Nasdaq pronto al rimbalzo, chipmaker in luce

Settore tecnologico verso un’apertura positiva dopo i forti cali di ieri che hanno riguardato tutti i tre principali indici di Wall Street, indeboliti dall'andamento migliore delle attese delle vendite al dettaglio a dicembre, che ha ulteriormente raffreddato la speranza di un taglio dei tassi di interesse entro marzo.

I future sul Nasdaq guadagnano lo 0,80% quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, sostenuti dai titoli produttori di micro chip dopo che la taiwanese TSMC ha pubblicato risultati migliori delle attese. Andamento positivo anche per i contratti che seguono l’indice S&P500 (+0,40%), mentre quelli sul Dow Jones scambiano intorno la parità.

Il dollaro si rafforza ancora dopo il balzo di ieri e la coppia EUR/USD scende a 1,0862, mantenendosi ai minimi da metà dicembre.

Dal fronte macro, oggi erano attesi i dati sulle richieste di disoccupazione negli USA nella settimana terminata il 13 gennaio, risultate 187 mila, inferiori alle 207 mila previste e alle 202 mila del dato precedente.

Migliora, anche se meno delle attese, l'attività del settore manifatturiero nell'area di Philadelphia (Stati Uniti). A gennaio 2024, l'indice relativo all'attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) si è portato a -10,6 punti dai -12,8 di dicembre. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -7 punti.

Calano i rendimenti dei Titoli di Stato USA a causa della nuova riduzione delle previsioni degli investitori per un taglio dei tassi della Federal Reserve a marzo, scese al 59,5% e al di sotto del 60% per la prima volta dalla metà di dicembre, oltre che in calo se si prende in esame il dato di venerdì (80%), secondo lo strumento FedWatch del CME Group.

Il calo è seguito ai commenti dei banchieri della Fed di questa settimana che hanno respinto le aspettative del mercato per tagli imminenti e dati sulle vendite al dettaglio più forti del previsto mercoledì, con una “straordinaria spesa al consumo” che ha contribuito a rilanciare l’economia nelle ultime settimane, spiegava la Fed nel suo Beige Book.

“Se i tassi statunitensi scendessero, molto probabilmente il rally dell’azionario continuerà, ma se l’inflazione dovesse ritornare, allora potrebbe esserci un cambio di marcia”, ha affermato Michel Danechi, gestore di portafoglio presso Vedra Partners: “Dopo l’ottima corsa dell’ultimo trimestre c’è da aspettarsi qualche presa di profitto”.

I prezzi del petrolio restano intorno la parità dopo i cali dei giorni precedenti e i future sul greggio WTI scambiano a 72 dollari, seguiti dal Brent a 77,80 dollari al barile.

Nel bollettino mensile di gennaio l’Opec ha confermato le previsioni di crescita della domanda mondiale di greggio di 2,2 mbg su base annua per complessivi 104.4 mbg nel 2024, ha rivisto al ribasso la domanda del primo trimestre e ora prevede un gap di offerta meno rilevante per l’inizio di quest’anno.

Il cartello ha anche ridotto la stima di call on Opec (differenza tra domanda globale e produzione non Opec) nel 2024 a 28,49 mbg (+0,8 mbg yoy) da 29,89 mbg.

“Riteniamo che le nuove stime dell’OPEC abbiano risvolti negativi per l’outlook sul prezzo del Brent. La nostra ipotesi sul 2024 è pari ad un Brent di 80 dollari per barile e ci sembra coerente con uno scenario di rallentamento della domanda controbilanciato dai tagli del Cartello”, scrivono da Equita.

Apple (+2%): ha deciso di rimuovere la funzione di misurazione dell'ossigeno nel sangue da due modelli di Apple Watch per evitare il divieto alla loro importazione imposto negli Stati Uniti per una questione di brevetti. A partire da oggi, i Watch Series 9 e gli Ultra 2 modificati saranno in vendita negli Stati Uniti, in attesa poi dell'esito dell'appello all'International Trade Commission (ITC).

Micron (+1,5%): il chipmaker taiwanese TSMC ha previsto una crescita di oltre il 20% del ricavi per il 2024, grazie al boom della domanda di chip di fascia alta utilizzati nelle applicazioni di intelligenza artificiale, sostenendo così anche gli altri titoli USA del settore come NVIDIA (+3%), Advanced Micro Devices (+2,80%), Applied Materials (+2%) e Qualcomm (+1,30%).

Boeing (+2%): la compagnia aerea indiana Akasa Air ha ordinato 150 Boeing 737 MAX a fusoliera stretta, primo ordine importante per il programma di jet di linea MAX di Boeing dopo l’incidente di Portland delle scorse settimane.

Birkenstock (-5%): utile per azione rettificato del 4° trimestre a 0,14 euro (0,1524 dollari) è inferiore alle stime di 0,17 euro (LSEG).

Talos Energy (+5%): ridimensionata la precedentemente offerta pubblica di azioni ordinarie e ora offre 30 milioni di azioni, per un ricavo lordo totale di circa 351 milioni di dollari, rispetto ai 300 milioni di dollari precedenti.

SurgePays Inc (-12%): prezzata l'offerta pubblica di circa 2,7 milioni di azioni a 5,60 dollari per azione rispetto ai 6,60 dollari della chiusura di ieri.

Peabody Energy Corp (+5%): entrerà a far parte dell'indice S&P SmallCap 600 a partire da martedì 23 gennaio.