Nvidia non delude, trascinata dalla domanda per AI


Il terzo trimestre si è chiuso con ricavi superiori alle attese. La crescita dei processori per Intelligenza artificiale (+31%) aiuta a compensare il crollo della domanda di chip per gaming (-51%). Alleanza strategica con Microsoft per sviluppare l’AI sul cloud.


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I ricavi complessivi sono scesi del 17%.

Nvidia non delude. L’accelerazione della domanda di microprocessori per applicazioni di Intelligenza artificiale (AI) ha permesso a Nvidia di presentare risultati del terzo trimestre che hanno convinto gli analisti, e soprattutto di dare indicazioni positive sui prossimi mesi. In un settore dei chip terremotato dalla frenata della domanda mondiale di pc, console di gaming e smartphone, l’Intelligenza artificiale si conferma la frontiera più interessante. Intanto, Nvidia e le altre società concorrenti stanno lavorando per smaltire le scorte di chip per pc non venduti.

Vendite per data center in crescita del 31%.

Mercoledì 16 novembre Nvidia ha annunciato i risultati del trimestre agosto-ottobre, chiuso con un Eps (utile per azione) di 0,58 dollari, contro 0,71 dollari previsti dal consensus degli analisti (FactSet). I ricavi sono stati pari a 5,93 miliardi di dollari, in calo del 17% rispetto al terzo trimestre 2021. La divisione che realizza processori per data center ha registrato una crescita dei ricavi del 31% a 3,83 miliardi di dollari, meglio delle attese, e ha aiutato a compensare la caduta del 51% dei ricavi da processori per gaming. Il dato complessivo dei ricavi è migliore delle attese che indicavano 5,78 miliardi.

Titolo in ribasso del 46% dall’inizio dell’anno.

Per il trimestre in corso, che si chiuderà a gennaio 2023, l’azienda leader mondiale dei processori grafici ha indicato un obiettivo di ricavi di 6 miliardi di dollari. Wall Street ci ha messo un po’ a digerire i dati: dopo una chiusura in calo a 159,1 dollari (-4,5%), l’azione Nvidia ha recuperato l’1,5% negli scambi dell’Afterhours arrivando a 161,2 dollari.

Nei mesi scorsi Nvidia aveva più volte annunciato al mercato un ridimensionamento dei suoi obiettivi di vendita e dei suoi target finanziari a causa del rallentamento della domanda di pc e console di gaming. Dall’inizio dell’anno il titolo accusa un ribasso del 46%, nettamente peggiore della performance dell’iShares Semiconductor ETF (SOXX), lo strumento che replica la performance dell’indice ICE Semiconductor.

Compensato lo stop all’export verso la Cina.

“Ci stiamo adattando rapidamente al nuovo quadro macroeconomico, lavoriamo per ridurre le scorte e prepariamo nuovi prodotti”, ha scritto nel comunicato il Ceo Jensen Huang. Intanto agli analisti è stata fornita una notizia positiva. Nelle scorse settimane la società aveva detto che le recenti restrizioni imposte dal governo Usa per bloccare l’export dei chip più avanzati per Intelligenza artificiale verso la Cina sarebbero costate 400 milioni di dollari di minori ricavi.  Ieri Nvidia ha detto che il calo è stato largamente compensato dalla maggiore vendita di prodotti alternativi. In particolare, la società ha venduto in Cina il nuovo processore per data center A800 che non è sottoposto alle restrizioni decise a Washington.

Gli analisti confermano giudizi positivi.

Colette Kress, Cfo di Nvidia, ha dichiarato a Barron’s che il quadro macroeconomico per i prossimi mesi sarà caratterizzato da un miglioramento della domanda in Usa e in Europa e da una debolezza in Asia e Cina. La sua previsione è che il livello delle scorte si normalizzerà nei primi mesi del 2023.

Fra gli analisti resta confermato l’atteggiamento estremamente positivo verso il titolo, con 31 raccomandazioni di acquisto su 43 esperti che coprono Nvidia. La media dei target price è 200 dollari.

Alleanza con Microsoft nell’AI.

Nvidia ha anche annunciato un’alleanza con Microsoft Corp per costruire un computer "enorme" per gestire un intenso lavoro di elaborazione dell'intelligenza artificiale nel cloud. Il computer AI opererà sul cloud Azure di Microsoft, utilizzando decine di migliaia di unità di elaborazione grafica (GPU), i più potenti chip H100 e A100 di Nvidia. Nvidia ha rifiutato di dire quanto vale l'accordo, ma fonti del settore hanno detto che ogni chip A100 ha un prezzo di circa 10.000-12.000 dollari, mentre l'H100 è molto più costoso.

Oltre a vendere i chip a Microsoft, Nvidia collaborerà con il gigante del software e del cloud per sviluppare modelli di AI. A sua volta Nvidia sarà anche un cliente del computer cloud AI di Microsoft e svilupperà applicazioni AI su di esso per offrire servizi ai clienti.

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