Obiettivo mass market: Nio lancia la sfida a Volkswagen e a Toyota


Il gruppo cinese leader nel segmento premium lancerà un nuovo marchio per produrre auto elettriche di fascia media: “Vogliamo farle migliori e più economiche di Tesla”. Netto miglioramento dei conti: il secondo trimestre chiude con ricavi in crescita del 127% e perdita dimezzata


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Previsto il raddoppio dei ricavi nel terzo trimestre.

Nio, il primo produttore cinese di veicoli elettrici del segmento premium, ha reso noti mercoledì sera dopo la chiusura di Wall Street i risultati del secondo trimestre (migliori delle attese) e ha annunciato un cambiamento strategico di rilievo: il gruppo, che finora si è caratterizzato per i suoi veicoli di lusso, vuole entrare nel mass market dell’auto elettrica per sfidare sul suolo cinese i giganti Volkswagen e Toyota.

William Bin Li, fondatore, presidente e Ceo dell’azienda che finora si è misurata con concorrenti come Audi, Bmw, e in parte Tesla, ha formato un gruppo di lavoro che si sta occupando della creazione di un nuovo marchio per auto di fascia media. “Con questo marchio Nio avrà una relazione simile a quella che oggi esiste fra Audi e Volkswagen e fra Lexus e Toyota”, ha detto Bin Li. E ha aggiunto. “Vogliamo fornire prodotti e servizi migliori a prezzi inferiori a quelli di Tesla”.

L’imprenditore ha anche dato indicazioni sul terzo trimestre, attualmente in corso, che dovrebbe chiudersi con un raddoppio dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Gli annunci non hanno mosso la quotazione dell’Adr (i certificati che rappresentano le azioni) di Nio al Nasdaq, che nell’Afterhours ha sostanzialmente confermato il prezzo di chiusura di 43,97 dollari (-0,5%).

Per quanto riguarda i dati del secondo trimestre, il periodo si è chiuso con ricavi complessivi pari a 1,308 miliardi di dollari, meglio delle attese del consensus che indicava 1,28 miliardi. La perdita è stata di 7 centesimi di dollaro per Adr, contro attese di -11 centesimi.

I ricavi complessivi hanno segnato una crescita del 127% sullo stesso periodo dell’anno precedente e del 5,8% sul primo trimestre del 2021. Il 93% dei ricavi è stato generato dalla vendita di 21.896 veicoli elettrici, il 112% in più del secondo trimestre 2020. Nel solo mese di luglio Nio ha venduto 7.931 vetture, un dato che si confronta con le 8.621 auto di Tesla, le 8.589 di LiAuto e gli 8.040 veicoli di Xpeng, gli altri produttori cinesi di EV di fascia premium.

Netto miglioramento della redditività: gross margin al 18,6%.

E’ nettamente migliorata la redditività, con un gross margin risultato pari al 18,6%, dall’8,4% dello stesso periodo del 2020. Questo risultato, ha spiegato Bin Li, è stato ottenuto grazie ai maggiori volumi di vendita, al più alto prezzo medio di vendita e a minori costi dei materiali.

Il risultato finale è una perdita netta di 90,9 milioni di dollari, dimezzata rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso.

Al Nasdaq Nio capitalizza circa 60 miliardi di dollari, dopo un rialzo del 240% negli ultimi 12 mesi. Ma dall’inizio dell’anno il titolo è sotto del 9%.

Fra i 22 analisti che seguono Nio c’è un consensus decisamente positivo, con 17 raccomandazioni di acquisto e cinque raccomandazioni Hold. La media dei target price è 61,4 dollari, che corrisponde al massimo segnato dal titolo lo scorso 18 gennaio. Poi è sprofondato fino a un minimo di 34 dollari a metà maggio, e da lì si ripreso fino alla quotazione attuale (43,9 dollari).

Nio è il classico titolo che divide profondamente gli investitori. Chi ragiona in termini di multipli medi del settore automotive trova del tutto assurdo che la società valga 11 volte i ricavi previsti per il 2022, contro le 0,3 volte di Volkswagen e le 0,4 volte di Ford (ma Tesla vale 14 volte i ricavi previsti nel 2022).

Chi invece abbraccia la scommessa dell’innovazione tecnologica, non guarda agli utili di adesso ma alle prospettive di crescita di un pioniere dell’auto elettrica, in grado di fornire un servizio avanzato (e unico) come la sostituzione in pochi minuti della batteria scarica con una completamente carica, come avviene nella rete di stazioni di scambio che Nio sta costruendo in Cina.

Le due tabelle qui sotto mettono a confronto le prime 10 Case automobilistiche mondiali in base a:
1 )la capitalizzazione di Borsa e il numero delle auto vendute nel secondo trimestre;

2) la capitalizzazione e le previsioni di ricavi dei prossimi anni.

2 - Market cap e ricavi previsti nei prossimi anni (forward price-to-sales)

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