Nio in calo dopo l'offerta delle sue azioni USA per 2 miliardi di dollari

Nio in forte calo a New York alla chiusura di ieri dopo la notizia dell'offerta delle sue azioni. Il titolo Nio ha chiuso con un -6% a 38,14 dollari per azione, restando debole anche nell'After Hours.

Nel pre-market di oggi, inoltre, il calo delle azioni continua con un'ulteriore discesa dell'1%, facendo presagire un'altra seduta difficile per NIO a Wall Street.

La società ha annunciato la vendita fino a 2 miliardi di dollari delle sue American Depositary Shares (ADS). In caso di cessione completa delle azioni, questa rappresenterebbe la maggiore offerta di azioni USA da parte di una società cinese dall'offerta pubblica iniziale di Didi a giugno.

Gli ADS della società guidata da William Li saranno offerti tramite Credit Suisse Securities, Morgan Stanley, Goldman Sachs, China International Capital Corporation, Nomura Securities e Guotai Junan Securities.

La casa automobilistica cinese specializzata nella progettazione e sviluppo di veicoli elettrici ha annunciato che i proventi dell'offerta saranno destinati a rafforzare il proprio bilancio e finanziare la sua espansione.

Secondo un report di Deutsche Bank, Nio potrebbe raggiungere una capacità di produzione di 600 mila unità di veicoli entro dicembre 2022, mentre attualmente si ferma  120 mila.

Fonti di Bloomberg indicavano che a marzo stava valutando la quotazione su una seconda borsa, ma la notizia dell'offerta di azioni potrebbe indicare un cambio di strategia in questo senso.

Tra gli obiettivi futuri di Nio c'è sicuramente quello dell'espansione in Europa dove ha appena ottenuto dei buoni risultati dai suoi test d'impatto dei nuovi veicoli elettrici da parte dell'organismo europeo euroNCAP.

Si tratta di un passo fondamentale per guadagnare la fiducia dei consumatori europei, fondamentale per raggiungere quell'enorme crescita che la società si attende di raggiungere in un solo anno.

Il primo modello che verrà venduto in Europa sarà NIO ES8 e questo ha ottenuto cinque stelle nei crash test, nonostante il progressivo inasprimento dei punteggi arrivati nel corso degli ultimi anni.

I protocolli introdotti nel 2020, infatti, hanno introdotto test impegnativi come l'impatto frontale con una barriera mobile deformabile progressiva (MPDB), la protezione degli occupanti in caso di impatto laterale, il monitoraggio del conducente, il salvataggio e l'estrazione, oltre a scenari di prova per sistemi come la frenata automatica di emergenza (AEB), e l'impatto contro una barriera laterale mobile, che ha visto la velocità di prova aumentata a 60 km/h.

La cabina dell'ES8 è riuscita a mantenere l'integrità nel test d'impatto frontale, con letture che mostrano una buona protezione delle ginocchia e delle gambe sia per il guidatore che per il passeggero.