Nvidia, arriva la notte dei conti. Previsioni super-ottimiste
Stasera dopo la chiusura di Wall Street la società dei processori grafici annuncerà i dati del primo trimestre. Atteso un utile in crescita dell’82%, ma non è detto che basti per fare proseguire il rally delle azioni, ormai vicine al massimo storico. A luglio lo split con quattro nuove azioni al posto di una vecchia
Negli ultimi tre mesi gli analisti hanno alzato ben 29 volte le stime sugli utili.
Per Nvidia, leader mondiale dei processori grafici (Gpu), è arrivata l’ora dei conti. Questa sera dopo la chiusura di Wall Street la società di Santa Clara (California) annuncerà i risultati del primo trimestre 2021 che tante attese stanno suscitando sul mercato. C’è un insieme di condizioni che fa pensare che i numeri potrebbero essere esplosivi, a partire dalla pandemia che ha chiuso per mesi centinaia di milioni di persone in casa facendo salire drasticamente la domanda di pc e di console per videogiochi.
Se poi si guarda alla storia di Nvidia, ci sono tutti gli elementi per giustificare le forti aspettative: negli ultimi due anni a ogni appuntamento con i conti trimestrali Nvidia ha sempre annunciato risultati migliori delle attese, sia per quanto riguarda i ricavi, sia per gli utili. Negli ultimi tre mesi, per esempio, gli analisti hanno alzato ben 29 volte le loro stime sugli utili che saranno diffusi questa sera.
Da fine febbraio il titolo è salito del 18%, mentre l’indice dei semiconduttori segna -1,6%.
Dal punto di vista dell'investitore il problema è che tutto questo fermento positivo ha già ampiamente influenzato la quotazione di Nvidia, che nell’ultima settimana ha guadagnato in Borsa il 12% e negli ultimi tre mesi è salita del 18% sovraperformando in maniera netta l’indice di riferimento, il Philadelphia Semiconductor Index (SOX), che nello stesso periodo ha accusato un calo dell’1,6%.
Inoltre all'attuale quotazione di 630 dollari Nvidia ha quasi raggiunto il suo massimo storico di 645 dollari, che coincide anche con il primo livello di resistenza grafica. Per cui non ci sarebbe da sorprendersi se dopo la diffusione dei risultati il titolo dovesse scendere per alcune sedute, anche pesantemente, confermando la nota regola del “sell on news”. L’unica certezza perché questo non accada è che i numeri risultino così straordinariamente positivi da superare di slancio anche le già brillantissime previsioni.
Il consensus degli analisti si aspetta un Eps (utile per azione) di 3,28 dollari, in crescita dell’82% sul dato dello stesso periodo del 2020. I ricavi sono previsti a 5,42 miliardi di dollari (+75%), di cui circa la metà generata dal settore gaming che dovrebbe risultare raddoppiato rispetto al primo trimestre 2021, arrivando a 2,69 miliardi. I ricavi della divisione data center sono stimati a 2 miliardi di dollari (+75%).
Cosa guardano gli analisti: il gross margin e le previsioni sul secondo trimestre.
Per quanto riguarda la redditività, l’adjusted gross margin, è previsto al 66%. Si tratta di un indicatore di fondamentale importanza per gli analisti. Basti pensare al caso di AMD (Advanced Micro Devices), uno dei concorrenti di Nvidia, che a fine aprile ha accusato un drastico calo in Borsa dopo avere annunciato un gross margin deludente.
Per le quotazioni di Borsa di Nvidia saranno fondamentali anche le indicazioni su come sta andando il secondo trimestre. Il consensus degli analisti stima ricavi in crescita del 42% a 5,5 miliardi di dollari e un aumento dell’Eps del 51% a 3,30 dollari. Per il gross margin la previsione è il 65,7%.
Se i risultati potranno portare a degli aggiustamenti subitanei nei prezzi, non c’è dubbio che il giudizio del mercato su Nvidia nel medio termine è estremamente positivo. Su 40 analisti censiti da MarketScreener, 32 raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 658 dollari.
Altri benefici alle quotazioni dovrebbero venire dallo split azionario annunciato il 21 maggio scorso, per cui a partire dal 20 luglio i soci riceveranno come dividendo tre nuove azioni Nvidia per ogni vecchia azione posseduta, realizzando così un frazionamento 4x1. Lo split azionario può aumentare l’appeal verso il titolo da parte degli investitori retail che fanno piccoli scambi.
Negli anni scorsi anche Apple ha frazionato le sue azioni in ragione 4x1, mentre Tesla l’anno scorso ha fatto uno split 5x1.
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