Nvidia ottiene il via libera all’esportazione dei suoi Chip H100.


Prima, la notizia di uno stop all’export di chip verso Cina e Russia, da pochi minuti il via libera. Titolo che cade del 6%: occasione di acquisto o settore ancora troppo volatile? Il giallo mette in evidenza come il comparto sia sempre più cruciale per la crescita, ma la migliore strategia per intervenire è con una buona protezione e sfruttando la volatilità a proprio favore.


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La nuova guerra fredda

Sembra più un giallo, da guerra fredda. Stamattina la notizia che il governo Usa ha bloccato l’esportazione di chip verso Cina e Russia ha mandato al tappeto le quotazioni del settore in Borsa. Nel premarket Nvida è arrivata a perdere il 6,5%.

In apertura lo scenario non è cambiato Nvidia perde il 6,5%, male anche gli altri produttori di microchip come AMD (-3,7%) e Intel (-1,50%), mentre in Giappone hanno chiuso in forte negativo i titoli del settore, in particolare Tokyo Electron (-3,35%) e Advantest (-4%) trascinando il Nikkei ai minimi di un mese.

Eppure da qualche minuto Bloomberg riporta che Nvidia avrebbe ottenuto il via libera all’esportazione del sui chip H100 ma il mercato non lo sta prezzando.

Gli investitori temono che Washington stia cambiando atteggiamento soprattutto dopo la crisi su Taiwan.

Il retroscena

Tutto nasce il 26 agosto, quando Nvidia è stata informata dal governo degli Stati Uniti su un nuovo requisito di licenza per le future esportazioni di A100 e dei prossimi chip H100 in Cina, Hong Kong e Russia. La richiesta è stata depositata il 26 agosto anche presso la Sec, la Securities and Exchange Commission, la Consob americana ma la notizia del deposito è stata resa nota solo ieri.

A leggere bene la documentazione, non si parla di blocco immediato ma di obbligo di richiesta all’esportazione.

Il nuovo requisito è applicabile anche a tutti gli altri sistemi che incorporano tali chip, nonché a tutti i chip futuri che ottengono prestazioni di picco e prestazioni di input/output chip-to-chip comparabili, nonché ai sistemi che includono tali circuiti.

Ad AMD è stato anche chiesto dagli Stati Uniti di smettere di esportare i suoi chip MI250 in Cina, ha riferito Reuters, citando un portavoce dell'azienda.

AMD China ha dichiarato al media tecnologico cinese IC Smart che l’ultima mossa degli Stati Uniti mirava probabilmente a colpire le GPU che supportano il calcolo in virgola mobile a doppia precisione.

Obiettivo del governo americano è quello di mettere i bastoni fra le ruote a Cina e Russia nell’utilizzo di chip specifici per l’Intelligenza artificiale che possono essere utilizzati con scopi militari.

Passo indietro di Washington

Di pochi minuti è la notizia che Washington autorizzerà la vendita dei nuovi H100 Nvidia.

Il mercato cinese rappresenta il 26% del fatturato della società e nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2023 è aumentato del 61% ma le vendite del chip sotto osservazione, l’H100, sono previste arrivare a circa 400 milioni di dollari nel trimestre a fronte di un fatturato previsto di 5,9 miliardi di dollari nel paese, incasso a questo punto a rischio. A livello di utili le vendite di H100 in Cina pesano circa il 6,8%.

La notizia sottolinea ancora una volta come il settore sia sempre più cruciale e potrebbe continuare ad ottenere sovvenzioni in un’ottica di affrancamento della produzione dall’estero.

In particolare i grandi colossi di chip Usa sono più che altro delle fabbriche di progettazione di chip, le fonderie ovvero la produzione è all’estero soprattutto a Taiwan. Se dovessimo spaccare il fatturato tra progettazione e fabbricazione, i due terzi dei ricavi andrebbero alla progettazione che spunta anche margini decisamente superiori alla produzione. Con la guerra globale dei chip Usa, Europa e Cina stanno sovvenzionando la produzione in casa propria con forti incentivi per liberarsi dalla dipendenza estera.

Occasione per intervenire o settore ancora troppo volatile?

