Nvidia, la trimestrale più attesa di Wall Street

Il 27 agosto arrivano i conti del colosso AI: attese altissime, analisti in maggioranza positivi e titolo sui massimi storici. Ma la Cina resta la grande incognita.
Indice dei contenuti
Nvidia pesa l’8% dell’intero indice S&P500
Mercoledì 27 agosto tutti i riflettori di Wall Street saranno puntati su Nvidia. La società dei chip per l’intelligenza artificiale pubblicherà i risultati del secondo trimestre fiscale e, come spesso accade, la sua trimestrale sarà molto più di un appuntamento aziendale: sarà un vero test per l’intero mercato azionario. Nvidia pesa infatti quasi l’8% sull’indice S&P 500 e i suoi chip sono al centro della rivoluzione AI che da due anni sostiene le quotazioni delle Big Tech.
Perché i conti contano per i mercati? Il tema è cruciale perché, come ha sottolineato Eric Beiley di Steward Partners, “qualsiasi segnale di ulteriore forza sarà la benzina capace di alimentare il mercato”. Viceversa, risultati sotto le attese o una guidance troppo prudente potrebbero minare l’euforia sull’AI e trasformarsi in un fattore di debolezza per l’intero listino.
Ancora rally o correzione: la risposta nei numeri di Nvidia
In un momento in cui la Fed ha aperto la porta a un taglio dei tassi e gli investitori cercano conferme sulla solidità del trend tecnologico, i numeri di Nvidia possono fare la differenza tra il proseguimento del rally o una brusca correzione.
Secondo le stime raccolte da FactSet, gli analisti prevedono ricavi in crescita del 53% a 45,8 miliardi di dollari e utili rettificati a 1 dollaro per azione, contro i 68 centesimi dello stesso trimestre del 2023.
Le attese per il terzo trimestre si spingono ancora oltre: ricavi a 52,7 miliardi e margini superiori al 73%. Numeri che confermano una dinamica impressionante, ma che al tempo stesso pongono l’asticella molto in alto: per sorprendere positivamente il mercato, Nvidia dovrà andare ben oltre il solito “beat” sul consensus.
Motivi per l’ottimismo
La storia recente gioca a favore del gruppo guidato da Jensen Huang. Nvidia ha costruito la propria credibilità superando regolarmente le attese e alimentando un circolo virtuoso di fiducia. La domanda globale di capacità di calcolo AI continua a crescere e i colossi del web – Microsoft, Meta, Alphabet e Amazon – restano clienti dominanti, tanto da pesare complessivamente per circa il 40% dei ricavi. Tutti hanno ribadito l’impegno ad aumentare gli investimenti in infrastrutture digitali, un segnale di sostegno indiretto anche per Nvidia. Non a caso le principali banche d’affari americane hanno rivisto al rialzo i target price, confermando la raccomandazione di acquisto.
Anche il fronte degli analisti resta positivo. Negli ultimi giorni:
- Wedbush ha alzato il target da 175 a 210 dollari,
- UBS da 175 a 205 dollari,
- Wolfe Research da 190 a 220 dollari.
Secondo Market Screener, su 65 analisti che coprono Nvidia ben 58 raccomandano l’acquisto. Il target price medio è 192 dollari.
Il titolo conferma la forza anche sul mercato: +32% da inizio anno e massimo storico toccato il 12 agosto a 184,48 dollari.
Quanto alle valutazioni, Nvidia è scambiata a 42 volte gli utili del prossimo esercizio, contro le 22 volte della media dell’S&P500. Negli ultimi 10 anni la media del P/E di Nvidia è stata di 39 volte contro le 19 volte dell’S&P500. Tenuto conto della tendenza storica, non si può quindi dire che Nvidia oggi sia cara
Cina, la grande incognita da non trascurare
Accanto all’entusiasmo, non mancano però i fattori di rischio. Il fronte più delicato è la Cina. Pechino ha scoraggiato l’uso dei chip H20, lanciati proprio per aggirare i limiti imposti dalle sanzioni statunitensi, e secondo indiscrezioni Nvidia avrebbe chiesto ai fornitori di sospenderne la produzione. Il tema si intreccia con lo sviluppo della concorrenza locale: l’ultimo aggiornamento del modello di intelligenza artificiale di DeepSeek mostra infatti come sia possibile far funzionare applicazioni avanzate con chip di nuova generazione made in China.
Come ha osservato Xin-Yao Ng di Aberdeen Investments, “i nuovi chip più avanzati arriveranno presto sul mercato e il fatto che DeepSeek sia già leader nell’architettura dell’IA lascia pensare a una più ampia adozione nell’ecosistema cinese”. Un segnale che evidenzia come Nvidia, pur dominante, non sia priva di sfide competitive.
Un verdetto che va oltre i conti
Il quadro che emerge è quello di un titolo carico di aspettative, sostenuto da valutazioni elevate e da una narrazione positiva che però non tollera battute d’arresto. Per questo la trimestrale di mercoledì non sarà soltanto una verifica della solidità di Nvidia, ma un banco di prova per l’intera “AI economy”.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
