Nvidia, cosa guardare nei conti del trimestre in arrivo mercoledì


Il titolo ha perso il 42% dall’inizio dell’anno, uno dei peggiori fra i produttori di chip. Wedbush e Oppenheimer abbassano il target price, ma confermano la fiducia sulla crescita delle vendite di GPU. Due rischi: il crollo delle criptovalute e la maggiore concorrenza.


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Quotazioni dimezzate dal massimo di fine novembre.

Sale la tensione fra gli investitori in vista dei prossimi risultati di Nvidia: mercoledì prossimo, 25 maggio, la società leader dei chip per computer graphics (GPU) diffonderà i dati del primo trimestre del suo esercizio 2022/’23. Questo appuntamento arriva dopo che le quotazioni di Nvidia si sono dimezzate dal massimo storico di 346 dollari dello scorso 22 novembre e hanno perso il 42% dall’inizio dell’anno, segnando una delle peggiori performance fra i big mondiali dei semiconduttori (vedi la tabella qui sotto).

La media dei target price è 317 dollari, contro una quotazione attuale di 171 dollari.

E’ forte la tentazione di pensare che dopo una caduta del 50% il titolo ormai sconti tutte le conseguenze negative del rialzo dei tassi e che le quotazioni non potranno che riprendersi, ma sappiamo bene che in un mercato orientato al ribasso tutti i parametri che funzionavano fino a sei mesi fa, ora non hanno la stessa efficacia. Ieri due broker Usa fra i più influenti hanno ridefinito la loro posizione sul titolo: Oppenheimer ha confermato la raccomandazione positiva Outperform sottolineando che Nvidia resta il principale fornitore al mondo di hardware e software per intelligenza artificiale (AI) e che la crescita strutturale dei suoi due mercati chiave, gaming e AI, è destinata a continuare. Oppenheimer ha riposizionato il target price in un’area più realistica abbassandolo a 300 dollari, da 350 dollari. Ieri il titolo ha chiuso a 171 dollari (+1,1%).

Wedbush, società di investimento specializzata sui titoli tech, ha tagliato più radicalmente il target price a 190 dollari da 300 dollari. L’analista Matt Bryson ha confermato la raccomandazione Neutral dicendo che non ha particolari preoccupazioni sui risultati di settimana prossima, che rifletteranno il buon andamento delle vendite di chip per data center. Un altro taglio di target price è arrivato da Susquehanna che ha abbassato il suo obiettivo di prezzo a 12 mesi a 280 dollari da 320 dollari. Dopo questi interventi, la media dei target price dei 44 analisti censiti da MarketScreener è 317 dollari, un prezzo che esprime un potenziale di crescita (upside) del’85% sulla quotazione attuale.

Prevista una crescita del fatturato del 44%.

Quanto alle previsioni degli analisti sui risultati, il consensus stima un fatturato del primo trimestre a 8,09 miliardi di dollari, in crescita del 44% sullo stesso periodo di un anno fa (5,6 miliardi) e un utile netto di 1,7 miliardi, in calo da 1,9 miliardi. L’Eps (utile per azione) è atteso a 0,74 dollari da 0,76 dollari.

L’attenzione degli analisti non sarà tanto sui risultati, ma sulle indicazioni che il management fornirà sull’andamento dei prossimi mesi, dove i principali punti interrogativi sono due:

  1. l’inflazione e il possibile rallentamento delle vendite di pc e videogiochi a causa del rialzo dei prezzi;
  2. la ricaduta negativa che il crollo delle criptovalute può avere sulla domanda di GPU, fondamentali per l’attività di mining. Lo scorso febbraio la Cfo di Nvidia, Colette Kress, aveva ammesso di non avere un quadro chiaro di quale sia il peso del mining nella domanda di GPU.

Diventa più agguerrita la concorrenza di AMD.

Un altro punto importante di cui tenere conto nella valutazione di Nvidia è la crescente concorrenza di AMD, che ha appena immesso sul mercato due nuovi processori grafici “Radeon DNA 2” che, secondo TechRadar, potrebbero risultare interessanti per clienti di Nvidia stressati dalla lunga attesa necessaria per ricevere i processori ordinati. TechRadar sottolinea in generale che da qui a fine anno i colli di bottiglia che hanno caratterizzato l’industria dei chip dovrebbero gradualmente risolversi, e questo potrebbe portare a una discesa dei prezzi e a un aumento della concorrenza.

Oggi Nvidia capitalizza 428 miliardi di dollari, che corrispondono a 39 volte gli utili attesi per l’intero esercizio 2022/’23. Secondo The Mootley Fool questi multipli sono in linea con la media degli ultimi cinque anni, un’osservazione importante per chi sostiene che la discesa del titolo dovrebbe fermarsi. Quanto a scommettere su una rapida risalita, sarà meglio attendere le indicazioni del management.

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Titolo:
Codice: NVDA.US
Isin: US67066G1040
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