Bloomberg parla di recupero del titolo Nvidia in premarket ma i dati indicano ancora un calo. Il calo di oggi può essere considerato un’occasione di acquisto o il settore è ancora troppo volatile? Il giallo mette in evidenza come il comparto sia sempre più cruciale ma la migliore strategia per intervenire è con una buona protezione, sfruttando a proprio favore la volatilità.

Siamo andati a guardare due certificati sul settore che con il calo di oggi potrebbero apparire interessanti.

Ne abbiamo trovato due di Vontobel molto simili. Due sottostanti uguali Nvidia e Marvell e un terzo, Asml da un lato e Amd dall’altro, che occupano posizioni diverse nella catena del valore dello stesso settore. In particolare Asml è leader nella produzione di macchine per fabbricare chip, Amd è uno dei maggiori progettatori di microprocessori.

Come ben sappiamo nei worst of non è solo la distanza dalla barriera, il prezzo e il rendimento, a fare la differenza ma un sottostante può cambiare l’intera sorte dell’investimento.

Due certificate a confronto

Il primo con Isin DE000VV34TD0 quota appena sotto la pari a 984 euro su ASML, Marvell Technology e NVIDIA stacca premi trimestrali con memoria del 3,98% (15,92% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 40%.

Cedole con Effetto memoria, per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Rimborso anticipato dal terzo mese, durata due anni. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale.

Il secondo con Isin DE000VV0P4L8 vede i sottostanti già scesi dal livello iniziale e sotto di circa il 10% rispetto al precedente. In particolare, abbiamo un sottostante diverso, Asml nel primo e Amd nel secondo. Asml ha un vantaggio in più degli altri essendo un leader di mercato nella produzione di Chip ma anche lei è stata messa nel mirino delle autorità americane per limitare l’esportazione dei suoi prodotti.

Abbiamo voluto prendere due esempi molto simili, per capire bene le differenze.

Il secondo ha i sottostanti con una distanza di circa il 10% inferiore al primo, offre un flusso cedolare dell’1% più alto e un prezzo inferiore del 7% ma diviso su circa due anni (3,5% p.a.).

Crediamo che se l'obiettivo è puntare a un rimborso alla scadenza, quindi con una visione cauta nel breve periodo sul settore che si muove su questi livelli (difficile fare previsioni), il primo sia da privilegiare, il minor rendimento è più che compensato da una protezione più ampia.

Se, invece, si è molto ottimisti su un rimbalzo del settore e, dunque, si punta a un rimborso anticipato, allora il secondo darebbe maggiori gratificazioni perché quota ampiamente sotto la pari.

La view sul settore

La nostra visione è che il settore dei chip arrivi da una forte sottoperformance, come mostra il grafico sotto, colpito da una metodologia valutativa su cui incide molto il rialzo dei tassi di interesse.

Dall’altra parte siamo convinti che, proprio perché stiamo parlando di un settore cruciale per la crescita e con implicazioni sul settore della difesa, il comparto sarà in grado di trasferire inflazione e restrizioni alle vendite su un aumento dei prezzi finali, neutralizzando gran parte degli effetti legati all’incremento dei tassi.

Non tutti i produttori però usciranno a testa alta. Nvidia, Marvell, Amd e Asml stanno mostrando di aver superato Intel, alle prese, invece, con prestazioni e consumi dei propri chip che hanno perso il primato sul mercato.

Il settore è comunque uno di quelli che viene indicato a bassa visibilità, ovvero gli stessi manager faticano a tracciare indicazioni di lungo periodo, soprattutto sui margini. Noi pensiamo che in parte questo sia prezzato e le barriere del certificate siano interessanti, non ci aspettiamo però nel breve un forte recupero ma crediamo che in un mercato così volatile un approccio con i certificati a un settore cruciale che ha già perso terreno offra una protezione in più.

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Possibile rendimento Annuo del 16,96% con il certificate su AMD, Marvell Technology e NVIDIA
Sottostanti:
Advanced Micro Devices, IncNVIDIA CorporationMarvell Technology Group Ltd
Rendimento p.a.
16,96%
Cedole
4,24% - €42,40
Memoria
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Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VV0P4L8
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Sottostanti:
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Memoria
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ISIN
DE000VV34TD0
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Titolo:
Codice: NVDA.US
Isin: US67066G1040
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