 100 è oggi uno degli indici più utilizzati come benchmark per ETF e derivati. Rappresenta un riferimento cruciale per chi investe in tecnologia e crescita, grazie alla sua concentrazione di aziende innovative e ad alta capitalizzazione.
Monitorarne l'andamento in tempo reale, insieme allo storico delle quotazioni, è fondamentale per chi investe in strumenti come:
- ETF Nasdaq 100
- Futures e opzioni sull’indice
- Fondi azionari tech globali
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