Non è Nvidia la società più cara fra le Magnifiche Sette
Al confronto di Tesla e Amazon, le azioni del colosso dei chip sembrano sottovalutate. Nessuna delle Big Tech americane lascia presagire nei prossimi tre anni una crescita degli utili così forte come la società simbolo dell’intelligenza artificiale
Undici settimane consecutive di rialzo
La azioni Nvidia hanno chiuso venerdì 22 marzo con un rialzo del 3,1% al termine di 11 settimane consecutive di rialzo. Il titolo è salito costantemente durante l'evento per sviluppatori GTC della scorsa settimana, nel quale la società ha presentato la sua nuova gamma di chip Blackwell e diversi analisti hanno alzato i loro target price e le loro stime sugli utili dell’azienda.
La presentazione del nuovo chip Blackwell sembra aver ampiamente rassicurato il mercato sul fatto che Nvidia manterrà un vantaggio competitivo nel settore: infatti, detiene oltre l'80% della quota di mercato delle unità di elaborazione grafica (GPU) utilizzate per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale.
Prevista una crescita della domanda di AI del 72% nei prossimi 5 anni
Ciò significa – fa notare Barron’s - che l'unica grande minaccia alla posizione dell'azienda è che il mercato finale dell'AI si riveli inferiore alle aspettative. Il Ceo di Nvidia, Jensen Huang, ha ripetutamente previsto che la crescita dell'AI porterà a un ulteriore investimento di 1.000 miliardi di dollari nei data center nei prossimi quattro o cinque anni, e che la sua azienda si accaparrerà una quota sempre maggiore di questa spesa.
Ubs alza il target price a 1.100 dollari
Nel loro recente outlook trimestrale, gli analisti di UBS hanno stimato una crescita annuale del 72% della domanda di AI nei prossimi cinque anni, ovvero un aumento cumulativo di quindici volte. L’analista Timoty Arcuri ha alzato il target price a 1.100 dollari dal precedente livello di 800 dollari. Tuttavia, UBS ha lanciato un monito alla cautela. Gli investitori – afferma UBS - devono essere consapevoli che il crescente entusiasmo per l'AI e le sue implicazioni potrebbe portare a uno scenario "pirotecnico" in cui i guadagni futuri sono "anticipati", ovvero prezzati nella prima parte dell'orizzonte di previsione". Quindi? Questo non significa abbandonare l‘investimento in Nvidia, ma è una raccomandazione a tenere d'occhio quando la crescita dei ricavi e degli utili smetterà di tenere il passo con la valutazione.
P/E e crescita degli utili a confronto
Le azioni Nvidia sono salite del 95% dall’inizio dell’anno a fronte di un aumento del 9,7% dell'indice S&P 500.
Da un confronto con le altre Big Tech Usa del gruppo delle Magnifiche Sette, emerge che non è certamente Nvidia la società più cara. Se paragoniamo il rapporto prezzo/utili (P/E) con riferimento i profitti stimati per gli anni 2024 e 2025, vediamo che Tesla è in assoluto la società più cara e Amazon è scambiata a multipli simili a quelli di Nvidia. La differenza, sostanziale, è che il consensus degli analisti stima che gli utili di Nvidia saliranno nel triennio 2024-2026 del 1.474%, mentre i profitti di Amazon nello stesso periodo saliranno del 146%.
Nella tabella qui sopra abbiamo riportato i dati per un confronto completo. I P/E e le stime degli utili sono quelli indicati dal consensus di Market Screener. I dati degli utili sono in miliardi di dollari.
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